Domenica, 10 Novembre 2024
Sabato, 28 Novembre 2020 04:44

Conseguire obiettivi: una semplice ricetta che parte dalla programmazione

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1 - Torna la rubrica curata da Gianluigi de Martino e questo piccolo articolo sarà il primo di una serie attraverso i quali proveremo a dare la ricetta, anzi, una ricetta, semplice e dagli ingredienti facili da reperire. Unica regola: l’abbondanza. Il primo ingrediente che pensiamo debba essere necessario è la PROGRAMMAZIONE.


Non può esistere progetto a medio – lungo termine che non preveda una fase di accurata programmazione, organizzazione e calendarizzazione di tutto ciò che sarà necessario per il
raggiungimento degli obiettivi prefissi. Siano essi obiettivi della società, siano essi obiettivi educativi del singolo atleta o tecnici di una squadra o di un settore. Nell’ambito societario riveste un ruolo fondamentale il dirigente che si assumerà la responsabilità del coordinare tutto il sistema che sviluppa le varie attività: il Direttore Generale. Questi dovrà affiancarsi alcune persone di altrettanta importanza come il Direttore Sportivo, il Responsabile Tecnico e il Responsabile della Segreteria, che agiscono nei vari comparti operativi della società. È assolutamente necessario che questi organismi godano della piena fiducia del Consiglio Direttivo e che abbiano delega a portare avanti gli indirizzi che il Consiglio avrà dato loro con gli obiettivi prefissati, sia a breve che a medio e lungo termine.

La programmazione a breve termine accoglie tutto ciò che serve per poter affrontare i primi mesi della stagione in corso, nell’ottica del completamente di questa; la programmazione a medio termine invece, per almeno un ciclo completo. Per esempio, partendo dall’anno in corso, si parte con i 2013 che iniziano come primi calci e che attraverso i 6 anni successivi, termineranno poi con il passaggio alla fascia giovanile agonistica. Rientrano in questi tipi di programmazione la scelta dei tecnici, la scelta della metodologia e dello sviluppo didattico - tecnico . Gli step intermedi di verifica sono ovviamente il passaggio di categoria e di gruppo, per esempio dai Pulcini agli Esordienti, o dai Primi calci ai Pulcini, o il cambio dell’istruttore, che deve avvenire con uno scambio di informazioni oggettive sull’andamento dello sviluppo tecnico, cognitivo, educativo, ecc.. (per gli strumenti vedremo poi nella parte relativa alla programmazione a lungo termine) dei giocatori.

Gioca un ruolo strategico la metodologia didattica con la quale si pianifica la parte tecnica ed è fondamentale che tutta la Scuola calcio applichi lo stesso metodo per poter rilevare con sufficiente accuratezza l’efficacia della programmazione. Della programmazione a medio termine inoltre fanno parte anche la calendarizzazione di incontri di formazione interna ed esterna con esperti, figure professionali specifiche per l’approfondimento sia degli aspetti tecnici, ma anche pedagogici ed educativi.

La programmazione a lungo termine invece prevede la necessità di ragionare su almeno due o tre cicli completi, quindi arriva anche a 8, 9 o 10 anni di attività programmata. Prevede investimenti su struttura sportiva e materiali, allestimento di uno staff tecnico e di supporto che si arricchisca di figure professionali come preparatori atletici, preparatori dei portieri, psicologi che sposino il progetto stesso e che si configurino come uomini di società stabilendo anche, in alcuni casi, rapporti fiduciari. La programmazione a lungo termine prevede anche l’eventuale dotazione di tecnologie a supporto, come software di raccolta ed inserimento e condivisione dati che consentano la trasmissione delle informazioni nel modo più standardizzato possibile e possano coadiuvare gli istruttori nella redazione degli allenamenti e delle schede di verifica in modo da poter condividere poi i risultati con gli istruttori che prenderanno il gruppo negli anni successivi. Inoltre questo permetterà di poter attuare modifiche, correzioni, potenziamenti o migliorie al sistema metodologico e didattico da applicare nel tempo alle annate successive.

Abbiamo concluso la trattazione del primo ingrediente per il raggiungimento degli obiettivi: PROGRAMMAZIONE. Nella nostra ricetta non possiamo che prevedere un secondo ingrediente altrettanto importante: la COMPETENZA. Arrivederci al prossimo appuntamento.

Ultima modifica il Sabato, 28 Novembre 2020 04:51
Gianluigi De Martino

nato a Torino, la città che adora in cui vive e lavora. Tecnico qualificato UEFA B di calcio, ha allenato in tutte le categorie della scuola calcio e del settore giovanile anche professionistiche. Oggi Referente per l'attività di base di Torino e Responsabile Tecnico del Centro Federale di Gassino Torinese per il Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C.

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