10° GIORNATA - Il Derthona accorcia sulla capolista. Bene l'Alferi Asti e lo Sparta Novara. In coda tre punti importanti per la Novese. Poker convincente per l'Acqui. Esordio coi fiocchi per Carlo Zucca sulla panchina del Borgosesia. Gassino e Academy si annullano
Clamoroso a Casale, dove i padroni di casa affondano il Chieri capolista per 3-2. Vittoria per altro in rimonta, dato che dopo il rigore di Coppola in apertura d'incontro, gli ospiti la ribaltano chiudendo il tempo sul 1-2. Ma il campo del Casale dopo la prima giornata (sconfitta con l'Acqui) è diventato un vero e proprio fortino e grazie alla bella girata di Daka e allo squillo di Premoli a due minuti dalla fine (grande azione corale di squadra conclusa con un pallonetto), la squadra di Viola assapora dopo nove vittorie consecutive l'amaro sapore della sconfitta. Estremamente soddisfatto il tecnico Zatti, che esalta la grande prova dei suoi: "E' stata una bella prova, bravissimi noi a metterli in difficoltà e a recuperare dopo il loro ribaltone giocando un grandissimo secondo tempo. I ragazzi sono stati encomiabili". Ne approfitta il Derthona, che accorcia e si porta a due punti dalla vetta con la vittoria ottenuta sul campo dell'Accademia Verbania. Risultato rotondo, ma che non deve trarre in inganno come ammesso dal tecnico ospite Pontarolo, dato che l'estremo difensore bianco-nero deve prodigarsi in due grandi interventi quando il risultato era solo 0-1. Poi però la verve dei più quotati avversari ha la meglio sulla tenacia dei padroni di casa .Non sbaglia neanche l'Acqui, che trascinato da Coletti (11 gol per lui con questa doppietta), rifila quattro reti ad un Castellazzo che non riesce a dare continuità alla vittoria colta nel recupero giocato in settimana contro l'Alfieri Asti. Che dal canto suo si riscatta pienamente violando con una prova convincente il campo della Biellese. Con un gol per tempo, Marras regala la vittoria allo Sparta Novara, ma non è stato un incontro facile. "Dopo un ottimo primo tempo siamo calati. Penso abbiamo meritato la vittoria, abbiamo anche colto un palo e ci è stato annullato un gol, però è stata un partita dura perché loro sono una buona squadra. Non credo meritino la classifica che hanno per come giocano" dirà a fine incontro Massimiliano Palombo dello Sparta. Il Borgosesia coglie un buon risultato piegando 2-0 una squadra in forma come il Città di Baveno e saluta al meglio il nuovo mister Carlo Zucca, mentra la Novese è corsara in campo dell'Accademia Borgomanero, scavalcandola e rispedendola in zona playout. Infine pareggio tra Gassino e Academy Novara, con botta e risposta in sette minuti. Non si smuove troppo la classifica, ma per l'Academy può essere un punto di partenza, visto il cambio di allenatore effettuato la scorsa settimana. Il presidente Sarchiello ritiene che "Bisognava dare nuovi stimoli a questi ragazzi. Serve sicuramente tempo e lavoro, ma sono convinto che il nuovo mister Enea Canaj sia la persona giusta per consentire ai giocatori di prendersi la posizione in classifica che meritano". Il nuovo tecnico, al suo primo punto dopo due gare, ha le idee chiare sul lavoro che c'è da fare: "Da un punto di vista fisico patiamo rispetto alle altre squadre, quindi bisogna lavorare sulla costruzione, sul controllo del pallone, in modo che ci si possa anche difenderci meglio. Ed è importante anche lavorare su come attaccare lo spazio e i tempi giusti. Non possiamo puntare tutto solo su sacrificio e buona volontà per salvarci, so che è un lavoro difficile, ma io ci credo".
ACCADEMIA BORGOMANERO-NOVESE 0-1
Rete: pt 6' Giacomin
ACCADEMIA VERBANIA-DERTHONA 0-6
Reti: pt 22' e 24' Akouah, 36' Cavigiola, st 19' Demartini, 26' Manfrin, 35' Taverna
CASALE-CHIERI 3-2
Reti: pt 3' Coppola rig. (CA), 26' Guariento (CH), 38' Caprino (CH), st 17' Daka (CA), 38' Premoli (CA)
LA BIELLESE-ALFIERI ASTI 1-4
Reti: pt 20' Dubois (A), 34' Cavazza (A), st 4' Raverta (A), 10' Musso (A), 23' Peretti (B)
SPARTA NOVARA-BORGOVERCELLI 2-0
Reti: pt 35' e st 35' Marras
ACQUI-CASTELLAZZO 4-0
Reti: pt 18' e st 29' Coletti, st 10' Pesce, 40' Goldini
BORGOSESIA-CITTA' DI BAVENO 2-0
Reti: pt 10' Diongue, 26' Omoregbe
GASSINO-ACADEMY NOVARA 1-1
Reti: pt 24' Sorrentino (G), 31' Kolay (A)
REPORTAGE - Oggi proseguiamo il nostro viaggio nel mondo della scuola calcio sui campi della CBS. Il responsabile del settore Giuseppe Milardi ci guida sul campo alla scoperta della loro filosofia, dei metodi di lavoro e dell'importante rapporto col Milan
Un giovedì umido e freddo per allenarsi, ma i campi della Cbs sono pieni di ragazzi e l'atmosfera è calda, ma ordinata. Ad accoglierci, un trittico di dirigenti cordiali e attenti, capitanato dal presidente Renzo Zecchi accompagnato dal Dg e segretario Giovanni Comel e dal responsabile della scuola calcio Giuseppe Milardi. E' lui a portarci in giro per i campi da gioco, tra i vari gruppi di esordienti e pulcini che fanno vibrare la fredda aria novembrina con il loro vociare allegro, ma sempre pronti e sull'attenti quando i mister li richiamano all'ordine per spiegare i metodi di allenamento. I gruppi sono numerosi e parlano di 200 iscritti alla scuola calcio, divisi in due team per ciascuna annata. Milardi ci spiega che "evitiamo di averne più di due per questioni logistiche, visto che gli spazi ci costringerebbero ad operare con meno