Mercoledì, 27 Novembre 2024
Daniele Pallante

Daniele Pallante

MERCATO - Anche il 2003 Diego Liberti piace ai granata, mentre Marco Amendola è nel mirino della Pro Vercelli


I 2005 del Chisola, campioni del Piemonte, fanno gola alle società professionistiche e in particolare al Torino, in cerca di rinforzi per l’Under 15 nazionale della prossima stagione: stanno provando in granata in questi giorni il portiere Alberto Ciquera (eletto miglior giocatore della finale regionale), l’esterno sinistro Alex Piovan e la coppia d’attacco, il fantasista Tommaso Boscaro e il centravanti Kevin Fotia, entrambi a segno nella finalissima vinta contro l’Alpignano (il cui numero 10 Lorenzo Patruno è anche lui vicinissimo al Toro).

Non solo 2005, anche i 2003 della società di Vinovo hanno molto mercato: in particolare l’esterno Diego Liberti piace ancora al Torino, mentre il centrocampista Marco Amendola è nel mirino della Pro Vercelli. Senza contare i tanti talenti del 2002 in rampa di lancio (Benfadel, Dagasso, Arkaxhiu, Sganzerla, Germinario solo per citare i principali), tenuti in naftalina perché impegnati nelle finali nazionali Under 17.

PANCHINE - L’allenatore campione regionale pronto a tornare nel calcio femminile, verrà sostituito dal selezionatore della rappresentativa


Gianluca Petruzzelli, dopo un anno con tanto di titolo regionale sulla panchina dell’Under 19 del Fossano, è pronto a tornare nel calco femminile: con ogni probabilità siederà sulla panchina del Torino Femminile del presidente Roberto Salerno, che ha chiesto il ripescaggio in serie B e comunque vuole tornare ai vertici del calcio in rosa. Per ottenere questo obiettivo, Salerno ha chiamato un vero esperto del settore, quale è diventato Petruzzelli nei tre anni vissuti in serie A con il Cuneo, la cui matricola è stata poi comprata dalla Juventus, poi diventata assoluta dominatrice del calcio femminile: sono passate due stagioni (una nei Giovanissimi nazionali del Cuneo e l’altra, come detto a Fossano) e Petruzzelli è pronto a tornare da protagonista al femminile.

E Fossano, che tra l’altro giocherà in Juniores nazionale visto il salto in serie D? Anche in questo caso è praticamente tutto fatto: il nuovo allenatore sarà Massimo Frattolillo, che in questa stagione è diventato un esperto della categoria come selezionatore regionale, con un lavoro molto apprezzato che verrà ripagato con una panchina importante come quella del Fossano, società da sempre molto attenta alla valorizzazione dei giovani e, non per caso, campione regionale Under 19 per due stagioni di fila.

SOCIETA’ E PANCHINE - Nuova avventura per l’ex Cenisia: “Primo obiettivo ricostruire tutte le squadre”. Arriva anche Ferdinando Minello, che allenerà l’Under 19


Nuova avventura per Vincenzo Di Gianni: l’ex allenatore della Prima squadra e direttore tecnico del Cenisia riparte dalla Pianese, dove si occuperà del rilancio del Settore giovanile della società del patron Libero Tubino, con il doppio incarico di direttore sportivo e direttore tecnico.

“Mi ha chiamato Geppi Rosso - racconta Di Gianni - e mi ha proposto di occuparmi del Settore giovanile, incarico che ho accettato con entusiasmo sia per l’importanza della società, sia perché ero un po’ stufo di allenare. Qui ci sono alcuni gruppi già fatti e altri da costruire: partiamo dalla Juniores, cui si aggiungono i 2002, dai 2005 e dai 2006, mentre le squadre 2003 e 2004 vanno fatte da zero. Ma non cerco allenatori che portino giocatori o interi gruppi, perché come vengono poi se ne vanno. Dobbiamo puntare sulla qualità dell’offerta, infatti sto contattando tecnici di alto profilo, e lavorare nel tempo: per quest’anno l’obiettivo è ricostruire tutte le squadre, poi si cercherà di migliorare la qualità e puntare ai risultati”.

