Venerdì, 15 Novembre 2024
Daniele Pallante

Daniele Pallante

SOCIETA’ - Il mitico direttore in visita in occasione del secondo open day della Scuola calcio. Tante le novità: confermato il direttore sportivo Mario Santomauro, rimane anche l’allenatore Augusto Palazzesi. E quattro giocatori del 2005 (Bonizio, Di Francisca, Laureana e Osadaye) provano alla Pro Vercelli


“Primo consiglio, creare un bell’ambiente, qui mi sembra che le potenzialità ci siano. Secondo, se parliamo di Scuola calcio, scegliere degli istruttori capaci, che sappiano formare i ragazzi dal punto di vista umano prima che sportivo. Giocatore lo diventi solo se prima sei un uomo, bisogna creare un presupposto educativo e aiutare i ragazzi ad acquisire una mentalità da professionisti, anche in una realtà dilettantica. Terzo, parlando di categorie agonistiche e Prima squadra, la società si deve far rispettare, deve avere una voce più forte di quella degli allenatori e dei giocatori. È faticoso partire, poi tutto viene da solo, con questi presupposti”.

Sono questi, semplici ma efficaci, i consigli che Luciano Moggi - uno che di calcio se ne intende di sicuro - dà all’Atletico Torino e al suo presidente Marco Palmiere. Il mitico “direttore” ha fatto visita alla società di via Palatucci in occasione del secondo appuntamento di open day, in cui una cinquantina di bambini si sono allenati e divertiti sotto le direttive di Elia Fanelli, che con la sua “Smart gol” sta dando una mano, e di Andrea D’Andrea, fresco di nomina a responsabile della Scuola calcio.

Sono tante e quotidiane le novità all’Atletico Torino, da quando è stato ufficializzato il passaggio di proprietà da Mimmo Arcella a Marco Palmiere. Importante in questo senso l’accordo stretto con l’Adidas, che fornirà il materiale sportivo. Anche la società sta prendendo forma: dopo il direttore generale Luca Fiore e il responsabile del Settore giovanile Mino Giuliani, è fresca di giornata la conferma di Mario Santomauro come direttore sportivo di Prima squadra (dove la rosa a disposizione di Luca Macrì è in via di formazione) e Juniores. In mezzo a tanti volti nuovi, Santomauro rappresenta la continuità: “Il nuovo presidente ha le idee chiare e tanta voglia di fare, ci rimettiamo tutti in discussione all’intero di un progetto interessante, sarà il tempo a dire se la strada intrapresa è quella giusta”.

Tra gli allenatori delle giovanili, dopo Filippo Bisecco (Under 14) è ufficiale anche la conferma di Augusto Palazzesi, che ha vinto il campionato provinciale con i 2005: “Nel cambio di proprietà - dichiara l’allenatore - vedo un progetto interessante, che parte dalla Scuola calcio e dal Settore giovanile per creare in casa i giocatori della Prima squadra. Ci sono tutti i presupposti per fare calcio in modo serio”. Quattro talenti del 2005 hanno provato alla Pro Vercelli: il centrocampista Lorenzo Bonizio, il trequartista Matteo Di Francisca, l’attaccate Federico Laureana e l’esterno sinistro Jeremy Osadaye. Sperano di seguire la strada verso il professionismo già imboccata dal 2006 Ngana Valdes, passato a gennaio alla Juventus.

La chiusura spetta ancora a Moggi: “Mandare giocatori nel professionismo è la pubblicità migliore per una società come l’Atletico Torino. Io sono a disposizione per dare una mano”.

SOCIETA’ - Il mitico direttore in visita in occasione del secondo open day della Scuola calcio. Tante le novità: confermato il direttore sportivo Mario Santomauro, rimane anche l’allenatore Augusto Palazzesi. E quattro giocatori del 2005 (Bonizio, Di Francisca, Laureana e Osadaye) provano alla Pro Vercelli


“Primo consiglio, creare un bell’ambiente, qui mi sembra che le potenzialità ci siano. Secondo, se parliamo di Scuola calcio, scegliere degli istruttori capaci, che sappiano formare i ragazzi dal punto di vista umano prima che sportivo. Giocatore lo diventi solo se prima sei un uomo, bisogna creare un presupposto educativo e aiutare i ragazzi ad acquisire una mentalità da professionisti, anche in una realtà dilettantica. Terzo, parlando di categorie agonistiche e Prima squadra, la società si deve far rispettare, deve avere una voce più forte di quella degli allenatori e dei giocatori. È faticoso partire, poi tutto viene da solo, con questi presupposti”.