libertà di manovra, facendo accavallare i vari gruppi e riducendo l'efficacia degli allenamenti. E per una questione di competitività. Evitiamo di creare compagini che non possano essere adeguatamente preparate calcisticamente ad affrontare i campionati. Il divertimento dei ragazzi è un fattore importante, ma il calcio è uno sport di competizione, in cui bisogna giocare per ottenere la vittoria". Questo aspetto porta la società ad avere un ruolo di educatrice per, continua Milardi, "insegnare a vincere nella maniera giusta, con correttezza, lealtà, evitando di fare i furbi. Inoltre dobbiamo portare i bambini ad identificarsi nella maglia e farli sentire tutti uguali, per questo siamo attenti affinché durante le sedute di lavoro, siano tutti vestiti allo stesso modo". Lezioni all'apparenza semplici, ma importante da apprendere in giovane età, a cui qui alla Cbs tengono molto, ponendosi in maniera attenta anche nel rapporto con i genitori: "Ogni anno abbiamo almeno due incontri con i genitori dei ragazzi, di cui uno ad inizio stagione in cui spieghiamo quali obbiettivi ci prefissiamo, le nostre idee e i nostri programmi di lavoro, di modo che le famiglie sappiano quale ambiente troverà il proprio figlio e che i nostri compiti reciproci siano ben chiari: il ruolo genitoriale spetta a loro, così come quello di allenare esclusivamente a noi. Questo ci fa avere con loro una relazione che ad oggi è sempre stata ottima". Ovviamente non potrebbe esserci ottima relazione senza un impianto societario solido, che faccia lavorare bene i ragazzi e a tal proposito il rapporto con il Milan, del quale la Cbs è Academy, è importantissimo. "La parternship coi rossoneri, che dura ormai da 24 anni, è fondamentale per il supporto che ci viene dato e per la professionalità che mettono e mettiamo in campo. Anzitutto i nostri allenatori sono tutti provvisti di patentino. La società milanese lo richiede e questo certifica il livello di preparazione che possiamo garantire nella formazione del giocatore. Le nostre linee guida in allenamento sono dettate dal Milan, che garantisce un supporto continuo durante l'anno. Per due volte al mese i nostri tecnici vanno a Milano per fare degli aggiornamenti su nuove tecniche, nuove metodologie di esercitazione. Questo ci consente di essere sempre aggiornati e pronti a rispondere agli imput che ci vengono dati dall'alto. Loro ad inizio anno stabiliscono degli obbiettivi, ci forniscono una lista di 2-300 esercizi da utilizzare, che poi i nostri mister possono seguire secondo i loro metodi di lavoro. E una volta al mese organizziamo mini raduni per discutere dei progressi, delle novità e confrontarci tra noi". E' un processo quindi molto fluido, dove l'organizzazione e lo studio di nuove dinamiche la fanno da padrone. Ed è indicativo come ciò vada a sposarsi perfettamente con i cambiamenti apportati in casa Milan dalla nuova società e che sono andati naturalmente ad influenzare anche le metodologie lavorative alla Cbs. "Con la nuova proprietà, ci sono arrivate indicazioni differenti, certi metodi di allenamento sono cambiati e noi siamo stati pronti a recepirli. Mentre prima si prediligeva un sistema di lavoro integrato, dove la parte atletica, tecnica, situazionale venivano gestite all'interno di un unico step lavorativo, ora la situazione è cambiata. Predilegiamo un mix di metodo integrato e metodo analitico, ovvero più indirizzato su singoli concetti (atletici, tecnici, coordinativi). Questo perché se col primo crei un calciatore pensante, abile a leggere le varie situazioni sul campo, spesso ciò avviene a discapito degli strumenti tecnici, come il controllo palla ad esempio. Questa scomposizione degli allenamenti ci permette di garantire ai ragazzi una migliore preparazione globale". Per chiudere, Giuseppe Milardi fa capire quale sia la giusta filosofia da seguire: "Bisogna essere sempre pronti e disposti ad imparare cose nuove. Nessuno di noi ha la verità in mano, nessun metodo è esatto a priori. Bisogna avere sempre l'umiltà di mettersi in gioco, capire ed accettare che c'è sempre qualcosa di nuovo da apprendere, perché se pensi di sapere sempre tutto non combini nulla".
INTERVISTA - Miglior attacco di categoria, miglior difesa in condivisione col Chieri. Andiamo alla scoperta del Chisola e del mondo che c'è dietro una squadra così forte, attraverso le parole del suo allenatore
Dalla Pro Eureka, al Chisola. Due società importanti nel tuo cammino di allenatore.
La Pro è una società che ho nel cuore, 8 anni li non si dimenticano e il ds Marco Miele è un persona importante, un po' il mio papà calcistico, che mi ha introdotto nel mondo e aiutato a crescere e a raggiungere gli ottimi risultati ottenuti con le annate del settore giovanile, tranne un anno sempre alle finali regionali. La chiamata del Chisola è stata motivo di orgoglio, una società importante, strutturata e con una dirigenza estremamente presente, che punta in alto, con un gruppo pronto sotto tutti i punti di vista.
Com'è stato il tuo impatto?
I ragazzi che seguo sono un grande gruppo, che gioca bene, preparato tatticamente e con spirito di squadra. Vanno fatti degli enormi complimenti ad Alessandro Locandro che li allenava in precedenza e ha posto delle solidissime basi su cui adesso stiamo lavorando.
Hai accumulato già tanta esperienza, come la metti in pratica?
