SOCIETA’ - L’ex Bra e Salice racconta: “Con il presidente Luciano Cane ci inseguiamo da anni, mi ha chiesto di mettere le mie conoscenze e la mia esperienza a disposizione della società, in un ruolo per me nuovo come quello di direttore generale, e ho accettato con entusiasmo”
Piero Cannistraro è il nuovo direttore generale dell’Area Calcio Alba Roero. Un grande colpo per la società del presidente Luciano Cane, che ha completato lo staff dirigenziale affidando un ruolo, finora scoperto, a un personaggio conosciutissimo nel cuneese, viste le esperienze come direttore sportivo in società prestigiose come Cheraschese, Bra e, nella scorsa stagione, Salice. “Con il presidente Luciano Cane - spiega Cannistraro - ci parliamo e ci inseguiamo da anni, finalmente ci sono le condizioni giuste per iniziare un percorso insieme. Mi ha chiesto di mettere le mie conoscenze e la mia esperienza a disposizione della società, in un ruolo per me nuovo come quello di direttore generale, e ho accettato con entusiasmo. Sono pronto a collaborare con Matteo Mondo, Francesco Camisola e tutte le persone che hanno lavorato molto bene finora, ci sarà da inserire una nuova figura nella scuola calcio, ora ci ragioneremo tutti insieme”.
L’Area Calcio è una società in salute, con due squadre delle giovanili che hanno giocato nei regionali (l’Under 16 che farà i playoff e l’Under 15, invece invischiata nei playout) e le altre tre nei provinciali, con l’Under 19 che ha vinto il suo girone e l’Under 14 che ha l’occasione dei playoff per raggiungere i regionali. “Ho trovato un ambiente sano - continua Cannistraro - in cui le persone stanno bene, proprio come vuole il presidente. La mia priorità sarà rilanciare l’attività di base, che è l’humus di una società e il suo biglietto da visita. È da lì che si costruisce la crescita anche del settore giovanile. La differenza la fai se lavori bene con i più piccoli e di riflesso con le loro famiglie”.
L’altra novità è che Marco Patrizi, già dirigente del club, subentra al ruolo di vicepresidente dopo la scomparsa di Gianni Mercorella.