Sono questi, semplici ma efficaci, i consigli che Luciano Moggi - uno che di calcio se ne intende di sicuro - dà all’Atletico Torino e al suo presidente Marco Palmiere. Il mitico “direttore” ha fatto visita alla società di via Palatucci in occasione del secondo appuntamento di open day, in cui una cinquantina di bambini si sono allenati e divertiti sotto le direttive di Elia Fanelli, che con la sua “Smart gol” sta dando una mano, e di Andrea D’Andrea, fresco di nomina a responsabile della Scuola calcio.

Sono tante e quotidiane le novità all’Atletico Torino, da quando è stato ufficializzato il passaggio di proprietà da Mimmo Arcella a Marco Palmiere. Importante in questo senso l’accordo stretto con l’Adidas, che fornirà il materiale sportivo. Anche la società sta prendendo forma: dopo il direttore generale Luca Fiore e il responsabile del Settore giovanile Mino Giuliani, è fresca di giornata la conferma di Mario Santomauro come direttore sportivo di Prima squadra (dove la rosa a disposizione di Luca Macrì è in via di formazione) e Juniores. In mezzo a tanti volti nuovi, Santomauro rappresenta la continuità: “Il nuovo presidente ha le idee chiare e tanta voglia di fare, ci rimettiamo tutti in discussione all’intero di un progetto interessante, sarà il tempo a dire se la strada intrapresa è quella giusta”.

Tra gli allenatori delle giovanili, dopo Filippo Bisecco (Under 14) è ufficiale anche la conferma di Augusto Palazzesi, che ha vinto il campionato provinciale con i 2005: “Nel cambio di proprietà - dichiara l’allenatore - vedo un progetto interessante, che parte dalla Scuola calcio e dal Settore giovanile per creare in casa i giocatori della Prima squadra. Ci sono tutti i presupposti per fare calcio in modo serio”. Quattro talenti del 2005 hanno provato alla Pro Vercelli: il centrocampista Lorenzo Bonizio, il trequartista Matteo Di Francisca, l’attaccate Federico Laureana e l’esterno sinistro Jeremy Osadaye. Sperano di seguire la strada verso il professionismo già imboccata dal 2006 Ngana Valdes, passato a gennaio alla Juventus.

La chiusura spetta ancora a Moggi: “Mandare giocatori nel professionismo è la pubblicità migliore per una società come l’Atletico Torino. Io sono a disposizione per dare una mano”.

PANCHINE - Il direttore sportivo Arturo Gallo ha scelto gli allenatori: soluzioni interne con Vitale Ferreri in Under 16 e Ezio Begolo in Under 15


Il Rivoli 2.0 prende forma: il direttore sportivo Arturo Gallo ha sistemato tutte le panchine del Settore giovanile, dopo aver ufficializzato due “colpacci” come Rosario Ligato in Prima squadra e Maurizio Tonus (ex Juniores nazionale del Borgaro) in Under 19.

La novità principale per la categoria regina, ovvero l’Under 17, affidata alle cure di Alessandro Ursoleo, in arrivo dal Venaria dove quest’anno ha allenato l’Under 14; Ursoleo conosce bene i 2003 visto che di quella leva è suo figlio Denis, anche lui del Venaria e due anni fa per sei mesi a Novara.

Per l’Under 16 c’è una soluzione interna, con Vitale Ferreri (quest’anno ai 2002) che ricomincia il biennio Allievi. Continuità anche in Under 15, dove trova spazio Ezio Begolo, che a Rivoli ha anche occupato il ruolo di responsabile della Scuola calcio, ora affidato a Luigi Di Frenza.

Altra importante novità in Under 14, dove arriva Massimo Contadin, esperto dell’annata 2006 che ha allenato quest’anno a Rosta.