Penso sempre che a questi livelli, il mister debba essere più psicologo che allenatore. La vera bravura è saper comprendere i ragazzi e il modo giusto per relazionarsi con ognuno di essi e col gruppo nel suo insieme, sono le cose primarie. Una volta che riesci in questo, i ragazzi ti seguono, mostrano voglia e impegno e la capacità di rinunciare a qualcosa per essere costantemente presenti agli allenamenti. E io sono uno che chiede il massimo, che li sprona a dare sempre di più, anche mettendoli in difficoltà. Ad esempio a partita in corso spesso gli do delle disposizioni tattiche inusuali, per vedere come reagiscono, se sono pronti a rispondere nella maniera giusta nei momenti di difficoltà. Questo mostra la loro maturità nel comprendere le situazioni di disagio e porvi rimedio.
Non deve essere facile, soprattutto per un gruppo costruito per vincere.
In un campionato lungo e impegnativo, basta distrarsi un attimo che può succedere di tutto. Io cerco di tenerli sempre sul chi va là, soprattutto prima di partite sulla carta facili. Quando vedo che in allenamento mostrano una cattiveria che poi in partita non riportano, devo rimetterli sull'attenti. Gli scontri diretti possono essere importanti, ma mai quanto andare a vincere contro avversari più abbordabili, perché magari a livello mentale non si entra con la giusta fame in campo e allora lo scherzetto può farcelo chiunque. Ai ragazzi dico sempre che il nostro avversario più grande siamo noi stessi, perché se giochiamo come sappiamo, con i nostri ritmi e la solidità e concretezza che abbiamo dimostrato fin'ora, possiamo giocarcela con tutti. Se ci rilassiamo, prendiamo le partite sottogamba, diventiamo una squadra normale e le sconfitte sono in agguato.
Dopo la partita pareggiata col Savigliano in casa non ero contento, anche se alla fine abbiamo portato a casa un buon punto, ma era quella dopo a preoccuparmi visto che andavamo in casa della Cbs. Quando sei abituato a vincere e arriva una piccola flessione, bisogna essere reattivi e rispondere subito al momento no mantenendo un profilo basso e umile. E i ragazzi son stati molto bravi a recepire questo in quel caso, visto che siamo andati a vincere 4-0 con una prova convincente.
Quali partite fino ad ora pensi siano il simbolo di ciò che è il tuo Chisola?
Sono state due principalmente: la vittoria alla prima giornata sul campo del Bra e l'amichevole dell'altro giorno (il 12/11 ndr) contro il Cuneo vinta 2-0.
Prima del campionato abbiamo giocato un Super Oscar arrivando in sordina, sperimentando un po' ed esordire in quel modo, con un 3-1 in casa di una squadra di grande qualità costruita per vincere è stato un segnale importante, che certifica il valore di questi ragazzi e la loro capacità di mettere in atto ciò che stiamo costruendo.
E rimarcarlo col Cuneo, che fa i nazionali, è stato importante nonostante fosse un'amichevole. Non solo grazie ai gol di Perotti e Managò che ci hanno permesso di vincere, ma per tutta la prestazione nel complesso. Inoltre la presenza di tutto lo staff dirigenziale, dal presidente al ds, presenti sul campo e sempre pronti a venire negli spogliatoi a parlare con la squadra, è un segnale importante che i giocatori colgono e aiutano a cementare lo spirito di gruppo e cosa vuol dire giocare per questa squadra. I risultati di questo lavoro parlano chiaro.
Quali obbiettivi quindi?
Noi dobbiamo continuare per la nostra strada e giocando in questo modo sono convinto potremo arrivare alla fase finale. Poi vincere contro le corazzate che incontreremo sarà una cosa che si vedrà, ma intanto il nostro obbiettivo dovrà essere quello di arrivare a giocarcela alla pari.
RECUPERI - Area Calcio Alba Roero a tavolino. Per il Castellazzo 3 punti d'oro
GIRONE C
AREA CALCIO-LESNA GOLD 3-0 (a tavolino)
Vittoria senza fatica per l'Area Calcio, che nel recupero dell'ottava giornata, rinviata sabato per campo impraticabile, ottiene i 3 punti a tavolino contro il Lesna Gold. Ospiti che per uno sfortunato disguido organizzativo non si presentano al campo e rimangono quindi fermi a 8 punti. I padroni di casa per contro salgono a 17, scavalcando il Savigliano e agganciando al 4° posto il Giovanile Centallo.
GIRONE A
CASTELLAZZO-ALFIERI ASTI 2-1
Reti: st 7' Gatti (C), 19' Viscomi (C), 30' Dubois (A)
Castellazzo: Capocchiano, Cela (st 5' Kolev), Mauceri, Magnetti, Mattei, Rullo, Boriani (st 30' Bevilacqua), Moretti, Scavelli (st 5' Gatti), Viscomi, Dan. A disp. Carrabino, Fagan, Damoni, Montobbio, Visentin, Bottiglieri. All Loreto
Alfieri Asti: Marmo, Gamba, Marello, Satta, Sega, Musso, Cavazza, Gritti, Raverta, Tenuzzo, Cerrina. A disp. Rissone, Cutaia, Valenzano, Peronace, Turiano, Dubois, Catarisano, Montrucchio. All. Camisola
Si è giocato regolarmente il recupero del girone A, dove il Castellazzo ha sconfitto contro pronostico il più quotato avversario Alfieri Asti per 2-1. Per gli ospiti non è bastata la rete a dieci dalla fine di Dubois (6 rete per lui) per recuperare l'uno-due dei ragazzi di casa firmato Gatti e Viscomi (anche per lui 6° marcatura) sempre nel secondo parziale. "Campo difficile dove giocare", commenta Francesco Camisola dell'Alfieri, "Non siamo mai riusciti a giocare come volevamo e siamo andati in difficoltà. Loro hanno giocato molto aggressivi e sono stati più bravi di noi ad adattarsi al terreno di gioco". Grande soddisfazione per la prestazione per i padroni di casa, che si sono mostrati convincenti soffrendo qualcosa di troppo negli ultimi 10 minuti, ma portando a casa il risultato. Con questa vittoria, il Castellazzo sale a 10 punti, approfittando della giornata no di quasi tutte le compagini in fondo alla classifica e portandosi un punto sopra la zona play-out. L'Alfieri Asti dal canto suo resta fermo a 15, subendo il sorpasso di Sparta Novara e La Biellese.
