Domenica 10 gennaio 2021 è convocata l’assemblea elettiva del comitato regionale LND Piemonte e Valle d'Aosta: i due candidati alla presidenza sono Christian Mossino e Filippo Gliozzi. Ecco il programma del presidente uscente, che intanto ha ufficializzato anche la sua squadra. Candidati consiglieri: Gianni Baldin, Elisa Candido, Enrico Giacca, Gianni Ventura, Cosimo Agnino, Eudo Giachetti, Agostino Guarnieri e Mauro Foschia. Candidati assembleari: Davide Amenta, Simone Barison, Giovanni Comel, Gianluca Costa, Felice Marmo, Davide Mila, Paolo Montone, Luciano Mortara e Fabrizio Pieroni.
PROGRAMMA di POLITICA SPORTIVA GRUPPO MOSSINO - QUADRIENNIO 2021-2024
“Christian Mossino, con le Società per le Società: il momento delle scelte”
“È il momento delle scelte, della chiarezza e della coesione. Il 10 gennaio 2021 si vota per il rinnovo delle cariche direttive del Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta della F.I.G.C. - L.N.D.
Tale prossimità impone a tutti di assumere le proprie decisioni in coerenza con la propria storia e le proprie convinzioni. E’ il momento delle scelte, della chiarezza e della coesione.
Quando nel 2016 ho scelto di candidarmi alla carica di Presidente del Comitato Regionale l’ho fatto prendendo atto dell’ostruzionismo di una gestione miope e strumentale che si è rifiutata di guardare al futuro svincolandosi da personalismi, ho promesso di seguire un percorso di rinnovamento, proponendomi con chiarezza e determinazione ma soprattutto con spirito costruttivo per generare una risposta concreta e coesa, scevra da condizionamenti personalistici, garantendo un puro spirito di servizio, il mio e del Consiglio Direttivo.
Ritengo che questi aspetti fondamentali siano stati rispettati; abbiamo completato il progetto di ottimizzazione delle risorse, sia economiche che umane e strutturali. Ora occorre proseguire in direzioni diverse, quelle del miglioramento dei servizi alle associate. Il mio unico intento è quello di continuare a sostenere il movimento con scelte oculate, di sistema e di razionalizzazione e implementazione delle attività sportive, sia agonistiche che formative.
Il nuovo programma di lavoro terrà conto principalmente di questi aspetti, con un incedere di ampia condivisione di tutte le componenti, a partire dalle Società ed Associazioni Sportive che rappresentano il pilastro portante del nostro movimento. La mia ricandidatura tiene strettamente conto di queste motivazioni e questo sarà il mio impegno, che come sempre sarà caratterizzato dalla ferma volontà di agire nel rispetto di tutti e con salvaguardia dei bisogni di ciascuno”
Christian Mossino
1. Bilancio Sociale – un dovere verso le Società
Per la prima volta nella sua storia il Comitato Regionale ha realizzato il Bilancio Sociale, unico Comitato in tutta Italia, in collaborazione con l’Università di Torino ed ottenendo la certificazione dell’Ordine dei Commercialisti. Un fiore all’occhiello.
Il Bilancio Sociale è strumento di rendicontazione delle responsabilità, dei comportamenti e dei risultati sociali, ambientali ed economici delle attività svolte da un’organizzazione. Serve a dare un’informativa strutturata e puntuale a tutti i soggetti interessati, non ottenibile a mezzo della sola informazione economica contenuta nel rendiconto annuale. In parole povere: serve ad informare e “dare conto” a tutte le persone che hanno a che fare con il Comitato Regionale Piemonte Valle D’Aosta, o che sono interessate per altri motivi, sulle strategie ed i comportamenti adottati dal Comitato per raggiungere le finalità statutarie, sui risultati raggiunti e sull’eventuale ricaduta benefica per la collettività in generale.
Risponde sostanzialmente alle seguenti domande:
- perché è stata fatta quella attività?