PANCHINE - Le novità si riflettono anche nella struttura societaria: Masi responsabile della Scuola calcio, Carpignano dei Primi calci. Confermati Luca Moreo in Under 17 e il direttore tecnico Luca Filograno in Under 16


Manuel Lami dalla Rivarolese, Giuseppe Carpignano e Jacopo Masi dalla Bruinese: sono tre i volti nuovi nell’organigramma tecnico del Gassinosanraffale, società che - sotto la guida del direttore generale Piercesare Uras - sta alzando l’asticella della qualità anno dopo anno.

Lami (che in questa stagione ha allenato i 2002) gestirà l’Under 19, dove a fargli da “secondo” ci sarà un uomo di società come Massimo Battistello. Carpignano seguirà i 2004 nella categoria Under 15, oltre a ricoprire un ruolo delicato come quello di responsabile dei Primi calci. Doppio impegno anche per Masi, allenatore dell’Under 14 e responsabile della Scuola calcio.

Continuità invece sulle altre due panchine. Luca Moreo avrà l’occasione di ripetere l‘ottimo lavoro fatto quest’anno con l’Under 17, mentre Luca Filograno (confermato come direttore tecnico) terrà l’Under 16, dove aveva sostituito in corsa Fabrizio Cignola.

PANCHINE - Il responsabile  del Settore giovanile Pino Magnelli ha scelto gli allenatori: confermati Gianni Tempo in Under 17 e Roberto Battaglino in Under 15


Tante novità sulle panchine del Settore giovanile del Bsr Grugliasco, gestito con la solita esperienza dal responsabile Pino Magnelli. Due le conferme: Gianni Tempo tiene la categoria Under 17, passando dal gruppo 2002 a quello 2003, mentre Roberto Battaglino completa il biennio con i 2005, salendo con loro in Under 15.

Tutti nuovi gli altri tre allenatori: l’Under 19 è affidata a Vito Ciringione, ex PiscineseRiva; arriva dal Lascaris Luca Bottallo, che seguirà i 2004 nella categoria Under 16; infine per l’Under 14 c’è il grande ritorno di Tommaso Anello dal Kl Pertusa.

VANCHIGLIA / UNDER 14 - Dopo la conslusione dei gironi eliminatori e della prima fase a eliminazione diretta, da venerdì a domenica prossima si giocherà il quadrangolare tra le squadre migliori della manifestazioni. In semifinale entrerà la Juventus


Un week end di grandi emozioni e di verdetti impietosi ma giusti, quello vissuto al Vanchiglia con la 14° edizione del torneo “Marco Mercurio”. Sabato si è conclusa la prima fase a gironi, con poche sorprese rispetto a quanto si era delineato nelle prime partite: a passare per il rotto della cuffia sono stati Chieri e Nichelino Hesperia, beffando Borgosesia e Pozzomaina grazie alla differenza reti, mentre sono andate avanti in scioltezza La Chivasso, Rivoli, Pinerolo, Atletico Torino, Cbs e i padroni di casa del Vanchiglia.

La formula, davvero particolare, prevedeva a questo punto un turno ad eliminazione diretta, con l’incrocio delle prime e delle seconde dei gironi: anche in questo caso le “forze” espresse nei raggruppamenti sono state rispettate nelle gare da “dentro o fuori”, perché sono passate tutte le prime, ovvero La Chivasso, Atletico Torino, Cbs e Vanchiglia, che tra venerdì e domenica prossima saranno impegnate in un quadrangolare di altissimo livello. Solo una però verrà estromessa dal torneo, le altre tre si giocheranno le semifinali con una “quarta incomoda” di eccezione: la Juventus.

14° MEMORIAL MARCO MERCURIO / UNDER 14

PRIMA FASE A GIRONI

Girone A: La Chivasso 9, Rivoli 6, Vanchiglia B 3, Barracuda 0
Girone B: Atletico Torino 6, Pinerolo 5, Lucento 4, Rosta 1
Girone C: Cbs 9, Chieri 4, Borgosesia 4, Tetti francesi 0
Girone D: Vanchiglia A 9, Nichelino Hesperia 4, Pozzomaina 4, Atletico Volpiano Mappano 0