Il primo tassello dell’organigramma tecnico è Ferdinando Minello, ex Cenisia come Di Gianni, che siederà sulla panchina dell’Under 19.

MERCATO - Dopo tre giorni di provino con le Bianche Casacche, amichevole giocata con il Fossano contro la Primavera bianconera, su richiesta di entrambe le società


La Pro Vercelli lo vuole, ma c’è anche la Juventus sulle tracce di Valentino Soplantai, difensore centrale del Vanchiglia, classe 2001 ma già con 40 presenze da titolare in Eccellenza con la maglia granata, nonché convocato nella Rappresentativa regionale Under 19 per il Torneo delle Regioni.

Un talento in piena rampa di lancio pronto per il salto nel professionismo: Soplantai ha provato per tre giorni con la Pro Vercelli, ma anche la Vecchia Signora - che con il Vanchiglia ha chiuso a gennaio, con reciproca soddisfazione, il trasferimento di Kaly Sene – ha messo gli occhi sul centrale. È stata giocata oggi a Vinovo un’amichevole tra il Fossano, fresco di promozione in serie D, e la Primavera della Juve, entrambe interessate al difensore: Soplantai ha giocato con la maglia del Fossano, ovviamente con il nulla osta del Vanchiglia, ma in esplicito accordo con la società bianconera. Valentino Soplantai sulle orme di Kaly Sene...

MERCATO - Sui difensori del 2003, cui si aggiunge Thomas Guariento, ci sono anche Alessandria e Novara. Il Lecco, neopromosso in serie C, ha provato Andrea Martello (2002), Samuele Martello e Simone Mennuti (2003). Gabriele Businaro piace alla Pistoiese, Bologna sul 2004 Lorenzo Masante


Chieri serbatoio di talenti per il professionismo: un’affermazione che trova riscontro nella realtà dei fatti, basta vedere quanti talenti della società collinare sono nel mirino del professionismo e potrebbero arrivarci nella sessione estiva del mercato.

Partiamo dai 2002: il difensore Andrea Martello è in prova a Lecco, società lombarda fresca di promozione in serie C e quindi bisognosa di strutturare le giovanili nazionali in vista della prossima stagione sportiva.

Sono pronti al grande salto nell’Under 17 nazionale tanti dei 2003 vicecampioni regionali. Sul roccioso difensore Samuele De Santis ci sono Torino e Alessandria, stesse squadre che - insieme al Novara - seguono anche il suo compagno di reparto Federico Gai, che ha avuto una grande visibilità dalle convocazioni nella nazionale dilettanti. Ancora l’Alessandria, che evidentemente vuole rinforzare il suo pacchetto arretrato, ha segnato sul suo taccuino anche il nome di Thomas Guariento. Non solo: ancora il Lecco è sul centrocampista Samuele Martello e l’attaccante Simone Mennuti, mentre la Pistoiese ha provato l’esterno Gabriele Businaro.

Capitolo 2004: l’attaccante Lorenzo Masante è finito nel mirino del Bologna, società che ha puntato gli occhi sul mercato piemontese dopo l’arrivo di Alessandro Ramello (ex Sisport) come responsabile della Scuola calcio.

Non ultimo, ci sono tre talenti classe 2005 che sono in prova al Torino, con possibilità più che concrete di vestire la maglia granata: sono il difensore centrale Luca Giachino, l’esterno sinistro Tommaso Ferrari e l’attaccante Piergiorgio Re.

PANCHINE - Rimangono al loro posto i mister di 2003 e 2006, per mantenere compatti i gruppi più competitivi


Due conferme importanti e due novità altrettanti importanti: il Pozzomaina ha così definito l’organigramma tecnico del Settore giovanile in vista della prossima stagione sportiva.