LA MARCATORI / 9° GIORNATA - Piredda (Atletico Torino) si porta in alto con un poker. Coletti (Acqui) e Gnatta (Città di Baveno) delle sentenze. Si rivede Akouah (Derthona) con una doppietta. Dubois (Alfieri Asti) e De Pasquale (Area Calcio) a piccoli passi. Longo (Vanchgilia) e Bosonin (Volpiano) non perdono terreno, così come Garda (Sparta Novara)
10 RETI: Covello (Pozzomaina)
9 RETI: Coletti (Acqui), Albisetti (Alpignano), Longo (Vanchiglia), Bosonin (Volpiano)
8 RETI: Piredda (Atletico Torino), Geraci (Chisola), Gnatta (Città di Baveno), Akouah (Derthona), Garda (Sparta Novara)
7 RETI: Squillacioti (Bra), Rullo (Castellazzo), Mennuti (Chieri), Cavigiola (Derthona), Lorenzon M. (Novese), Gyimah (Savigliano)
6 RETI: Rossi (Carignano), Esposito (Chieri), Perotti (Chisola), Ferrari (Ivrea), Gelmini (Lucento), Pianese (Quincinetto Tavagansco),
5 RETI: Dubois (Alfieri Asti), De Pasquale (Area Calcio), Alterio, Lo Bue (Borgaro Nobis), Carlone (Borgosesia), Ferrari (Borgovercelli), Trimarchi (Carmagnola), Viscomi (Castellazzo), Gregori (Chisola), Bipedi (Gassino), De Paola (Ivrea), Merico (Lascaris), Iuliano, Losano, Totaro (Lucento), Frizzi (Pro Eureka), Capasso (Savigliano), Vito (Venaria)
4 RETI: Delponte (Acc. Borgomanero), Zanat (Aygreville), Giordano A. (Bacigalupo), Cacaci (Cbs), Cirillo (Cenisia), Guariento (Chieri), Dell'Anno (Chisola), Demartini (Derthona), Basiglio, Gabutto, Mellano (Giovanile Centallo), Pozzato (La Biellese), Bonan, Ongaro (Pinerolo), Pavia (Pozzomaina), Lazzeroni, Le Chiara (Rivarolese), Lampasona (San Mauro), Pontin (Vanchiglia), Tietto, Venaria)
3 RETI: Giacobone (Academy Novara), Cetrangolo (Acc. Borgomanero), Barletto, Ciberti (Acqui), Raverta (Alfieri Asti), Traore (Area Calcio), Pippa (Atletico Torino), Rao (Aygreville), Greco (Borgaro Nobis), Di Biase, Diongue, Oberto, Omoregbe (Borgosesia), Fedeli, Verbano (Borgovercelli), Cavalieri, De Faveri, Garcea, La Rosa, Todisco (Bra), Falconi (Carmagnola), Daka, Pasquinelli (Casale), Kolev (Castellazzo), Achino, Ghironi (Cbs), La Neve, Tollardo, Valera (Chieri), Managò (Chisola), Scarazzini (Città di Baveno), Morano (Giovanile Centallo), Sardaro (Ivrea), Andreotti, Ciarletti, Peretti (La Biellese), Andreoli, Lobianco (Lascaris), Giuliano (Monregale), Cazzuola Andrea (Pozzomaina), Vergano (Quincinetto Tavagnasco), Spoto (Lucento), Campanella, Mauro (Pinerolo), Cotroneo (San Mauro), Anselmo, Palushai (Savigliano), Enrico (Vanchiglia), Battilani, Melis (Volpiano)
2 RETI: Cagnolo, Goldini, Pagliano (Acqui), Bovi, Dranieri, Menzaghi, Tumino, Vathi (Acc.Borgomanero), Sistino (Acc. Verbania), Cutaia, Tenuzzo (Alfieri Asti), Balestra, De Angelis, Pettullà, Pio (Alpignano), Denusso, Massolino (Area Calcio), Pacconi (Bacigalupo), Oddo (Bollengo Albiano), Montenegro F., Ponzetto, Quaceci, Savio (Borgaro Nobis), Braghin, Dezuani, Maenza (Borgosesia), Gatti (Bra), Perito (Carignano), Giaimo, Cichello (Carmagnola), Dadamo, Premoli (Casale), Ikvubogie, Nazeraj (Cbs), Alberetto, Martello (Chieri), Bottale, Ferrara (Chisola), Barbadoro, Mazzolini, Piana (Città di Baveno), Codias (Cumiana), Martin (Derthona), Manukjan (KL Pertusa), Romano (La Biellese), Palumbo, Russo (Lascaris), Pizzoglio, Staiano (Lesna Gold), Cinquemani, Fusca, Sapone (Lucento), Fasone (Mirafiori), Cilleni C., Escana, Magnino (Monregale), Allo, Piraneo (Novese), Blal, Quaranta (Pinerolo), Sorgente (Pozzomaina), Golfarelli, Gravina, Liboni (Pro Eureka), Dinuzzo, Fileccia (Quincinetto Tavagnasco), Fonsato, Luino, Rolando (Rivarolese), Goteri (San Mauro), Bondenari, Marras (Sparta Novara), Cannizzo, Cossu (Vanchiglia), Bottoni, Dascanio, Sponzilli (Volpiano)