VANCHIGLIA B-LA CHIVASSO 0-5
ATLETICO TORINO-LUCENTO 2-1
RIVOLI-BARRACUDA 2-1
VANCHIGLIA A-NICHELINO HESPERIA 2-0​​​​​​​
LUCENTO-PINEROLO 0-0
BORGOSESIA-TETTI FRANCESI 5-0
LA CHIVASSO-RIVOLI 1-0
PINEROLO-ATLETICO TORINO 1-0​​​​​​​
CBS-CHIERI 4-1
TETTI FRANCESI-CBS 0-18​​​​​​​
BARRACUDA-VANCHIGLIA B 1-3
CHIERI-BORGOSESIA 2-2​​​​​​​
POZZOMAINA-ATLETICO VOLPIANO MAPPANO 5-2​​​​​​​
VANCHIGLIA B-RIVOLI 2-5​​​​​​​
ROSTA-LUCENTO 0-1
CHIERI-TETTI FRANCESI 17-0
ATLETICO VOLPIANO MAPPANO-NICHELINO HESPERIA 1-9
ATLETICO VOLPIANO MAPPANO-VANCHIGLIA A 1-5
NICHELINO HESPERIA-POZZOMAINA 2-2
PINEROLO-ROSTA 2-2
ATLETICO TORINO-ROSTA 3-0​​​​​​​
BORGOSESIA-CBS 0-3
BARRACUDA-LA CHIVASSO 0-8​​​​​​​
POZZOMAINA-VANCHIGLIA A 1-12

FASE ELIMINAZIONE DIRETTA

LA CHIVASSO-NICHELINO HESPERIA 2-1
ATLETICO TORINO-CHIERI 3-0​​​​​​​
CBS-PINEROLO 2-0​​​​​​​
VANCHIGLIA-RIVOLI 3-1

SECONDA FASE A GIRONI

GIRONE E: LA CHIVASSO, ATLETICO TORINO, CBS, VANCHIGLIA

Venerdì 14 giugno
18:30 LA CHIVASSO-VANCHIGLIA
20:00 ATLETICO TORINO-CBS

Sabato 15 giugno
17:00 VANCHIGLIA-ATLETICO TORINO
18:30 CBS-LA CHIVASSO

Domenica 16 giugno
17:00 LA CHIVASSO-ATLETICO TORINO
18:30 CBS-VANCHIGLIA

SEMIFINALI E FINALI

Sabato 22 giugno
17:00 1 girone E-2 girone E (X)
18:30 3 girone E-JUVENTUS (Y)

Domenica 23 giugno
17:00 PERDENTE X-PERDENTE Y (3° POSTO)
18:30 VINCENTE X-VINCENTE Y (1° POSTO)

INTERVISTA - Il presidente dei Cervotti traccia un bilancio: “Ritorno in Promozione e 5 categorie su 5 nei regionali: centrati tutti gli obiettivi stagionali, grazie a una società che funziona pianificando tutto come un’azienda, e all'impegno di tutti gli addetti ai lavori, dai tre direttori e dalla segreteria fino a tutti i dirigenti”


Domenico Mallardo, la stagione non è ancora conclusa perché l’Under 19 è in semifinale di Coppa Piemonte, ma si può già tracciare il primo bilancio: direi che tutti gli obiettivi sono stati raggiunti.

“Sì, non mi piace esagerare con gli elogi perché di spazio per migliorare ce n’è sempre, ma stavolta non posso negarlo: a luglio 2018 abbiamo pianificato la stagione ponendoci obiettivi importanti, come l’immediato ritorno in Promozione, la conquista dei regionali con l’Under 19 e almeno la salvezza con le altre categorie delle giovanili: magari con qualche sofferenza di troppo con l’Under 14, ma ce l’abbiamo fatta e ne siamo davvero felici”.

Quando le cose vanno male, si dice che il pesce puzza dalla testa. Adesso che vanno bene, tutto merito del presidente?

“Questo no, assolutamente, si vince e si perde come squadra, in questo il calcio è una perfetta metafora della vita. Io ho delle responsabilità, devo dettare la linea e cercare di scegliere le persone giuste, ma da solo non andrei da nessuna parte. Una cosa posso dire, con grande orgoglio: nessuno aspetta un euro dal Venaria e abbiamo ricevuto un encomio dall’Agenzia delle Entrate per avere i conti in ordine e aver trasmesso sempre fatture, ricevute e tutta la documentazione nei tempi e modi richiesti. Ma sai qual è il vero cuore pulsante di una società? La segreteria. Nino Esta e il suo staff avranno anche sbagliato qualche orario causando disagi - di cui ci scusiamo - alle famiglie, ma abbiamo monitorato la situazione e ci sono stati problemi sul meno del 2 per cento delle partite. E parliamo di centinaia di partite…”

I numeri sono la prima cartina di tornasole dello stato di salute di una società.

