Lunedì, 25 Novembre 2024

Torneo nazionale Matteo Dalla Riva - Il punto su un'altra bella edizione conclusa, con arrivederci all'anno prossimo

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Il Vanchiglia con Eduardo De Gregorio e Vincenzo Manzo (foto Riccardo Villani) Il Vanchiglia con Eduardo De Gregorio e Vincenzo Manzo (foto Riccardo Villani)

VANCHIGLIA / UNDER 13 - La società granata esprime tutta la sua soddisfazione per un altro torneo chiuso nel migliore dei modi. Tra i complimenti delle partecipanti Bologna e Spal.


Si è chiuso un altro bell'evento sui campi del Vanchiglia. Per la fase nazionale del memorial dedicato al maestro Matteo Dalla Riva, Giove Pluvio è stato clemente, a differenza di quanto accaduto il weekend prima, e la manifestazione si è disputata in un clima di festa totale. Una splendida vetrina per le squadre dilettantistiche, con Vanchiglia, Pro Eureka, Mirafiori, Virtus Mercadante e Pro Eureka a testare le loro qualità al cospetto del Torino e della truppa emiliana, capitanata dal Bologna campione, Sassuolo e Spal.

Un altro grande successo per i padroni di casa, ad un passo per altro dalla qualificazione alle semifinali dopo aver imposto il pari alla Spal. Ma oltre ai risultati e al bel clima vissuto sul campo, l'ovvia soddisfazione del sodalizio della famiglia De Gregorio è per quanto visto fuori, con una sentita partecipazione da parte di tutti, come ci tiene a sottolineare lo stesso presidente: "Dobbiamo ringraziare anzitutto tutti coloro che nel Vanchiglia si sono impegnati per il buon successo della manifestazione. Tutte le squadre in gioco, per la partecipazione e per il comportamento esemplare mostrato, sia le professioniste che tutte le dilettanti. Ma ringraziamo soprattutto i tifosi, che hanno dato il buon esempio in questa giornata di festa, è grazie a loro se esistiamo e portiamo avanti questi eventi".

Gli fa eco il direttore tecnico Vincenzo Manzo: "Siamo contentissimi per quanto fatto. La società merita un grande applauso, per organizzare una manifestazione così ci vuole tanta passione, impegno, serietà, penso che non si potesse chiedere di meglio. Possiamo dire che oggi ha vinto lo sport, anche grazie a chi da fuori ha partecipato. Un grazie va alle famiglie dei ragazzi, alle società che tanto bene hanno fatto in campo, è stata una giornata all'insegna della passione per questo sport. E' stato un torneo dove si è vista tanta qualità, belle partite e tanti giovani di prospettiva che hanno mostrato il loro valore. La speranza è che si possa dire un giorno, vedendo alcuni di loro in palcoscenici di spessore, che abbiamo avuto la fortuna di averli ammirati qui al Dalla Riva".

Il successo sul campo è andato al Bologna e il tecnico Christian Barca non lesina complimenti, con una riflessione sul calcio dilettantistico piemontese: "Torneo organizzato molto bene dal punto di vista del tempo giocato. Poche pause, pochi tempi morti, abbiamo giocato tantissimo e siamo molto soddisfatti da quel punto di vista. Poi abbiamo vinto, che fa sempre piacere, ma bisogna fare i complimenti alle dilettanti che abbiamo affrontato. Abbiamo visto squadre di ottimo livello, che ci hanno messo in difficoltà. Vedere pari età che affrontano le professioniste e si esprimono a questi livelli, vuol dire che qui in Piemonte si lavora bene. Da noi, forse anche per l'alto numero di squadre nel professionismo, i dilettanti non sono così competitivi".

Una considerazione che condivide anche Rosario Zappalà, allenatore in seconda della Spal che venendo da Alba conosce bene la realtà piemontese, avendo allenato a Cherasco, poi alla Sisport, prima di trasferirsi a Ferrara. "E' stata una bella manifestazione, questi tornei fanno bene ai ragazzi per concludere al meglio un'annata piena e anche se stanchi, si vede che hanno messo tutti il massimo impegno. Qui abbiamo trovato delle dilettanti toste, con cui abbiamo disputato incontri tirati, è stato interessante confrontarci con loro, anche per capire come lavorano qui. Sono state belle partite, con squadre come il Mirafiori, lo stesso Vanchiglia con cui abbiamo pareggiato, bisogna fargli i complimenti. Da noi forse mancano le basi nel mondo del dilettantismo, non è solo questione di tecnica, bisogna lavorare nel dettaglio, al di là dei mezzi a disposizione. Prendere spunto dalle modalità che si vedono nel professionismo, qui probabilmente ci si concentra maggiormente su questi aspetti".

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