1 RETE: Garavaglia, Parrilla (Academy Novara), Alessi, Capriolo, Greggio, Guazzoni (Acc.Verbania), Amoretti, Antonello (Acc.Borgomanero), Caucino (Acqui), Gamba, Tabaku, (Alfieri Asti), Arena, Curti, De Zordo, Roveretto (Alpignano), Danusso, Manissero, Tibaldi, Scoppone (Area Calcio), Chiarito, Giordano V., Sobra (Bacigalupo), El Maliki, Gili, Patete, Quarta (Bollengo Albiano), Popescu (Borgaro Nobis), Torelli (Borgosesia), Bullano, Brusa, Lupi, Maher (Borgovercelli), Guzzo, Petiti (Bra), D'Amato, Galluccio (Carmagnola), Albino, Coppola, Esposito, Mulla, Vicini (Casale), Cela, Damoni, Gatti, Moretti (Castellazzo), Montagnani (Cbs), Bollino, Giuliani, La Torraca, Marini, Merandino, Perino, Varnari, Varzi (Cenisia), Caprino, Gai (Chieri), Amendola, Attisani, Coscia, Gioacas (Chisola), Amendola, Gallo, Maggio, Marchionini, Vanzan, Vaccaro (Città di Baveno), Benigno, De Grandis, Pipino, Toscano (Cumiana), Ardua, Gaga, Manfrin, Taverna (Derthona), Roccati, Zollo (Gassino), Marro, Rinaudo, Simoni, Trucco (Giovanile Centallo), Cavallera, Condello, Pilloni (Ivrea), Bartucca, Crozza (KL Pertusa), Calabrese, Sessa (La Biellese), Maida, Marchesini, Masella, Mostacci, Pretti, Scoditti, Vassallo (Lascaris), Diaec, Mazzilli, Scarfò, Ribba (Lesna Gold), Arduca (Lucento), Bolle, Campolongo, D'Addetta, Giacobbe, Nizzia, Rotondo, Tursi (Mirafiori), Comino, Harari, Mulazzano (Monregale), Cicciarello, Giacomin, Icardi, Raika (Novese), Bosio, Gallo, Musso (Pinerolo), Cazzuola Alessandro, Delfino, Filetti, Renacco, Rissone (Pozzomaina), Castellano, Coltarelli, Nyokabi (Pro Eureka), Balbiano (Quincinetto Tavagnasco), Perolino, Maglietto (Rivarolese), De Liddo, Nitais (San Mauro), Allasia, Lomele (Savigliano), Bianchi, De Collibus (Sparta Novara), Abbruggiati, Ledda, Milazzo (Vanchiglia), Bozzardini, Pirisi, Spiga, Ursoleo (Venaria), Cavallari (Volpiano)
9° GIORNATA - Il Chisola senza problemi. Il Bra insegue, ma serve un'ottima prestazione per piegare il tignoso Giovanile Centallo. L'Atletico Torino saluta al meglio il nuovo tecnico, mentre il Cumiana dà continuità alla vittoria dello scorso weekend cogliendo 3 punti pesantissimi
Torna alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive la Cbs e lo fa con un primo tempo di gran qualità e un secondo parziale di grinta pura con tanto di uomo in meno. In 25 minuti, Nazeraj e doppio Ikvubogie sembravano aver indirizzato il match sui binari della tranquillità, ma in chiusura di parziale, Capasso dava speranza agli ospiti. Il Savigliano, che in settimana aveva visto accolto il suo ricorso per la gara col Pinerolo e si era ritrovato con tre punti in più, non vuole sciupare l'opportunità di rimanere agganciato al duo Chisola-Bra e l'espulsione al 10' del secondo tempo di Bellato della Cbs dà speranza. Ma alla fine arriverà solo un gol, con Lomele al 20' e la coppia di testa se ne va, mentre la Cbs respira nuovamente, in una giornata dove per altro in fondo hanno vinto diverse squadra. Non il Carmagnola, che rimane fermo a 9 punti dopo il poker rifilatogli dalla banda di Isaia. Inarrestabile il Chisola, anche quando bomber Geraci si prende un turno di pausa e allora ci pensano Manago, Gregori e doppo Perotti, portando il computo totale delle marcature a 34, migliore attacco di categoria. Non demorde però il Bra, che va sul campo del Giovanile Centallo a vincere per 2-1. La squadra di Floris non ha vita facile coi ragazzi di Bianchi, che negli ultimi due weekend avevano due sfide difficilissime e seppur sconfitti sono usciti a testa altissima, dimostrando che la classifica guadagnata in queste giornate è più che meritata e loro li in alto ci stanno benissimo. Il Bra dal canto suo ha grande qualità e mantiene i ritmi della capolista con incredibile continuità. Chi agguanta il Centallo è l'Area Calcio, che piega di misura il Carignano, invischiato nel fondo classifica dove oggi le cose si sono smosse parecchio. Il Monregale stende il Bacigalupo in casa: botta e risposta in un minuto nel primo tempo, con Pacconi degli ospiti che risponde al rigore di Giuliano. Ma nel secondo parziale Harari e Cilleni nel finale regalano i tre punti e il sorpasso su Carmagnola e Lesna Gold. Quest'ultima raggiunta dal nuovo Atletico Torino di Roberto Scacchetti. Esordio coi fiocchi, con il poker rifilato alla squadra di Giangreco sul suo campo. La super difesa del Lesna (solo 7 gol subiti prima di oggi, 3° migliore del girone) questa volta non è bastata. Gioia anche per il Cumiana, che dà continuità al primo successo della scorsa settimana, violando il campo del KL Pertusa grazie ancora a Codias e lasciando così ai padroni di casa l'ingrato ruolo di fanalino di coda ed entrando per la prima volta in zona play-out. Nel posticipo a Mirafiori il Pinerolo, dopo un pirotecnico incontro e trascinato dallo scatenato Ongaro, ha la meglio sui padroni di casa per 3-4, riprendendosi i punti persi con la sconfitta a tavolino col Savigliano.