“Quando parliamo dell’ASD Venaria Reale parliamo di 529 soci ordinari: 400 ragazzi, di cui il 75 per cento di Venaria, 24 mister, 85 dirigenti e 20 addetti ai lavori, contado le famiglie più di 4.000 persone. La nostra Scuola calcio, che prima di tutto persegue valori educativi e sociali, conta 230 bambini e, dalla fine di questa stagione, una ventina di bambine, perché abbiamo aperto la sezione femminile. Il loro sorriso e la loro serenità sono la ricompensa migliore per qualsiasi sforzo”.

Anche la questione dell’impiantistica sportiva è risolta, almeno per la prossima stagione.

“I problemi della giunta di Venaria hanno rallentato le procedure per il rifacimento del manto in erba sintetica del campo principale, ma abbiamo ricevute ampie garanzie sia dalla LND Piemonte Valle d’Aosta che dalla Commissione impianti erba sintetica della Lega Nazionale Dilettanti: avremo la deroga anche per l’anno prossimo. È una questione che riguarda una trentina di società tra Torino e provincia, ma io guardo alla mia situazione e voglio risolvere quella, anche perché il Don Mosso è un gioiello, perfetto a livello di sicurezza e curato in ogni piccolo dettaglio, grazie ai nostri tanti investimenti e al lavoro di persone come Carlo Copersito, che praticamente vive qui in via San Marchese, e al contributo dei custodi e addetti come Salvatore Lovallo e Gilberto Tumiati”.

Quante persone lavorano dietro a una società come il Venaria?

“Come dicevo prima, abbiamo 24 tra allenatori e istruttori, che hanno lavorato bene e che quindi confermeremo al 70 per cento, a partire da un mito come Giovanni Pasquale sulla panchina di Promozione. Poi abbiamo 85 dirigenti tesserati, che dedicano tempo e passione alla società: per curare la loro crescita abbiamo inserito in società Enzo Di Bisceglie, in qualità di super visore e responsabile di formazione e qualità, che sta tenendo loro dei corsi di aggiornamento. Infine abbiamo 20 addetti ai lavori, che partono dai tre “direttori” - Davide Airaudi, Carlo Pistolesi e Marco Scognamiglio - che hanno la responsabilità sportiva e stanno sempre sotto i riflettori, e arrivano ai tanti che lavorano nell’ombra, come Salvatore Copersito che gestisce il materiale tecnico e infermieristico, o il nostro vicepresidente Leonardo Manzella, che passa tutti i week end in un gabbiotto a staccare i biglietti solo per l’amore che lo lega da sempre a questa società”.

Prossimi obiettivi?

“Mantenere quanto abbiamo costruito sarebbe già un traguardo importante, perché ci metti anni a costruire una realtà solida come il Venaria, ma per distruggerla basta un attimo: dare continuità è sempre la cosa più difficile. Ma sognare aiuta a vivere meglio e io una lista dei desideri ce l’ho…”

Presidente, allora strofina la lampada e vai con i classici tre desideri.

“Primo, che nessuno dei nostri ragazzi si faccia male. Secondo, mandare altri un giocatori nel professionismo dopo Davide La Mesta e Simone Gaetano: abbiamo tanti giocatori in prova, spero davvero che qualcuno ce la faccia. Terzo, riportare a Venaria un titolo regionale che qui manca da tanto tempo".

Fonte: www.venariacalcio.it

INTERVISTA - Parla il giocatore classe 2000 che ha rotto il muro di omertà sulla partita Alfieri Asti-Santostefanese: “Ci hanno detto di pareggiarla, ma non ero d’accordo e non sono stato zitto. Ad Asti non ho più una vita, ma a sbagliare sono stati loro”


“Sono stati mesi difficili per me, ho perso la squadra e tanti amici, ho perso un po’ tutto. Sono rimasto da solo”. A parlare è Nicolò Conti, classe 2000 che giocava con la maglia dell’Alfieri Asti in quella partita del 21 aprile del 2018 contro la Santostefanese da cui è partita l’inchiesta federale per illecito sportivo, che potrebbe portare a condanne fino a 5 anni per dirigenti e giocatori delle due squadre.

