INTERVISTE - Quasi 100 squadre e 1.500 giocatori, tre impianti sportivi e 15 campi da gioco, circa 4.500 ingressi in tutto: sono i numeri del più grande torneo del Piemonte. Federico Rasero (Alessandria): “Importante anche per fare gruppo”. Manuele Salvati (Chisola): “Fa parte del percorso di crescita”. Simone Crimi (Accademia Inveruno): “Belle giornate, siamo anche andati a Superga e allo Juventus Stadium”
Lo dicono i numeri: la ITT Kup (pensata e organizzata da BeKings) è il torneo più grande del Piemonte. Quasi 100 squadre impegnate per tre giorni in tre impianti sportivi - delle società Chieri, Virtus Mercadante e Carrara - per un totale di 15 campi da gioco. Circa 1.500 atleti impegnati, più lo staff, con un minutaggio altissimo: mezzora di partita per i più piccoli, 40 minuti nelle finali di Esordienti. Circa 4.500 ingressi in tutto, 1.500 persone ospitate per dormire e mangiare, tra giocatori e famiglie, con un indotto da grande evento.
“Riassumo in una parola: clamoroso” ride (nonostante il mal di denti) Marco Mameli, anima della BeKings insieme a Giorgia Contu, Aldo Bratti e uno staff che si allarga ogni giorno di più. “Siamo stanchi, stanchissimi, ma soddisfatti. Ci ha aiutato anche il tempo, tre giorni di sole bellissimi, in cui tutto è filato come un orologio svizzero, senza intoppi dentro e fuori dal campo: considerando la quantità di persone coinvolte, non era per nulla scontato. Il primo feedback lo abbiamo dalle società, vicine e lontane: sono tutti contenti. C’era anche qualche professionista, come la Juventus e l’Hellas Verona, e qualche squadra straniera, come il Nizza e il Lugano, ma questo è un evento grandioso, pensato come una grande festa per le società dilettantistiche: così è stato e ne siamo felicissimi”. Ma non è previsto nessun riposo: “Eh no, la settimana prossima siamo in trasferta, con il torneo a Marina di Massa, domenica 30 e lunedì 1° maggio. E in contemporanea a Chieri ci sarà la Spring Kup, con quattro categorie coinvolte e tantissime professioniste. Poi Savona, Ivrea… non ci fermiamo mai”.
LE OPINIONI DEGLI ALLENATORI
Federico Rasero è l’allenatore dell’Alessandria 2013, che ha giocato sotto leva nella manifestazione dei 2012: “Giocare sotto età non facile, ma è molto formativo per i ragazzi, vivere tre giorni così appassionanti è importante anche per fare gruppo. Abbiamo giocato a pari età solo con la Juve, abbiamo perso 2-1 ma con un’ottima prestazione”.
Matteo Bianco, guida il Chieri 2010: “Ci tenevo molto a fare bella figura, ce la siamo giocata con tutti, poi l’importante è che ci siamo divertiti. Fa piacere ospitare tornei di questo livello qui a Chieri, sono test match importanti con squadre che non conosciamo e che ci mettono alla prova. Siamo competitivi con tutti, di questo sono orgoglioso”.
Simone Crimi, allenatore dell’Accademia Inveruno, racconta anche le esperienze fuori dal campo: “Belle giornate, organizzazione perfetta, i tornei organizzati da Aldo Bratti sono una garanzia, ci siamo divertiti. Siamo andati a Superga, a visitare lo Juventus Stadium, anche il cibo era buono… insomma, alla grande”.
Antonino Orfano, tecnico dei Rangers Savonera 2010, commenta: “Bello giocare con le professioniste, non ci capita sempre, purtroppo eravamo contati, potevamo fare qualcosa di più”.
Manuele Salvati, allenatore del Chisola 2012 (ringraziamo il suo giocatore Christian Barbero per l’aiuto nell’intervista): “Una bella esperienza, fa parte del percorso di crescita di questi ragazzi, che passa anche attraverso la capacità di accettare le sconfitte, che possono capitare in un contesto di alto livello come questo. Rispetto alle giornate precedenti, devo dire che nella giornata finale la squadra ci ha messo più motivazioni, più testa, e le buone prestazioni sono arrivate di conseguenza”.
Infine, microfono a Marco Pavese, genitore di due ragazzi della Rivarolese, il 2010 Lorenzo e il 2012 Simone: “Partecipiamo ai tornei di BeKings da anni, devo dire che la loro organizzazione è in continuo crescendo. I miei figli sono contenti, quando sanno di partecipare ai loro tornei, sempre su campi belli e con squadre importanti, sono esperienze diverse dal solito, divertenti, emozionanti e formative”.