L’obiettivo principale del responsabile delle giovanili Maurizio Bisi era non disperdere l’enorme potenziale dei due gruppi più competitivi, i 2003 semifinalisti regionali e i 2006 che, nella categoria Esordienti, hanno vinto tutto quello che c’era da vincere, spesso battendo anche le professioniste. Obiettivo più vicino grazie alla conferma degli allenatori, cui i giocatori sono legati profondamente: così Alfredo Cantone tiene i 2003 e completa con loro il biennio nell’Under 17, e Andrea Mirasola va avanti con i 2006, accompagnandoli nel passaggio da Scuola calcio a Settore giovanile nella categoria Under 14.

Le due novità rispondono ai nomi di Marco Orto, ex River Mosso e SanMauro, che prende la squadra Under 16, e Domenico Giangreco, ex Kl Pertusa e Bsr Grugliasco, che siede sulla panchina dell’Under 15.

SOCIETA’ - Il presidente uscente: “Lascio la PiscineseRiva con serenità, lo ha deciso il consiglio direttivo. A Orbassano ci sono il bacino, le strutture e le persone per costruire qualcosa di importante”


Dopo 24 anni di presidenza, Michele Marano lascia la PiscineseRiva: “Lo ha deciso il direttivo - spiega - che ogni tre anni rinnova le cariche: stavolta è stato votato di non rinnovare la mia nomina a presidente, decisione che accetto con grande serenità. Ora mi occupo del passaggio di consegne, in modo che sia senza scossoni, ma da giugno sarò fuori”. Il nuovo presidente è Giuseppe Pellegrino, già presente in società, ma il futuro della PiscineseRiva è tutto da scrivere, con tanti dirigenti e giocatori tutt’altro che sicuri di rimanere.

E Michele Marano? “Di sicuro farò ancora qualcosa nel calcio”, conferma. Una strada porta all’Airaschese, ma quella più interessante, che apre scenari davvero importanti nel panorama calcistico regionale, conduce a Orbassano, dove ad oggi ci sono due società: lo Sporting Orbassano del presidente Mauro Foschia (anche vicepresidente vicario della LND Piemonte Valle d’Aosta e componente del Consiglio direttivo nazionale del Settore Giovanile e Scolastico) che ha la Scuola calcio e lavora in stretta collaborazione con il Torino Calcio; e la società “sorella” dell’Aurora Orbassano, con la sola Prima squadra che milita in Prima categoria. “Stiamo parlando - conferma Marano - per costruire una nuova società, che abbia Orbassano nel nome, che rilevi il titolo sportivo dell’Aurora e intorno ad esso costruisca una Juniores e, nel tempo, un Settore giovanile, ovviamente in stretta collaborazione con la Scuola calcio dello Sporting Orbassano. Il bacino di popolazione è importante, gli impianti sportivi di via Gozzano e via Marconi sono all’avanguardia, insomma ci sono tutte le condizioni per costruire qualcosa di importante. Mi sono dato una dead line, il 3 giugno: entro quella data saprò cosa mi riserverà il futuro nel calcio”.

INTERVISTA - Il responsabile delle giovanili e allenatore dell’Under 17 dopo le sentenze di Rivarolese-Atletico Torino: “Non è importante la squalifica, per quanto immeritata, ma non mi riconosco più in questa situazione di continua tensione che c’è sui campi”