Nicolò, raccontaci cosa è successo.
“Tutto è cominciato quel maledetto 21 aprile dell’anno scorso. Poco prima della partita contro la Santostefanese, ci hanno detto che dovevamo pareggiarla per aiutarli ad evitare i playout”.

A voi chi lo ha detto?
“A noi l’ha detto il mister Lo Manto, ma ha specificato che dovevamo pareggiare per accordi presi dall’alto, si vedeva che non era tanto d’accordo”.

Voi giocatori come avete reagito?
“Io non ero d’accordo e infatti ho provato a vincerla. Alcuni miei compagni invece hanno deciso di assecondare le richieste e non volevano attaccare. Il mister mi ha spostato difensore centrale perché da terzino attaccavo troppo, poi ho chiesto il cambio a 5’ dalla fine”.

Era la prima volta che ti capitava una cosa del genere?
“Sì assolutamente la prima volta, non ho mai sentito di casi del genere nelle giovanili”.

E poi cos’è successo?
“Finita la partita ho attaccato mister e società davanti alle tribune, dicendo che non era giusto quello che era successo. Poi ho parlato telefonicamente con il presidente e i dirigenti, ho anche i loro messaggi. Hanno convocato una riunione il 23 aprile, in cui hanno spiegato i motivi e si sono scusati, non per il fatto ma per come l’hanno organizzato: per loro era normale combinare una partita, semplicemente andava organizzata meglio”.

Chi ha parlato in quella riunione?
“L’allora direttore generale Iachello. Ho la registrazione di quella riunione, l’ho consegnata alla Procura insieme alla mia testimonianza, penso di essere stato l’unico a raccontare come sono andate le cose”.

Hai fatto tu la denuncia?
“No, io ne ho parlato a Crispoltoni, che allora si era già dimesso da responsabile delle giovanili, lui ha fatto la denuncia”.

E la tua vita è cambiata…
“Io sono stato sentito dalla Procura a luglio, quando hanno sentito anche compagni di squadra. Sono stato escluso dal gruppo di amici, sono stato minacciato di essere buttato fuori da Asti, mi chiamavano infame. Ad Asti non ho più una vita, per fortuna vado all’università a Torino e lì ho trovato altre amicizie”.

Giochi ancora a pallone?
“A giugno mi hanno dato in prestito al Felizzano, ho giocato in Prima squadra. Ma sono vincolato con l’Alfieri fino a 25 anni, se non mi danno lo svincolo l’anno prossimo dovrò smettere di giocare, ho anche chiesto alla Figc di intervenire ma non ho ancora avuto risposta. E per di più rischio anch’io di subire tre mesi di squalifica. Assurdo, perché senza la mia testimonianza non sarebbe venuto fuori niente”.

Non ti ha appoggiato nessuno?
“La mia famiglia, Crispoltoni, e basta”

Pentito?
“No. Mai. Ho fatto solo la cosa giusta, hanno sbagliato gli altri”

 

L’AVVOCATO DAVIDE GATTI: “PARLEREMO DOPO LA SENTENZA”

L’avvocato Davide Gatti, che difende i giocatori e i dirigenti dell’Alfieri Asti, interpellato sull’argomento preferisce rimandare ogni commento: “Quello che avevamo da dire l’abbiamo detto in udienza, adesso aspettiamo la sentenza prima di esprimerci pubblicamente. Ribadiamo la nostra fiducia nella giustizia sportiva”.

Anche Crispoltoni, interpellato telefonicamente, dichiara di voler "aspettare la sentenza prima di dire la mia".