- quali risultati sono stati ottenuti per risolvere quei determinati bisogni? • come è stata svolta quella attività?
L’elenco delle organizzazioni obbligate a redigere il bilancio sociale è stato aggiornato dal Codice del Terzo Settore e sono:
- gli Enti del Terzo Settore (ETS) diversi dalle imprese sociali, qualora abbiano ricavi o entrate superiori a un milione di euro annuo; • tutte le imprese sociali, ivi comprese le cooperative sociali e i loro consorzi, indipendentemente dalla dimensione economica. I gruppi di imprese sociali sono tenuti a redigere il bilancio sociale in forma consolidata, cioè evidenziando gli esiti sociali di ciascun singolo ente, nonché del gruppo nel suo complesso;
- i Centri di Servizio per il Volontariato, indipendentemente dalla loro dimensione economica.
Di fatto il Bilancio Sociale è uno strumento utile a:
- misurare i risultati ottenuti e a presentarli sia ai propri soci che al mondo esterno (beneficiari, utenti, enti pubblici, cittadinanza, ecc.);
- contribuire ad una gestione più efficace e coerente con le finalità statutarie;
- partecipare a bandi o richiedere contributi pubblici.
Deve saper anche dichiarare anche gli aspetti negativi per dare modo al gruppo dirigente di focalizzare le criticità e mettere in atto azioni di miglioramento. Il bilancio sociale è a tutti gli effetti un documento ufficiale e va conservato con cura.
Anche per questo è opportuno che il Comitato Regionale segua per il futuro il seguente iter di lavoro:
- mandato iniziale da parte degli organi sociali dell’ente;
- costituzione di un gruppo di lavoro appositamente incaricato alla redazione del documento;
- presentazione e approvazione del bilancio sociale all’interno degli organi sociali;
- presentazione e diffusione all’esterno del documento;
- analisi interna dei risultati e definizione delle azioni di miglioramento.
Abbiamo realizzato uno strumento utile per la valutazione e il controllo dei risultati conseguiti e che può quindi contribuire ad una gestione più efficace e coerente con i valori e la missione. Sarà nostra cura proseguire in questa direzione, migliorando e perfezionando la cura dedicata al progetto.
2. Gestione delle risorse economiche
L’oculata gestione delle risorse economiche e la politica della razionalizzazione dei costi adottata nel corso del precedente quadriennio ha consentito di intervenire strutturalmente nel grave momento di difficoltà determinato dalla pandemia da virus Covid-19 distribuendo a tutte le Società oltre 400 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto; stesso importo è stato riconosciuto alle Società piemontesi e valdostane dalla Lega Nazionale Dilettanti. Nel corso del nostro mandato abbiamo, in ogni stagione sportiva, distribuito per ciascuna mediamente 90 mila euro sempre come contributi a sostegno e salvaguardia del movimento calcistico delle nostre due Regioni.
L’attenzione prestata alla gestione amministrativa e il lavoro capillare svolto dal Consiglio Direttivo e dai Dirigenti delle nostre Delegazioni Provinciali ha consentito di aumentare il numero delle Società iscritte ai vari campionati, unico Comitato Regionale in Italia ad aver ottenuto questo risultato in un momento di crisi anche economica che ha generato nel resto d’Italia il decremento, in alcuni casi anche importante, di affiliate.
Continueremo in questo percorso, rivelatosi vincente e propedeutico alla vita associativa delle nostre affiliate, apportando alcuni accorgimenti quali l’investimento di una parte delle risorse in servizi alle Associazioni Sportive del territorio, senza però far mancare le necessarie sussistenze alle associate.
3. Assistenza alle Società sul territorio
Nel nuovo programma prevediamo l’apertura di uno “sportello di assistenza” in tutte le Province, dove professionisti delle materie fiscali, giuridiche e della medicina saranno a disposizione delle Società gratuitamente. Ciò in quanto sempre più le incombenze in tali settori diventano problematiche e talvolta di difficile gestione. Lo sportello sarà utilizzato anche nella gestione dei rapporti con gli Enti territoriali per favorire i rapporti con gli stessi nell’ottica di migliorare le convenzioni e le concessioni degli impianti sportivi e favorire la fruizione delle risorse comunali e regionali.