“Se volevano farmi passare la voglia, stavolta ci sono riusciti”. È molto amareggiato Fabrizio Gallo, responsabile del Settore giovanile della Rivarolese e allenatore “tuttofare”, anche dell’Under 17 in questo finale di stagione. Nel contesto di squalifiche della partita dei playout contro l’Atletico Torino, che l’arbitro ha dato persa a entrambe le squadre, anche lui è stato fermato fino al 30 settembre. “Poco importa la mia squalifica, anche se ho avuto un normale scambio di vedute con il loro dirigente durante la partita e nell’intervallo, quando purtroppo è scoppiata la rissa, io ero stavo andando verso gli spogliatoi, non ho neanche visto cosa sia successo. Tra l’altro, noi della Rivarolese e l’arbitro eravamo pronti a giocare la ripresa, una volta che la situazione si è tranquillizzata, ma loro non hanno voluto tornare in campo. Faremo ricorso - continua Gallo - un po’ per tutte queste situazioni, ma con poca speranza che venga accolto”.

Non è comunque la squalifica a preoccupare Gallo: “No, quella non è importante, è questa situazione di continua tensione che c’è sui campi in cui non mi riconosco più. Mi ritengo una persona pacifica e corretta, non ho voglia di trovarmi continuamente in situazioni che non mi piacciono. Già ci stavo pensando, ora ne sono sempre più convinto: voglio prendermi un anno di risposo dalla panchina, finché non mi tornerà la voglia. Preferisco dedicarmi alla Scuola calcio, a insegnare calcio ai bambini, con più divertimento e meno stress. Ne stiamo parlando con la società, nell’ambito della riorganizzazione per la prossima stagione, ma penso proprio che andrà così”.

QUARTI DI FINALE / RITORNO - La Varesina si qualifica alle semifinali nazionali, alla squadra di Gianluca Petruzzelli non basta il momentaneo pareggio provocato da Galvagno


Il sogno tricolore del Fossano si spegne sotto i colpi della Varesina e del suo straordinario numero 10 Deodato, autore di una tripletta nella gara di ritorno dei quarti di finale nazionali, dopo il gol già segnato all’andata. Ma non inganni il 4-1 finale: la squadra cuneese è stata in partita fino alla mezzora del secondo tempo, nonostante l’inizio shock e lo svantaggio arrivato dopo soli 7 minuti. La squadra di Gianluca Petruzzelli ha iniziato a macinare il suo solito gioco, con la qualità offensiva che l’ha resa protagonista di una stagione straordinaria, e ha pareggiato subito con un autogol provocato da Galvagno. Il vero “peccato” del Fossano è stata l’incapacità di affondare a quel punto, perché un altro gol avrebbe cambiato l’andamento dell’incontro e, forse, della qualificazione: invece Galvagno ha sparato alto da ottima posizione e Bertoglio si è visto dire di no da un miracolo del portiere. Nella ripresa la spinta del Fossano si è affievolita, fino al gol di Montalbetti he ha spento ogni speranza e alla doppietta di Deodato che ha decretato un parziale immeritato.

Svanisce il sogno tricolore, dicevamo, ma rimane la splendida stagione del Fossano, campione regionale del Piemonte e arrivata tra le otto squadre più forti d’Italia, e soprattutto l’ennesima sfornata di ottimi giovani che si ritaglieranno uno spazio importante nel mondo del calcio.

VARESINA-FOSSANO 4-1
RETI: pt 7’ Deodato (V), 15’ aut. Barni (V), st 35’Montalbetti (V), 38’ e 48’ Deodato (V).
VARESINA: Baglieri, Barni, Essan Koua, Gottardi, Leone, Zefi, Morello, Bellacci, Segalini, Deodato, Canavesi. All. Ferdinando Fedele.
FOSSANO: Busano, Bertoglio (40’st Cavallera), Guienne, Scotto, Primatesta, Brungaj, Di Salvatore G. (18’st Rosano), Chionetti (29’st Moino), Galvagno, Giraudo (43’st El Karroumi), Di Salvatore L. All. Gianluca Petruzzelli.