PANCHINE - In via di definizione l’organigramma tecnico, con Marco Pecorari all’Under 19, Christian Viola in Under 17 e Andrea Mercuri in Under 15. Per la serie D, la strada porta ad Andrea Giannarelli direttore sportivo con Massimo Morgia allenatore


Le scelte del Chieri tengono banco nel mercato degli allenatori, con un poker di allenatori che scapitano per i due posti ancora disponibili nel settore giovanile: sono Fabio Isaia, fresco di divorzio dal Chisola; Maurizio Cocino, fermo da un anno dopo l’esperienza al Lascaris; Edoardo Zaccarelli, ancora in attesa di definire il suo nuovo ruolo al Vanchiglia; ed Enrico Marzullo, quest’anno secondo di Enrico Migliore, che rappresenterebbe la classica soluzione interna.

Ma andiamo con ordine, perché mai come quest’anno l’assetto della Prima squadra va a ricadere su quello delle giovanili: infatti Marco Pecorari, allenatore più che vincente con la Juniores nazionale, era tra i candidati alla panchina di serie D e anche Davide Bellotto, responsabile delle giovanili, era pronto al grande salto. Verbi al passato perché le scelte del presidente Luca Gandini hanno preso altre strade. Il nuovo direttore sportivo della Prima squadra è Andrea Giannarelli, quest’anno nell’organigramma societario come “consigliere delegato”, giovane dirigente classe ’96 con un discreto passato da giocatore che si è guadagnato sul campo una responsabilità così importante; verrà coadiuvato da Vittorio Gay, il cui ruolo ufficiale è “coordinamento scouting”. Una dirigenza giovanissima che probabilmente verrà compensata da un allenatore di grande esperienza come Massimo Morgia, “baffone” classe ’51 in procinto di lasciare Mantova.

Pino Perfetti, intoccabile nel suo ruolo di direttore generale, avrà una delega specifica al Settore giovanile, dove Davide Bellotto rimarrà come responsabile, ma senza una squadra da allenare. Eccoci dunque alle panchine, tutte ancora in attesa di ufficializzazione: Marco Pecorari andrà avanti con la Juniores nazionale, Christian Viola terrà i suoi 2003 nella categoria Under 17, Andrea Mercuri ha smesso di “sfogliare la margherita” e allenerà l’Under 15 (e non l’Under 16, che era l’altra possibilità), ereditando il gruppo seguito quest’anno proprio da Bellotto. Se così fosse, rimarrebbero libere le squadre Under 16 e Under 14, da assegnare a due dei quattro candidati di cui sopra: Fabio Isaia, Maurizio Cocino, Edoardo Zaccarelli ed Enrico Marzullo.

3° GIORNATA - L’Olginatese batte ed elimina la squadra di Giorgio Brighenti, che rimane comunque protagonista di una stagione da applausi


Serviva un’impresa al Chisola sul campo dell’Olginatese, che aveva vinto 4-6 in Sardegna contro il Latte Dolce, battuto anche dai vinovesi ma con un solo gol d scarto. E invece è arrivata una sconfitta per 2-0 che interrompe bruscamente il sogno dello Scudetto per i ragazzi di Giorgio Brighenti. Un rigore alla mezzora del primo tempo ha reso la salita ancora più impervia, il raddoppio lombardo a inizio ripresa ha chiuso definitivamente il discorso qualificazione.

Un peccato, perché questa squadra poteva dire la sua fino in fondo, ma la stagione di capitan Germinario e compagni rimane da applausi, così come il loro cammino nel Settore giovanile, fatto di quattro finali e due titoli regionali. L’unica cosa sicura è che il 2002 del Chisola rimarrà nella storia.

OLGINATESE-CHISOLA 2-0
RETI: pt 30’ Colombo rig. (O), st 2’ Baggetta (O)
OLGINATESE: Guerino, Molteni, Brini, Proserpio, Corti, Colombo, Cavalli, Riva (pt 15’ Baggetta), Villa, Brivio, Grazioli: A disp. Bizzotto, Brambilla, Cattaneo, Rota, Rada, Tommasini, Torzini, Loppi.​​​​​​​
CHISOLA: Benfadel Dagasso, Arkaxhiu, Mauro, Scimé, Sganzerla, Gracetti (st 18’ Vitale), Germinario, Granata (st 6’ Ferrara), Ruffino (st 11’ Managò), Barbero (st 6’ De Vitti). A disp. Giletta, Parisi, Cesarano, Camarlinghi, Amendola. All. Brighenti.
NOTE: espulso Gemrinario