Lunedì, 23 Dicembre 2024

8 marzo 2017

 

Riportiamo un breve articolo di un nostro lettore sulla figura del direttore di gara. L'articolo, ironico e mai offensivo, vuole essere un divertente quadretto delle tipologie di arbitro presenti sui campi.

 

Quella di oggi vuole essere una riflessione sulla figura arbitrale, non come critica (sarei banale) e nemmeno come commento tecnico all'operato dei vari arbitri, ma una considerazione sulla figura, anche estetica, dei direttori della partite dei nostri ragazzi. Per quello che mi dato di vedere, nel mio ruolo di sbandieratore di linea, i direttori di gara si dividono in generiche e divertenti categorie dello spirito:

 

Il filosofo, che dopo avere dissertato con le squadre e con i vari mister di come lui vuole che vengano battute le rimesse laterali, lasciando esterefatti taluni e  confusi i più, richiede il cambio delle casacche, in quanto non si intonano con la sua  e potrebbero essere causa di confusione!

 

il papà, figura meravigliosa, che, alla fine del riconoscimenti e delle frasi di rito, candidamente ammette che, lui, data l'età non più verde e la prominenza addominale marcata, magari non corre più tanto e chiede un preventivo perdono di eventuali sviste dovute alla distanza .

 

Il professionista a tutti i costi, generalmente giovane e rampante, inflessibile e acuto, perspicace e atletico, non perde occasione di ribadire la sua autorità a volte a suon di cartellini, peccato non averne di più colori!

 

 

ed infine non dimentichiamo l'arbitro per caso... improbalìbile figura pingue ed arcigna alla bisogna, che sotto sotto alla casacca fucsia o giallo evidenziatore, ci tiene a fare sapere a tutto il proscenio di genitori e mini atleti, che... sì è lui che comanda, guai a fiatare, quando magari chiede arcignamente il rispetto delle regole, tra lo sbigottimento dei più ed alcune risate nemmeno tanto velate!

 

e con questo, sperando di non avere urtato sensibilità personale, ma nel solo tentativo di strappare qualche sorriso, concludo con un grande GRAZIE a tutti i direttori di gara, che come tutti noi ed i nostri ragazzi ce la mettono tutta sempre e comunque!

 

Daniele Scioratto (Marcoferrante)

 

 

Torino, 4 ottobre

 

Non è che l'avversario fosse irresistibile, ma è sta superiorità in campo solo del SanMauro. Inizio scoppiettante è già Gialloblu in vantaggio, con un uno due che stende il River.

 

Per tutta la gara i Torinesi hanno dovuto frenare le ondate del SanMauro. I Ragazzi di Ciccio Lombardi chiudono il discorso nel secondo tempo per poi dilagare nel finale. Unica nota, il nervosismo che a metà del secondo tempo, ha preso ai improvvisamente i ragazzi. Inspiegabilmente per dieci minuti è stato tutto un protestare e scontri nervosi con spezzettamenti di gioco e poca lucidità, dovuto anche al nervosismo degli avversari.

 

 

Poi i Gialloblu, dopo le urla di Mister Lombardi, a mantenere la calma e gestire la partita, hanno ripreso a giocare, e la partita si è raddrizzata sui giusti binari. A parte le pregevoli azioni e i gol di ottima fattura, il SanMauro ridettando legge sul terreno di gioco, si e' messo a comandare.

 

Da sottolineare la bella prestazione corale della squadra che quando macina gioco diventa imprendibile, poi il poker d'assi calato da Nava, oggi imprendibile sulla fascia sinistra, la riva più congeniale al tornante che sa accentrarsi per poi andare a rete. Grande affermazione per dire: 
Il SanMauro c'è e si sente!

 

RIVER MOSSO-SANMAURO 1-7

 

RETI: Nava 4, Macchiotti, Sinigalia, Meduri


Forza Ragazzi! 

 

Antonio Mirone (SanMauro)