L’introduzione dello sportello di assistenza garantisce la giusta assistenza soprattutto alle piccole Società che non hanno una struttura organizzativa e dirigenziale che garantisce l’assolvimento di tutte le incombenze, ma soprattutto consente loro di poter fruire delle opportunità che spesso non vengono utilizzate.
4. Marketing e Comunicazione integrata
E’ stato un obiettivo già realizzato con l’apertura di un ufficio apposito utilizzando risorse umane qualificate. Abbiamo aperto nuovi canali di comunicazione, sbarcando sui social network raccogliendo numeri davvero straordinari. Ma dobbiamo persistere nel lavorare in questo progetto per garantire un miglioramento continuo nel servizio della comunicazione verso le nostre associate per essere in perenne contatto con la nostra utenza, chiarendo sempre ogni dubbio e perplessità su qualsiasi argomento, generando autorevolezza e al tempo stesso portando allo stesso livello le nostre associate, perché ogni gruppo associativo, ogni tesserato deve sentirsi alla pari ed inserito correttamente nel sistema calcistico regionale.
Occorre rafforzare i contenuti rendendoli virali: un Sodalizio soddisfatto svolgerà anche un lavoro condiviso replicando i contenuti di qualità e in questo modo alzando il livello di informazione e di preparazione dell’intero movimento. Quindi maggiore coinvolgimento nell’ambito di un progetto più ampio. Sarà cura del Comitato Regionale nel prossimo quadriennio individuare forme di marketing strategico per l’organizzazione di eventi, sia del Comitato Regionale che delle Società ad esso affiliate.
5. Campionati dilettantistici
Occorre proseguire nella direzione della ottimizzazione e della armonizzazione delle varie categorie, continuando a garantire il graduale aumento delle Società sul territorio per poter completare il progetto cosiddetto “piramidale” che deve portare ad un numero di squadre e di gironi per categoria che garantisca un assetto solido e stabile. Non occorre aumentare numericamente le squadre nelle categorie di vertice per poi depauperare quelle che compongono la base, come purtroppo avvenuto sino al 2016. Questo sistema lo abbiamo scardinato sin da subito e continueremo a garantire la giusta evoluzione del progetto. Ricercare “Title Sponsor” per alcuni campionati organizzati dal Comitato Regionale e favorire la realizzazione di dirette Facebook a rotazione in tutte le categorie regionali e provinciali in stretta collaborazione con le Società interessate, senza alcun obbligo.
Relativamente all’obbligo di utilizzo dei giovani calciatori occorre rivedere il percorso e riformulare con attenzione e maggiore approfondimento della tematica una proposta adeguata e strutturata, che possa garantire la formulazione di una normativa che sia coerente con le prospettive future e meno penalizzante nei confronti di quelle Società che non possiedono settori giovanili di un certo livello; per la fattispecie già a partire dal mese di gennaio 2020 e fino alla conclusione della stagione in corso verranno realizzate riunioni di zona con le Società per un fondamentale coinvolgimento delle stesse in una decisione che sarà garante per il prossimo quadriennio.
6. Campionati giovanili
Abbiamo assistito nelle gestioni passate alla sperimentazione di vari format dei campionati, li abbiamo ricondotti in un contesto voluto dal Settore Giovanile e Scolastico Nazionale. Ora dobbiamo formulare le nostre proposte, quelle delle nostre associate, ai superiori Organi della F.I.G.C..