GIUDICE SPORTIVO - “Il mancato regolare svolgimento della gara è da imputarsi, coralmente, alla condotta violenta dei dirigenti e dei tesserati di entrambe le società sportive”, che perdono 3-0 a tavolino: Rivarolese (il cui dirigente Nikolla Priska è stato squalificato per due anni), retrocessa nei provinciali, i torinesi devono vincere contro il Città di Cossato


Riportiamo l’estratto dell’ultimo Comunicato ufficiale che ratifica la sconfitta a tavolino comminata sia alla Rivarolese che all’Atletico Torino per la rissa che ha obbligato l’arbitro ha interrompere la prima partita dei playoff di Under 17. Un brutto episodio che, di fatto, condanna la Rivarolese ai provinciali, mentre l’Atletico Torino avrà solo la vittoria a disposizione nell’ultima partita contro il Città di Cossato.

“Il Giudice Sportivo territoriale,

- letto il ricorso presentato dalla società Atletico Torino avverso la regolarità della gara disputata in data 26/05/2019 sul campo della Rivarolese (…);

- esaminati gli atti di gara dai quali sono emersi gravissimi episodi di violenza consistenti in una rissa, degenerata al termine della prima frazione di gioco sino a determinare dapprima la sospensione della partita, da parte dell'arbitro, al minuto 43 del primo tempo e in seguito la decisione della società Atletico Torino di non rientrare in campo per la ripresa della gara;

- letto il referto arbitrale, dal quale si evince che l'anzidetta rissa ha preso avvio da un acceso confronto tra i dirigenti accompagnatori di ambedue le squadre, con l'attiva partecipazione dei tesserati delle due società;

- considerato pertanto che, al di là delle personali responsabilità dei singoli soggetti coinvolti, (…) il mancato regolare svolgimento della gara è da imputarsi, coralmente, alla condotta violenta dei dirigenti e dei tesserati di entrambe le società sportive;

DELIBERA

- di respingere il ricorso presentato dall'Atletico Torino;

- di sanzionare sia la società Atletico Torino sia la società Rivarolese con la perdita a tavolino della gara con il punteggio di 0-3, disponendo l'omologazione di tale risultato;

- di comminare a carico di entrambe le società l'ammenda di euro 300,00 ciascuna, per la condotta violenta dei propri tesserati”.

Inoltre sono state deliberate le seguenti sanzioni disciplinari. Inibito per due anni, fino al 30 maggio 2021, il dirigente della Rivarolese Nikolla Priska: “Allontanato dal campo per condotta violenta. In particolare, in occasione della discussione accesa tra i dirigenti accompagnatori delle due squadre, Priska si avventava sul dirigente avversario, che era di spalle, spintonandolo, venendo a propria volta colpito da due giocatori dell'Atletico Torino. In ragione di ciò, Priska afferrava per il collo il giocatore avversario Lorenzo Leonardi, stringendolo con forza, provocando la fuoriuscita di sangue e lasciando persistenti segni delle dita, come documentato dalle fotografie poste a corredo del ricorso dell'Atletico Torino. Tale eccessiva e violenta reazione e le lesioni procurate a un soggetto minorenne legittimano la durata della squalifica comminata, considerato altresì che per la propria età e per la propria qualifica Priska dovrebbe essere di esempio ai giovani atleti con i quali si interfaccia”.

Il dirigente dell’Atletico Torino Jean Pierre Cincinnato è stato inibito fino al 31 ottobre 2019, “allontanato dal campo per aver avviato, al termine del primo tempo di gioco, la discussione con il dirigente avversario, tentando altresì di arrivare al contatto fisico con questi, discussione che è degenerata in rissa e ha portato alla sospensione della partita”. Squalificato fino al 30 settembre anche l’allenatore della Rivarolese Fabrizio Gallo, “per aver avviato al termine del primo tempo la discussione con il dirigente accompagnatore avversario, che è degenerata in rissa e ha portato alla sospensione della partita”.

Tra i giocatori, squalificati per 5 giornate Davide Piredda e per quattro gare Lorenzo Leonardi, entrambi dell’Atletico Torino.