Lunedì, 25 Novembre 2024

INTERVISTA - Due chiacchiere con i fratelli Jacopo e Alessandro Aresti giovanissimi calciatori che condividono la loro fede bianco nera e che con passione e ambizione si dilettano nel settore giovanile Piemontese. Per Jacopo, classe 2008, un nuovo inizio come punta d’attacco della Strambinese, squadra del girone A che fa i conti con una classifica amara. Anche per Alessandro è un nuovo inizio, il giovanissimo classe 2009 dopo tanti anni alla Alicese Orizzonte approda nella difesa del competitivo Quincinetto Tavagnasco.


 

Jacopo Aresti - Under 15 Regionale - attaccante della Strambinese

 

Da quanto tempo giochi a calcio e da quanto alla Strambinese?

“Gioco a calcio da dieci anni, ho iniziato quando avevo circa quattro anni e questo è il mio primo anno alla Strambinese".

 

Come ti stai trovando alla Strambinese?

“Come ambiente benissimo, mi sono trovato subito bene con i miei compagni di squadra e devo dire che per quanto riguarda il calcio ci sono molte qualità tecniche individuali”.

 

Un inizio di stagione difficile guardando la classifica, dove credi possa migliorare la squadra?

“Di sicuro sul carattere, dobbiamo migliorare e metterci più grinta nelle partite di valore. Il nostro obbiettivo quest’anno è quello di puntare alla salvezza. Siamo consapevoli che è stato un inizio con delle difficoltà, direi un inizio in salita ma nonostante tutto cercheremo di riprenderci subito e fare di più”.

 

In queste prime giornate che avete giocato, ci sono stati duelli dove potevate portare a casa qualche punto in più?

“Si sicuramente si, nella prima partita contro la Biellese si poteva fare sicuramente di meglio, oltre un pareggio e anche in quella contro il Romagnano il risultato poteva essere diverso, direi che quella è stata una partita discutibile sotto qualsiasi punto di vista”.

 

L'obbiettivo di stagione per la tua squadra?

“La salvezza, per ora”.

 

A quale attaccante ti ispiri?

“Mi piace molto Dusan Vlahovic, per la grinta che ci mette in campo”.

 

Il tuo sogno?

“Spero di continuare a giocare a calcio. Se uno ci crede davvero magari ci può arrivare, anche se la strada è lunga e in salita”.

 

 

Alessandro Aresti - Under 14 Regionale - difensore del Quincitava

 

Come è nata la tua passione per il calcio?

“grazie a mio padre che mi ha fatto vedere le prime partite e anche grazie ad un mio amico di scuola con cui ho iniziato a giocare a calcio e da li è nata questa passione”.

 

Al momento il Quincitava fissa l’ottava posizione in classifica, è il risultato che ti aspettavi per questo inizio?

“Siamo una bella squadra abbiamo tutti delle buone qualità e siamo messi bene in tutti i ruoli, ma sinceramente mi aspettavo di trovarci più in basso in classifica. Quindi direi che ora sta andando più che bene”.

 

C’è armonia nel gruppo squadra?

“Si, siamo un bel gruppo, siamo tutti uniti, io sono riuscito a legare subito sin dal mio arrivo ma loro sono stati bravi a farmi sentire bene e ad accogliermi nel modo migliore, infatti per questo li ringrazio”.

 

Da difensore centrale, quale giocatore avversario e quale squadra ti ha messo più in difficoltà per ora?

“Il giocatore che mi ha messo più in difficoltà è Trovato della Pro Eureka, come squadra direi il Lascaris perché la partita contro di loro è stata proprio difficile di più rispetto a quella con il Lucento, con loro abbiamo giocato abbastanza bene abbiamo avuto anche molte opportunità da entrambe le parti anche se non siamo riusciti a finalizzare e alla fine hanno vinto loro”.

 

Cosa ti auguri per la tua squadra e qual’è l’obiettivo principale?

“Il nostro obbiettivo all’inizio era salvarsi, poi vedendo che stiamo andando bene ci piacerebbe anche puntare ad una sesta, settima o anche quinta posizione di classifica. Abbiamo le qualità per giocarcela”.

 

A quale difensore ti ispiri?

“Il mio idolo di sempre è Giorgio Chiellini”.

 

Da difensore dove credi di dover migliorare?

“Devo migliorare le letture difensive che non sono il mio forte, il Mister Cosentino mi sta aiutando molto in questo e lo ringrazio, è molto presente e mi fa capire dove sbaglio per migliorami e fare tutto al meglio”.

 

 

 

INTERVISTA - Due chiacchiere con i fratelli Quagliotti, Alessandro e Giacomo classe 2008 e 2009 che militano nel settore giovanile del Vallorco. Due ragazzi e fratelli che condividono la stessa passione per il pallone giocando nella stessa Società e nello stesso ruolo di attaccanti, non manca la loro complicità anche per quanto riguarda il tifo, tutto rivolto verso la Vecchia Signora Juventus, la loro squadra del cuore.


Under 15 Regionale, Alessandro Quagliotti

 

Come procede questo esordio ai Regionali?

“Bene, per ora stiamo andando bene. Domenica giocheremo contro il Lascaris, una squadra forte che è tra le prime posizioni e dovremmo impegnarci e giocare bene”.

 

Siete in una bella posizione di classifica, di chi è il merito?

“Di tutta la squadra che sta facendo bene, ma specialmente il merito va al lavoro che stano facendo i nostri Mister Matteo Foddis e Davide Veltri”.

 

Contate 2 partite vinte, 1 pareggio e 3 sconfitte. In quali di queste il risultato poteva essere diverso?

“Sicuramente l’ultima contro il Ciriè dove abbiamo perso 2-1, potevamo fare meglio pareggiandola, ma potevamo anche vincerla. Anche la partita contro il Cenisia che abbiamo pareggiato, forse anche li potevamo fare di meglio”.

 

Cosa ti auguri per il proseguo della stagione?

“Abbiamo appena iniziato, la stagione è lunga ma speriamo di riuscire a rimanere in zona verde e andare avanti nel migliore dei modi. Spero anche in quanto attaccante che io possa contribuire segnando un po di gol, essendo prima punta”.

 

Il tuo sogno?

“Oltre a voler diventare un calciatore, mi piacerebbe diventare un Ingegnere o un Architetto”.

 

Under 14 Regionale, Giacomo Quagliotti

 

Come sta andando l’esordio ai Regionali dopo la scuola calcio?

“Sicuramente esordire in questo campionato è molto difficile, è molto competitivo, però ti fai le ossa e tanta esperienza anche se stiamo perdendo, io personalmente sto imparando tante cose che mi sono servite nelle partite giocate. Tutto sommato stiamo facendo bene, ma soprattutto c’è la voglia di migliorare come squadra”.

 

Da quanto tempo giochi a calcio e quale ruolo ti è stato affidato nel Vallorco?

“Gioco a calcio da circa otto anni e come mio fratello faccio la prima punta, a volte però gioco anche in fascia”.

 

In cosa vuoi migliorare tu e in cosa pensi debba migliorare la tua squadra?

“Spero di migliorare per quanto riguarda l’altezza perché sono un pochettino basso e voglio migliorare il tiro perché non è tanto potente. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo concentrarci sul gioco di squadra”.

 

Qual’è il tuo augurio per la stagione del Vallorco?

“Di fare bene, cercare di dare il massimo e portare a casa qualche punto”.

 

Essendo attaccante a quale giocatore ti ispiri?

“Rafael Leão”.

 

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