Per rispetto dei Presidenti di Società e dei loro dirigenti non ci arroghiamo il diritto di decidere cosa fare senza il loro coinvolgimento; pertanto a partire dal mese di gennaio 2021 e sino alla conclusione della stagione in corso ci confronteremo con i nostri gruppi associativi per delineare insieme un eventuale nuovo scenario in cui i campionati giovanili troveranno il loro giusto assetto. Le risultanze che scaturiranno dalla consultazione societaria saranno poi poste al centro dei nostri progetti.
Successivamente la presenza nel Consiglio Nazionale del Settore Giovanile della FIGC del nostro attuale Vice Presidente Vicario garantirà la possibilità di sostenere con forza e vigore il progetto delineato insieme alle Società del Piemonte e Valle d’Aosta.
7. Consulte e Commissioni
Indirizzeremo le nostre attenzioni anche verso la creazione di Consulte e Commissioni di lavoro, utili a coinvolgere tutti i dirigenti che porranno a disposizione le proprie esperienze e competenze, anche al fine di poter meglio ascoltare i bisogni delle Società sul territorio e creare nuovi progetti e nuove strategie di intervento, sia sul piano squisitamente tecnico delle attività che a livello gestionale ed organizzativo del Comitato Regionale e delle sue articolazioni periferiche.
8. Attività formative e di sviluppo della conoscenza
Sarà predisposto un piano quadriennale di intervento riguardo la creazione di Corsi specifici per dirigenti, garantendo un percorso a step e suddiviso per diversi livelli di formazione. Questo per poter definitivamente puntare sulla qualità dei nostri dirigenti e così alzare il livello di cultura sportiva del nostro sistema, ma soprattutto la competenza e le capacità di agire in funzione delle diverse problematiche che sempre più fanno parte del quotidiano agire dei dirigenti sportivi. L’obiettivo è di qualificare anche attraverso l’istituzione di un apposito “Albo per dirigenti” il maggior numero possibile dei nostri tesserati, con inserimento di questi in livelli diversificati di abilitazione.
9. Studio e rivisitazione del Premio di Preparazione calciatori
Occorre che la Federazione intervenga tempestivamente sulle norme che regolano i Premi di Preparazione dei calciatori, tenuto conto di alcune dinamiche strutturali della norma e procedurali di applicazione della stessa che non rispondono alle aspettative delle Società appartenenti alla Lega Nazionale Dilettanti. Occorre creare tempestivamente un tavolo di lavoro che possa consentire di proporre agli Organi federali superiori modifiche sostanziali e che garantiscano alle nostre associate tutte quelle tutele di natura economica, senza penalizzazione di alcuno.
10. Attività delle Rappresentative
Occorre completare il progetto “Club Piemonte Valle D’Aosta” che ha visto il suo iniziale sviluppo attraverso la realizzazione di incontri di selezione e formazione di calciatori a livello provinciale, mai avvenuto precedentemente.
Non va dimenticato che nel corso del quadriennio abbiamo ottenuto quattro titoli italiani, di cui due nel calcio femminile e due nel calcio a cinque. Numerosi sono stati gli atleti convocati in ogni Provincia nel corso delle ultime stagioni sportive, valorizzando così il lavoro delle Società sul territorio e cercando di portare qualche valore aggiunto alla preparazione e formazione dei giovani calciatori.
Necessita implementare questo tipo di attività, sempre nell’ottica di potenziare i progetti sportivi delle associate volte a garantire il miglioramento tecnico agonistico dei propri atleti. Il progetto passa anche una attività di scouting volta a generare unicamente adeguate sinergie con le associate per garantire la valorizzazione del loro patrimonio giocatori. Il Club Piemonte Valle D’Aosta avrà una sua struttura gestionale che prevederà la figura di un Direttore e di uno staff organizzativo per meglio assolvere alle funzioni operative.
11. Rapporti con Istituzioni Sportive e Scolastiche
Nel corso dell’ultimo quadriennio siamo giunti alla forma di un protocollo d’intesa mai realizzato in Italia a livello territoriale; abbiamo sottoscritto con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano del Piemonte, con l’Ufficio Scolastico Regionale del Ministero dell’Istruzione, con la Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, un protocollo che favorisce l’inserimento della disciplina del giuoco del calcio nella scuola. Questo risultato ha di fatto scardinato equilibri effettivamente negativi che sino a ieri spesso impedivano al calcio di entrare nella scuola, per fattori a volte purtroppo intrinsechi al sistema.
