5 giornate, 15 punti, 42 gol fatti e 2 soli subiti. Questo è il biglietto da visita dei ragazzi di mister Migliore. Dopo sei giornate il Chieri non sta tradendo le aspettative degli addetti ai lavori, i quali la inquadrano da tempo come una delle maggiori accreditate alla vittoria finale della fase regionale. Nonostante i numeri sopracitati e quindi i risultati siano dalla parte del tecnico, Enrico Migliore è consapevole dei passi in avanti dei suoi, ma è altrettanto cosciente che la strada da percorrere è ancora tanta: “Sono moderatamente contento, ci sono degli aspetti su cui sono soddisfatto, su altri c’è da lavorare. La squadra deve ancora amalgamarsi bene, i nuovi devono calarsi in una realtà già importante”.
“Tutto è allenante”
Sulla carta, a scompaginare i piani del mister potrebbe essere la qualità del girone. Lo squilibrio con le altre compagini del raggruppamento su Asti è abbastanza evidente e quindi ci potrebbe essere la preoccupazione di arrivare alla fase regionale portandosi dietro una fase di “qualificazione” poco allenante. Tuttavia questi non sono problemi che impediscano il sonno del tecnico, anzi. Mister Migliore infatti da una sua chiave interpretativa dell’argomento che vuole essere anche un messaggio diretto ai suoi: “Ci sono diverse sfumature del termine allenante. Questo girone per noi può essere allenante dal punto di vista dell’approccio alla gara. Dobbiamo essere abituati ad affrontare tutte le squadre con lo stesso atteggiamento, a prescindere dal potenziale valore dell’avversario. Ovviamente questo valore deve essere condiviso da tutti. Secondo me tutto è allenante”.
Scaramanzia
Da un po’ di anni a questa parte c’è una diceria che risulta essere abbastanza indigesta alle squadre vincitrici del SuperOscar e cosa ancora più sconcertante è che questa è accompagnata da dati di fatto: nessuna squadra è ancora riuscita a fare l’accoppiata Super Oscar-titolo Regionale nella stessa stagione. Quest’ anno quindi dovrebbe toccare proprio al Chieri sfatare questo tabù acquisito all’interno del calcio giovanile ormai da anni. Ovviamente, il tecnico non fa caso a quanto detto: “Tutti ci scherzano sempre su questo argomento, e volte ci ho giocato anch’io, ma da questo punto di vista non ho scaramanzie particolari. Posso dire che il nostro obiettivo non può che essere quello di impiegare tutte le nostre energie per arrivare fino in fondo”.
Gioco propositivo
L’obiettivo principale del mister per perseguire insieme ai suoi l’obiettivo, dovrà inevitabilmente passare da un’ottima organizzazione di gioco e soprattutto dalla grande disponibilità da parte dei giocatori ad adattarsi a situazioni tattiche differenti per avere durante l’anno soluzioni alternative. Tutte cose che il tecnico del Chieri ha messo in preventivo: “Questa squadra ha un percorso chiaro di gioco iniziato due anni fa e improntato sul 4-3-3. Sono molto soddisfatto della disponibilità che i nuovi arrivati mi stanno dando per adattarsi a questa soluzione. Credo che però i ragazzi debbano adattarsi anche a moduli differenti soprattutto per facilitare il loro processo di crescita. Più capacità di lettura della gara hai e più questo può tornarti utile. Su questo concetto non sono uno che si fossilizza su un’unica idea di gioco”.
“Grande alchimia tra i ragazzi”
Nonostante le caratteristiche tecniche siano molto importanti l’aspetto di cui il mister è più fiero di menzionare è il gruppo: “C’è grande alchimia tra i ragazzi. In poco tempo i nuovi si sono immersi in questa nuova realtà e i vecchi li hanno accolti benissimo. Abbiamo in rosa anche un portiere 2002, Baldi. Mi ha sorpreso la sua maturità. Questo per me è motivo di grande soddisfazione”.