CARIGNANO-AREA CALCIO 0-1
Rete: De Pasquale
CBS-SAVIGLIANO 3-2
Reti: pt 10' Nazeraj (C), 15' e 25' Ikvubogie (C), 40' Capasso (S), st 20' Lomele (S)
Espulso: st 10' Bellato (C)
CARMAGNOLA-CHISOLA 0-4
Reti: Manago, Gregori, 2 Perotti
GIOVANILE CENTALLO-BRA 1-2
Reti: pt 20' Squillacioti (B), st 20' Todisco (B), 21' Simoni (G)
MONREGALE-BACIGALUPO 3-1
Reti: pt 27' Giuliano rig. (M), 29' Pacconi (B), st 25' Harari (M), 41' Cilleni (M)
LESNA GOLD-ATLETICO TORINO 0-4
Reti:
Espulsi: Martoriello (L), 2 (A)
KL PERTUSA-CUMIANA 0-1
Reti: pt 18' Codias
MIRAFIORI-PINEROLO 3-4
Reti: pt 5' Blal (P) st 20', 29' e 37' Ongaro (P)
9° GIORNATA - Prima gioia per il Bollengo Albiano. Volpiano e Pozzomaina devono sudare, ma non sbagliano. Il Cenisia fa il colpaccio col Lascaris
Se vi piacciono le scorpacciate di gol, Lucento-Borgaro Nobis è stata sicuramente la partita giusta per voi. Esultano gli ospiti, che colgono 3 punti che possono dare incredibile morale e permettono di allungare sulle zone più calde della classifica. I padroni di casa invece sono alla seconda sconfitta consecutiva e nonostante la verve di Sapone, non sono riusciti ad arginare il frizzante Borgaro, prendendo in un colpo solo più gol che in tutte le precedenti 8 giornate. Niente drammi, ma davanti ne approfittano, perché sia il Volpiano che il Pozzomaina conquistano tre punti a domicilio, sudando entrambe in casa rispettivamente dell'Ivrea e del Venaria. La capolista, nonostante l'uomo in meno gli ultimi minuti, resiste al ritorno dell'Ivrea, che mette i brividi sulla sirena con il 2-3 di Condello; il Pozzomaina invece viene trascinato dal solito Covello, nuovo capocannoniere di categoria e primo ad andare in doppia cifra, mentre al Venaria non basta il 5° gol stagionale di Vito. Chi non approfitta della sconfitta del Lucento è il Lascaris, che cade in casa del Cenisia nel finale di partita. Vittoria importantissima per i ragazzi del tecnico Polizzi, che salgono a quota 10 agganciando l'Ivrea e tallonando il Venaria. Pro Eureka e Rivarolese si annullano, mentre salgono a braccetto a quota 16 il Vanchiglia, corsaro in rimonta sul campo del Quincinetto Tavagnasco e l'Alpignano, che nel secondo tempo con un rigore e un gol nel finale viola il campo del San Mauro. Infine, prima gioia per il Bollengo Albiano, che nello scontro diretto contro i valdostani dell'Aygreville ha la meglio per 3-2, assaporando il gusto della vittoria casalinga.
BOLLENGO ALBIANO-AYGREVILLE 3-2
Reti: Oddo (B), Gili (B), Patete (B)
IVREA-VOLPIANO 2-3
Reti: pt 18' Bosonin (V), 24' Pilloni (I), st 19' Bottoni (V), 29' Sponzilli (V), 40' Condello (I)
Espulso: st 38' Dascanio (V)
QUINCINETTO TAVAGNASCO-VANCHIGLIA 1-3
Reti: pt 21' La Cava o.g. (Q), st 10' Ledda rig. (V), 22' Longo (V), 28' Pontin (V)
RIVAROLESE-PRO EUREKA 0-0
VENARIA-POZZOMAINA 1-2
Reti: pt 20' e st 10' Covello (P), pt 40' Vito (V)
CENISIA-LASCARIS 1-0
Reti: st 37' Cirillo
LUCENTO-BORGARO NOBIS 4-5
Reti: pt 15' Ponzetto (B), 18' Montenegro Fabio (B), pt 22' e st 5' Sapone (L), pt 32' Lo Bue (B), 33' Gelmini rig. (L), st 25' e 30' Alterio (B), 33' Fusca rig. (L)
SAN MAURO-ALPIGNANO 0-2
Reti: st 10' Balestra rig., 43' Pio
9° GIORNATA - Chi fermerà il Chieri? Akouah torna a segnare e il Derthona stacca l'Acqui. Vittoria del Città di Baveno nello scontro d'alta quota col Casale. In coda vince solo l'Accademia Borgomanero
Un primo punto che sa di vittoria per l'Accademia Verbania. Incredibile la rimonta dei ragazzi di Calafiore, che fino ad oggi avevano trovato tante difficoltà e a fine primo tempo sembrava potessero subire lo stesso destino delle precedenti 8 giornate, con la casella dei punti che segnava 0 e il tabellino dell'incontro che recitava 0-3. Ma chi di 3-3 ferisce di 3-3 perisce, visto che il Borgosesia, squadra in salute, imbattuta da 5 giornate e che lo scorso weekend aveva fermato il Derthona con il medesimo risultato, viene sorpresa dal veemente ritorno dei padroni di casa. Subito in gol con Sistino in apertura di parziale, tra 17' e 19' con Guazzoni e Greggio raggiungono il pari e con una prova di orgoglio tengono il risultato fino alla fine. La classifica nelle zone calde è corta e c'è spazio per sperare. Perdono tutte infatti e oggi sorride solo l'Accademia Borgomanero, che piega a domicilio l'Academy Novara e si porta così a 9 punti. Borgovercelli e Novese vengono sconfitte in casa col medesimo risultato da, rispettivamente, La Biellese e Sparta Novara, mentre il Gassino aveva un compito improbo in casa dell'inarrestabile Chieri e tutto sommato può dirsi soddisfatto di aver rimediato una sconfitta onorevole, contro una squadra imperforabile, che fino ad ora ha concesso agli avversari la miseria di 5 reti (e in casa non ne subisce dalla prima giornata). All'inseguimento della capolista torna solitario il Derthona, che grazie al doppio Akouah e a Cavigiola piega le velleità del Castellazzo, staccando così l'Acqui, che impatta 1-1 ad Asti. Non basta il gol del solito Coletti in chiusura di primo parziale, la traversa nel secondo tempo nega il 2-0 e Dubois al 20' agguanta un pari che alla fine dei giochi risulta giusto. Partita funestata a metà del primo tempo da un grave infortunio alla rotula a Luigi Barletto dell'Acqui. Partita interrotta e ragazzo in ospedale. A lui i migliori auguri di pronta guarigione.