Ora abbiamo l’appoggio delle istituzioni sportive e scolastiche di livello e che possono imporre l’adozione e l’accoglienza di progetti strutturati da svolgersi nella scuola di ogni ordine e grado. Continueremo in questa direzione cercando di veicolare nel miglior modo possibile i valori di questa progettualità affinchè siano le stesse Società ad usufruire dei benefici, anche supportandole nei loro progetti rivolti alla scuola sia dal punto di vista economico che strutturale.
12. Osservatorio Impiantistica Sportiva
Creazione di un osservatorio sull’impiantistica sportiva adottando una innovativa politica di monitoraggio, coordinamento e supporto alle Società ed Associazioni Sportive che assicuri un patrimonio impiantistico regionale funzionale e riqualificato secondo i nuovi criteri di sicurezza ed efficienza. In tale ottica il Comitato Regionale destinerà i fondi necessari per la sua creazione e per il sostegno alle associate.
Va evidenziato che nel corso del quadriennio grazie alla nostra struttura regionale e le persone addette alle omologazioni dei campi sono stati visitati tutti gli impianti del Piemonte e Valle d’Aosta provvedendo a riomologare oltre 400 impianti sportivi, garantendo così a tutte le Società la gestione delle proprie attività su impianti sportivi resi idonei e utilizzabili nel rispetto delle normative vigenti.
13. Rapporti con gli Enti territoriali
Nel corso del quadriennio è si è lavorato molto ed in modo collaborativo sia con la gli Enti Regionali del Piemonte e della Valle D’Aosta; molti gli incontri e le sinergie condivise soprattutto nel periodo della pandemia. Con i Governatori e gli Assessorati competenti abbiamo già prefigurato un calendario di impegni, ma soprattutto di interventi a sostegno e salvaguardia del sistema calcistico delle due regioni; a breve verranno diramate già alcune iniziative concordate con gli Assessori preposti.
14. Calcio a Cinque
Il Comitato Regionale e le sue articolazioni provinciali, oltre ad essere organizzatori efficaci ed efficienti di un’offerta sportiva rispondente alle esigenze degli aderenti, devono dimostrarsi sempre più strumenti vicini alle Società in modo tale che ciascuna di esse (tutte ma in particolare quelle meno “strutturate”) possano trovare in essi un vero e proprio “spazio” che promuova occasioni di formazione e di informazione (da realizzarsi, ad esempio, attraverso incontri e seminari distribuiti nel corso della Stagione Sportiva e dislocati su più territori). Fondamentale sarà il potenziamento dei canali di informazione alle società che dovrà riguardare principalmente l’aggiornamento sui vari aspetti normativi del Legislatore e sui regolamenti Federali. Istituzione di percorsi formativi, che pur non sostituendosi ad altri corsi più strutturati, devono mirare a dare piena consapevolezza a tutti i Tesserati (siano essi Atleti, Dirigenti, Allenatori,...) del proprio ruolo: diritti e doveri, compiti e responsabilità, rispetto di scadenze e rapporto con la società civile,... In questo modo, promuovendo una vera e propria “cultura dello sport”, il Comitato Regionale e le sue articolazioni provinciali potranno rappresentare uno “sportello” per le Società utile non solo per le consuete pratiche amministrative (iscrizioni, tesseramenti,...), ma per un più articolato supporto ad esse.
Altro obiettivo utile che ci poniamo, sarà quello di instaurare proficui rapporti di conoscenza reciproca e di collaborazione con le altre realtà del mondo sportivo e, in particolare, con gli Enti di Promozione Sportiva in modo da realizzare, ciascuno con le proprie peculiarità e senza sovrapposizioni, sul territorio piemontese un’ampia, completa ed inclusiva “politica dello sport” di cui non potranno che beneficiarne le Società affiliate anche, ma non solo, in relazione ai rapporti con gli Enti Locali.
