Venerdì, 01 Novembre 2024

Trofeo Città di Rosta: il bilancio degli organizzatori a un weekend dalla fine della manifestazione

Manca giusto una manciata di giorni alla fine del Trofeo Città di Rosta. Ci si sta infatti avviando verso l'ultimo weekend di passione, dove arriva il meglio della fase regionale e interregionale, per sfidare le professioniste della fase nazionale e internazionale. Così, dopo quattro settimane di gioco e vari avvicendamenti di società, giocatori, pubblico, partite, era d'obbligo fare un punto con coloro che hanno permesso la realizzazione di tutto questo, mettendo in piedi ancora una volta una macchina organizzativa straordinaria: Giuseppe Mirisola e Luca Pirronti.


«Dal punto di vista organizzativo non ho niente da dire, è stato tutte ineccepibile. Anzi, devo dire che, a differenza di altri anni dove si sentiva brontolare qualcuno per i ritardi o gli incastri, o per qualsiasi altra cosa, quest'anno non abbiamo ricevuto nemmeno una lamentela. È filato via tutto liscio». Parola di Giuseppe Mirisola, che dalla sua ha sicuramente l'esperienza degli anni passati, ma anche una passione travolgente e una dedizione alla buona riuscita del torneo senza eguali. «Siamo davvero soddisfatti - ha proseguito l'organizzatore - il numero delle persone che partecipano a questa nostra grande festa è sempre altissimo e sono confermate tutte le attese».

A Mirisola fa eco l'altro deus ex machina del torneo, Luca Pirronti: «Devo ammettere che personalmente sono davvero stupito, perché anche se sembra incredibile, il tasso qualitativo delle squadre aumenta di anno in anno. Le società che vengono da fuori, vengono qui con l'obiettivo di vincere, attrezzate per dare battaglia sul campo e dare filo da torcere anche alle professioniste. Per questa ragione voglio fare un plauso a tutte quelle società che lavorano da mesi per preparare il torneo con serietà, per poi venire qui a dare spettacolo».

Tra le società che più hanno impressionato i due organizzatori, sicuramente citano il Renate, che partecipa per la prima volta alla manifestazione, così come si conferma sempre al'altezza della situazione la Pro Sesto, mentre la testa di serie Cheraschese vive un ricambio generazionale che le fa rallentare i giri rispetto agli anni passati, pur restando una società di altissimo livello qualitativo.

Unica nota stonata, le continue rinunce dell'ultimo minuto da parte di alcune società: «L'Enotria si è ritirata con tutte le squadre - spiega Pirronti -, il Bresso con alcune categorie, ma ha rispettato l'impegno con altre, poi ad esempio ha rinunciato il Vado 2010 e il Centro Schuster 2008. Quello che ci tengo a dire è che ovviamente può capitare una rinuncia, ma noi iniziamo a organizzare questa manifestazione ad aprile e le prime adesioni ci sono da maggio e giugno, per cui una volta preso l'impegno è importante provare a organizzarsi per mantenerlo, perché spesso le società lo sottovalutano e noi ci troviamo a dover mettere delle pezze. È una cosa che non mi piace, e trovo poco rispettosa nei confronti di chi invece si impegna per onorare l'impegno preso con serietà; inoltre mi spiace anche nei confronti di quelle società a cui sono costretto a dire di no perché siamo al completo quando mi chiedono di partecipare».

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