Per chiudere parlando di calcio, bella vittoria al foto finish del Città di Baveno sul Casale. Succede tutto nel 2° tempo, tra due belle squadre che sanno giocare e fanno divertire, ma il risultato alla fine premia la caparbietà dei padroni di casa, che colgono il quarto successo consecutivo e piegano quella che continua ad essere la 2a miglior difesa del girone.
ACADEMY NOVARA-ACCADEMIA BORGOMANERO 0-3
Reti: pt 7' Delponte, st 23' Tumino, 28' Cetrangolo
Note: st 38' (AN) fallisce un rigore
ACCADEMIA VERBANIA-BORGOSESIA 3-3
Reti: pt 18' Braghin (B), 30' Diongue (B), 40' Oberto (B), st 2' Sistino (AV), 17' Guazzoni (AV), 19' Greggio (AV)
ALFIERI ASTI-ACQUI 1-1
Reti: pt 39' Coletti (AC), st 20' Dubois (AA)
BORGOVERCELLI-LA BIELLESE 2-3
Reti: pt 1' Ciarletti (LB), 18' Sessa (LB), st 34' Peretti, 37' (B), 39' (B)
CHIERI-GASSINO 2-0
Reti: Tollardo, Valera
NOVESE-SPARTA NOVARA 2-3
Reti: pt 3 (SN), Icardi (N), st Cicciarello (N)
CITTA' DI BAVENO-CASALE 2-1
Reti: st 3' Gnatta (CB), 22' Premoli (C), 40' Mazzolini (CB)
DERTHONA-CASTELLAZZO 3-1
Reti: 2 Akouah (D), Cavigiola (D), st 30' Rullo (C)
REPORTAGE - Iniziamo questa nuova serie di editoriali incentrati sul mondo della Scuola Calcio andando a visitare il Vanchiglia, la più antica società dilettantistica di Torino. Alla scoperta dei loro metodi di lavoro
103 anni sono un'età importante per una società sportiva. Il Vanchiglia ha fatto tesoro della sua esperienza, costruendo un mondo di professionalità e accoglienza da fare invidia a tanti. Più di 200 ragazzi da seguire richiedono impegno, dedizione e un livello di attenzione elevato; guidati da Marco Spadafora, responsabile del settore, abbiamo fatto un giro per i campi durante gli allenamenti. Un giovedì di grande intensità, con i gruppi dal 2007 al 2010 ad allenarsi sui campi di via Regazzoni. Una massa granata ordinata e bella da vedere, un colpo d'occhio importante a cui al Vanchiglia tengono molto e a ragione. Come ci spiega il responsabile, essere molto attenti a che tutti partecipino con la tuta o il k-way di squadra, è un primo passo importante per creare fin da bambino il senso di appartenenza e dare ai piccoli l'idea che all'interno della squadra sono tutti uguali. Con un livello di inflessibilità che cresce man mano con l'età, di modo che arrivati al passaggio da esordienti a giovanissimi fascia B i ragazzi abbiano raggiunto un grado di consapevolezza e responsabilità importante. Il lavoro psicologico è un fattore su cui si punta molto al Vanchiglia, l'esperienza sportiva nel senso stretto del termine va di pari passo con la formazione umana del giovane. Si parte dal coinvolgimento diretto dei genitori, con cui ci sono due incontri annuali e coi quali in presenza di problemi ci si rapporta immediatamente, mettendo sempre i ragazzi al centro di tutto. Con loro si interagisce tramite i dirigenti delle varie annate o, in ultima istanza, col responsabile di categoria, di modo che i tecnici possano essere liberi di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti tecnici e atletici. Creare poi il senso di identità è importante perché cementa il desiderio di continuare a giocare ed allenarsi, anche all'interno di quei gruppi che magari non ottengono grandi risultati sportivi, con la società che spinge per avere un approccio più ludico che competitivo, evitando di creare false aspettative nella mente dei giocatori e dei mister stessi. La qualità di questi ultimi è certificata, essendo tutti dotati di patentino, ed è importante il fatto che già dal periodo marzo/maggio i quadri tecnici siano completati, potendo così concertare per tempo gli aspetti sui quali lavorare. L'organizzazione lavorativa è incentrata su programmi trimestrali, che sono parte di un percorso stabilito ad inizio anno e che lascia ai mister la libertà di scelta su come raggiungere gli obbiettivi. Ognuno può stabilire i metodi che preferisce, ma i capisaldi su cui si lavora sono principalmente coordinazione motoria e controllo palla, fino ad arrivare ad una infarinatura di tattica (diagonali, fuorigioco...) durante i due anni di esordienti. L'importante è che col salto di categoria, i ragazzi abbiano le basi tecniche per affrontare la nuova esperienza del calcio giovanile a 11.
INTERVISTA - Un mister con le idee chiare e una società strutturata stanno dando vita ad un campionato esaltante, impronosticabile dagli stessi protagonisti ad inizio anno. Parliamo con Alfredo Cantone e scopriamo qual'è la formula vincente di un Pozzomaina che sta facendo faville nel difficilissimo girone B
Oggi abbiamo parlato con Alfredo Cantone, tecnico del Pozzomaina under 16, autore fino a qui di un campionato sensazionale.
Tanti anni nel calcio per lui. Prima da giocatore, con tutta la trafila giovanile e gli esordi da adulto nella Berretti Foggia, poi ben 10 anni al Rapid Torino, per poi chiudere l'ultimo biennio alla Pro Eureka Settimo. Nel 2008 inizia la sua carriera da allenatore, seguendo i ragazzi del '96 al S.Ignazio. Calcio di strada, calcio parrocchiale, dal quale pesca tanti elementi che poi lo seguiranno al Rapid, in un percorso di crescita anche personale che proseguirà al S.Rita, dove resta tre stagioni portando i ragazzi dagli esordienti al campionato regionale. Diverse soddisfazioni personali per lui e i suoi giovani, coi quali conquista la Coppa Grande Slam ai rigori contro il Vanchiglia nel 2013. Il passaggio al S.Giorgio porta, oltre ad un anno con la juniores chiuso al 1° posto, un tentativo con la prima squadra, con la quale centra play-off e promozione in 1° categoria, ma che lascia per tornare nelle categorie giovanili. Chiude l'avventura al S.Giorgio con il 2° posto dei ragazzi del 2003, per poi accettare quest'anno l'offerta del Pozzomaina.