Dal punto di vista gestionale verrà potenziata la segreteria dedicata esclusivamente al Calcio a 5, che sia in costante contatto con le società, che possa offrire ad esse anche la giusta assistenza nonché consulenza sportiva attraverso un lavoro di connessione con gli altri uffici del comitato (tesseramento/affiliazioni/contabilità etc.). Per fare ciò è necessario non affidarsi esclusivamente al volontariato, ma come per il calcio a 11 poter disporre di personale dipendente dedicato. Necessità di avere un rappresentante/delegato del calcio a 5 in ogni provincia del comitato regionale (con il sostegno delle delegazioni provinciali attraverso il Presidente Regionale), che dovrà operare in accordo con la segreteria centrale al fine di dare un supporto concreto alle società del territorio oltre che lavorare per dare risalto e visibilità alla disciplina nei confronti dei media e degli enti locali, operando per strutturare e radicare il marchio “Futsal” (Calcio a Cinque) nel territorio.
Sarà prevista una dotazione da parte del Comitato Regionale LND di risorse specifiche dedicate al settore per la promozione della disciplina, da utilizzare per iniziative a 360° al fine di promuovere e rilanciare la disciplina. Lo scopo è di incentivare la partecipazione ai campionati della Federazione e rendere la nostra disciplina più appetibile a tutti coloro, partners commerciali ed istituzionali, che vorranno investire nel progetto "FUTSAL" con il chiaro intento di avere un tangibile ritorno d'immagine.
- Final four Coppa italia – fase Regionale
- Final eight Coppa Piemonte
- Portale/pagine dedicate al Calcio a cinque Maschile/Femminile
- Ricerca di partners commerciali a sostegno delle iniziative sopramenzionate
Saranno profusi sforzi maggiori per incentivare i settori giovanili, con criteri basati sulla crescita nella disciplina attraverso meccanismi meritocratici come un contributo per ogni squadra iscritta ai campionati giovanili (giovanissimi) organizzati dal Comitato. Investimenti dalla Divisione nazionale calcio a Cinque diretti ai tornei di attività giovanile dai primi calci agli esordienti, da svilupparsi inizialmente con concentramenti territoriali.
Sarà garantito il coinvolgimento diretto del Comitato Regionale, attraverso il Presidente, per richiedere ed ottenere la possibilità per le società di calcio a Cinque di poter usufruire al pari delle altre discipline delle strutture/palestre dei relativi territori, da destinare alle società che non dispongono di un proprio impianto e che fanno fatica a sostenere i costi di affitto presso gestori privati per allenarsi e giocare i relativi campionati. Ciò potrà avvenire solo attraverso un protocollo d’intesa tra il Comitato Regionale e gli enti locali preposti alla gestione degli spazi sportivi delle diverse strutture. Verranno dedicate risorse al sostegno delle rappresentative regionali di calcio a 5 maschile/femminile che possano permettere un potenziamento della fase di reclutamento degli atleti/e per la definizione delle stesse, oltre a sostenerle in fase di preparazione pre-torneo. Potenziamento della struttura organizzativa che miri ad agevolare il lavoro dei tecnici impegnati con le squadre selezionate.
15. Calcio Femminile
Il Comitato Regionale nel corso dell’ultimo quadriennio ha prestato grande attenzione al sistema del calcio femminile con continui e costruttivi incontri con le Società del settore. Per il futuro sono state individuate le linee programmatiche per lo sviluppo del Calcio Femminile sul territorio, con lo scopo di avviare un programma di rilancio e sostegno del movimento calcistico femminile, finalizzato a produrre un miglioramento degli standard in termini quantitativi e qualitativi.
Il programma ha opererà attraverso diverse aree federali riguardanti principalmente:
- la governance e l’organizzazione federale con la creazione di una funzione dedicata e il coordinamento delle varie aree di competenza; • la dimensione sportiva con introduzione di forme di sostegno ad hoc per sviluppare gradualmente un settore giovanile femminile per le Società maschili; • la rivisitazione del format dei Campionati giovanili; programma di scouting , il monitoraggio delle performance, le riunioni con le Società, la creazione di due selezioni regionali di cui una a livello giovanile Under 17;
- la Comunicazione, con la realizzazione di un’area dedicata sul sito, la valorizzazione delle attività delle Rappresentative Regionali, l’utilizzazione dei grandi eventi come veicoli di promozione della disciplina;
- il consolidamento dei progetti del Settore Giovanile Scolastico per la promozione della disciplina;
- la formazione con la progettualità dedicata agli allenatori e ai dirigenti.
Il Consiglio Direttivo vedrà per il prossimo futuro il consolidamento dei risultati raggiunti e nuove sfide da affrontare che riguardano soprattutto la dimensione sportiva; il consolidamento delle società di Calcio Femminile; la valutazione di strategie di comunicazione e marketing; il rafforzamento dell’attività giovanile e della filiera di riferimento; l’ampliamento della collaborazione con il mondo scolastico e universitario; il consolidamento della formazione per aumentare le professionalità coinvolte nel Calcio Femminile; la programmazione di azioni sinergiche con il Calcio a 5 per favorire una crescita armonica dell’intero sistema.
16. Quarta Categoria – il calcio integrato
Il Comitato Regionale Piemonte Valle D’Aosta è stato uno dei primi ad abbracciare e a credere nel senso profondo del progetto “Quarta Categoria” sin dai suoi primi timidi passi e dall’inizio sempre stando accanto agli organizzatori della FIGC in una bellissima ed intensa avventura, entrando a far parte a tutti gli effetti della meravigliosa famiglia del calcio integrato.
Il Presidente Mossino per la fattispecie è stato insignito del riconoscimento “Best Disability Initiative" ricevuto per gli UEFA Grassroots Awards 2020; un risultato che ci riempie di orgoglio e che vogliamo condividerlo con tutte le Società affiliate.
La virtù dei forti si nasconde spesso nel cuore dei deboli, ce lo ha insegnato la vita avendo avuto il privilegio di dedicare tempo e sentimenti a chi dalla vita poco ha avuto, ma tanto ha dato. Il pallone gira nello stesso modo per tutti ma forse per pochi da un senso alla vita. Non servono ingaggi milionari per emozionare la gente ma basta la passione, un rettangolo verde ed il cuore di bambino per smuovere i sentimenti più veri, quelli che ancor oggi ci fanno piangere vedendo scendere in campo i nostri “ragazzi speciali” con la stessa fierezza dei campioni del calcio mondiale. Continueremo a dedicare il nostro impegno e la nostra passione per l’organizzazione di attività dedicate agli atleti diversamente abili.
17. ESport e i Dilettanti
Sin dal principio il progetto LND eSport ha voluto sottolineare l’eliminazione delle distanze interpersonali. In un momento delicato come quello vissuto nel 2020, dove restare a casa significa dare il proprio contributo alla battaglia contro il coronavirus, non abbiamo smesso di promuovere coesione, amicizia e passione per il calcio, proprio grazie agli eSport. Dopo l’interruzione del RoadShow, in linea con le normative inerenti la gestione dell’emergenza COVID-19, con la LND abbiamo organizzato tornei on line di Fifa, totalmente gratuiti, per offrire ai nostri ragazzi l’opportunità di sfruttare il joypad come svago, vivendo la magica atmosfera degli ESport sulla poltrona di casa, con la telecronaca di Giuseppe Di Giovanni, prevista per ogni finale. Un modo per vivere il calcio anche nei momenti in cui non possiamo praticarlo; continueremo a garantirne l’organizzazione.