Hai avuto tante esperienze diverse da allenatore. Cosa ti ha spinto verso il Pozzomaina?
Man mano che son cresciuto, ho imparato a valutare ciò che di davvero buono può offrire una società. Non mi è mai interessato il blasone, le cose importanti sono la serietà e il rispetto della parola data. Qui al Pozzomaina ho trovato sia una base solida a livello umano, che a livello professionale e strutturale, sulla quale ho capito che si sarebbe potuto lavorare bene.
Come è stato il tuo impatto?
Molto buono. La dirigenza mi è stata subito vicina. Alberto Sorgente è un vero punto di riferimento per me, con la sua presenza costante e il grande aiuto che è sempre disponibile a dare, così come l'altro dirigente che segue i ragazzi, Franco Sandri. Col loro supporto è più semplice gestire la squadra, posso lavorare più liberamente e devo preoccuparmi solo di allenare. Accanto a me poi c'è Riccardo Ravinale, il preparatore atletico, fondamentale per creare i giusti ritmi di lavoro che permettono a questi ragazzi di andare a mille. Inoltre come ho detto, la base su cui abbiamo iniziato a lavorare era già buona di per se, ma ci sono stati subito degli innesti di valore.
Dopo la sconfitta col Volpiano alla 1° giornata, avete iniziato a macinare punti e preso scalpi importanti. Ti aspettavi questo inizio? E qual è il vostro segreto?
Quando ho visto che girone tosto era, mi son detto che avremmo dovuto lottare per la salvezza. Ma grazie a tanti fattori ora stiamo facendo cose importanti. La qualità dei ragazzi, dei dirigenti e dei preparatori che collaborano con me è sicuramente un fattore ed è ciò che ci permette di lavorare sodo e seriamente. Il segreto è nel inculcare nella testa dei ragazzi le idee di sacrificio e di gruppo.
Quando parli con ragazzi giovani, può essere difficile spiegare i concetti di tattica, equilibrio in campo, etica del lavoro. Ma è giusto lavorare così, hanno l'età giusta per imparare e bisogna spingerli a dare il massimo, a faticare, facendogli capire che per questo magari devono rinunciare a qualcosa. Solo così puoi ottenere risultati, perché se si buttano i ragazzi in campo, abbandonati a se stessi, non otterranno nulla, se non scoraggiarsi. Quando giochi contro squadre che fanno calcio, come ce ne sono tante in questo girone, è importante essere fluidi tatticamente, saper occupare il campo. Passare dal 4-4-2 al 4-3-3 a gara in corso senza che si stravolgano gli equilibri, vuol dire avere insegnato ai ragazzi nella maniera giusta. E per ottenere qualcosa a livello tattico, c'è bisogno che si impegnino negli allenamenti, che a livello atletico siano sempre pronti e per far questo serve costanza e spirito di sacrificio.
Questo poi può esserci quando si crea il gruppo. In un girone così, appena ti distrai puoi perdere da chiunque, basta tirare un attimo i remi in barca e si fa la frittata. La voglia enorme che questi ragazzi mettono va stimolata. Più li faccio lavorare e più si impegnano, ma questo perché c'è un'identità di squadra importante. Abbiamo una rosa ampia e non tutti possono giocare sempre, però agli allenamenti sono costantemente tutti presenti, perché metto loro al centro di tutto, faccio sentire essenziale ognuno di loro.
Non deve essere facile. Come fai?
Anzitutto bisogna dire che ho trovato un ambiente sano, di ottimi ragazzi di cui c'è da essere orgogliosi. Però nella la formazione del gruppo di squadra c'è la mia mano, è un merito che mi riconosco. Come ho detto, cerco sempre di mettere i ragazzi al centro e di avere un rapporto diretto, franco e costante con loro. Prima di tutto dare l'esempio personalmente sul campo, quindi correre con loro, fare gli stessi esercizi, partecipare alle partitelle. Poi trovare la maniera giusta di relazionarmi: sgridare quando c'è bisogno, incoraggiare dopo un errore in un momento delicato della partita. Portarli ad esprimere i loro dubbi se magari non li faccio entrare a partita in corso e spiegargli il mio punto di vista. E non dimenticare che si, devono mettersi sotto e faticare, ma che il calcio è anche divertimento, c'è spazio per gli scherzi e per le risate e per i momenti di socialità post partita. Fare il sergente di ferro duro e puro non serve a nulla, trovare l'equilibrio nel classico metodo bastone-carota è la cosa più importante. Ai ragazzi ho anche chiesto scusa perché pur essendo alle giovanili, chiedo a loro sacrifici da professionisti. E si vede come la squadra abbia risposto a questi stimoli, i risultati che stiamo ottenendo parlano chiaro. Spero di riuscire a fare giocare tutti con una certa continuità durante l'anno, perché dal bomber titolarissimo all'ultimo dei panchinari, è merito di ogni singolo giocatore se stiamo stupendo.
Quali sono dunque ora gli obbiettivi?
La partita con il Lascaris è stata l'esempio perfetto di ciò che abbiamo costruito a livello di equipe e di gioco fino ad ora e ci ha dato grande consapevolezza. Non pretendo nulla dai miei ragazzi, non dobbiamo pensare a vincere il campionato, che è ancora lungo è durissimo, ma l'importante è mantenersi continui, al netto di sconfitte che possono arrivare. Vorrebbe dire che stiamo continuando a lavorare bene e a testa bassa. Però è vero che siamo molto in fiducia ed è giusto credere nei proprio mezzi, finire il campionato nelle zone alte sarebbe una bella soddisfazione e diciamo che l'idea di poter dare fastidio li in cima è una cosa che mi piace.