INTERVISTA - Le priorità del nuovo ds, che collaborerà con il dg Franco Delle Donne: “Rinforzare la segreteria, organizzare il Pulcino di Pasqua e costruire una struttura coesa e duratura”
“Una grande sfida, stimolante e ambiziosa”. Così Fulvio Cocchi definisce la sua nuova avventura: l’ex direttore generale di Vanchiglia e Atletico Torino da ieri è il nuovo direttore sportivo del Barcanova. “Ci parlavamo da qualche tempo - spiega Cocchi - e abbiamo trovato il punto d’accordo sulle modalità operative, siamo in piena sintonia con il presidente Massimo Capricci, la vicepresidente Rosa Racioppi e il direttore generale Franco Delle Donne, con cui collaborerò nella gestione della società”.
Barcanova è un nome storico per il calcio piemontese, ma la società ha vissuto epoche migliori: “Inutile negarlo, basta guardare le classifiche per accorgersi che dobbiamo migliorare. Sono molto fiducioso perché la società è forte e coesa nei suoi vertici, la struttura e le tradizioni sono di prim’ordine, i conti sono a posto. C’è molto da fare, è vero, ma sono abituato a rimboccarmi le maniche e portare risultati concreti, la mia storia parla chiaro”.
Primi obiettivi? “La base di partenza è la segreteria, dove arriverà mia figlia Francesca a dare man forte. Poi dobbiamo lavorare pancia a terra sul Pulcino di Pasqua, visto che anche la supervisione dei tornei è sotto la mia responsabilità: è il fiore all’occhiello del Barcanova e merita tutte le attenzioni possibili. Con più calma, voglio conoscere bene tutte le componenti della società, gli allenatori e i dirigenti, per costruire insieme a loro una struttura coesa e un percorso duraturo. Quest’estate sono stati persi alcuni elementi importanti, non deve più succedere se vogliamo far tornare il Barcanova ai fasti che merita”.
INTERVISTA - Parla l’allenatore dell’unica squadra di Settore giovanile della società del presidente Luciano Ferramosca: “Piedi per terra, ma non scendiamo mai in campo per fare i comprimari. La società ci mette a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno”
Una squadra tutta nuova in una società altrettanto nuova, ma che sta rinascendo sulle ceneri di una grande tradizione: è l’Under 15 dell’Atletico Mirafiori (quella che una volta era la Gabetto, erede di uno dei marchi più importanti del calcio torinese), la prima e per ora unica squadra di Settore giovanile iscritta dalla neonata società del presidente Luciano Ferramosca, nell’impianto sportivo di strada delle Cacce intitolato agli indimenticati Ale&Ricky.
Ne abbiamo parlato con l’allenatore, Paolo Valenti. Com’è iniziata questa avventura?
“Abbiamo perso la prima partita contro il Vianney, ma speriamo di rifarci già domenica sul campo del Kl Pertusa. I risultati sono importanti ma nelle giovanili non sono tutto: noi abbiamo impostato un percorso di crescita e lo stiamo portando avanti in un modo, finora, ottimale”.
Come sei arrivato all’Atletico Mirafiori?
“Io nella mia carriera di allenatore ho sempre allenato Prime squadre o Juniores, tra Don Bosco Nichelino, Nichelino Hesperia, Garino e La Loggia. L’anno scorso ero fermo e a dicembre mi ha chiamato il Borgaretto per prendere i 2005: mi sembravano piccoli per l’esperienza che avevo fatto fino a quel punto, ma ho accettato ed è stata una bellissima sorpresa. Alla fine siamo arrivati quarti, ma nel ritorno abbiamo fatto dieci partite di fila senza perdere. A fine stagione sono andato via per incomprensioni con la società, ma i genitori hanno voluto seguirmi… ed eccoci qui”.
Quindi il gruppo è lo stesso di Borgaretto?
“Al 90 per cento si, ovviamente con qualche defezione e qualche nuovo arrivo. Siamo in 16 compresi due portieri, ci servirebbe ancora qualcosa”.
Richieste alla società per il mercato invernale?
“Uno per ruolo, diciamo così. Anche per creare un po’ di concorrenza interna, che non fa mai male e anzi stimola i ragazzi a dare sempre il meglio”.
Quindi ti sei appassionato ad allenare nelle giovanili.
“Mi trovo bene, sì. Si insegna calcio più che gestire un gruppo. Vedi i miglioramenti, vedi il frutto del tuo lavoro, magari a piccoli passi ma concreti”.
Tornando all’Atletico Mirafiori: obiettivi di questa stagione?
“Io non scendo mai in campo per fare il comprimario. Dobbiamo stare sempre con i piedi per terra, anche perché il girone è tosto, ma non ci poniamo limiti. La squadra è un ingranaggio che va oliato, infatti partiamo con un 4-4-2, che è più facile da insegnare e copre bene il campo, poi vedremo come evolverci, ma sempre e comunque con la mentalità di imporre il nostro gioco. Viviamo alla giornata, senza pressione, ma guardiamo lontano”.
Chiudiamo con una domanda sulla società, che è anche lei tutta nuova: come si sta comportando?
“Niente da dire, davvero. Ovviamente è tutto nuovo per tutti, ma ci alleniamo un una struttura importante e abbiamo a disposizione tutto quello di cui abbiamo bisogno: attrezzature, preparatore atletico, preparatore dei portieri… L’inizio è molto incoraggiante, non possiamo che migliorare tutti insieme”.
GIUDICE SPORTIVO - La posizione del giocatore Davide Petralia era corretta, in quanto le squalifiche vanno scontate nei campionati (nel caso l’Under 17) e non nei tornei (Under 16). Confermata la vittoria per 1-0 ottenuta sul campo dai granata
Sta tutta nella sostanziale differenza tra campionato (Under 17 e Under 15, le categorie che sono considerate “prima squadra” per le annate 2003 e 2004) e torneo (Under 16 e Under 14, attive solo in alcune regioni e infatti prive della fase finale nazionale) la sentenza del Giudice sportivo, che ha respinto il ricorso presentato dal Borgaro Under 16 contro il Vanchiglia riguardo alla posizione del giocatore classe 2004 Davide Petralia, che in estate è passato proprio dai borgaresi ai granata portandosi “in dote” anche due giornate di squalifica. Squalifiche scontate appunto nelle prime due giornate di Under 17: il ragazzo aveva quindi diritto di giocare contro la sua ex squadra.
Ecco l’estratto del Comunicato ufficiale.
“Gara Vanchiglia-Borgaro Nobis
Il Giudice Sportivo Territoriale,
- visto il reclamo presentato dalla società Borgaro Nobis (...) a motivo della presenza in distinta del giocatore Davide Petralia, nato il 09/03/2004, in costanza di squalifica;
- effettuate le opportune verifiche, dalle quali è emerso che il succitato giocatore risultava essere stato squalificato per due gare, di cui una per recidiva in ammonizione, come da CU n. 75 del 06/06/2019;
- preso atto delle controdeduzioni presentate dal Vanchiglia, con le quali si argomentava, in merito alla regolarità in campo del predetto calciatore, che lo stesso avrebbe scontato i due turni disqualifica rispettivamente nelle partite del 14/09/2019 Torneo Under 16 Regionale e del 15/09/2019 Campionato Under 17 Regionale;
- rilevato altresì che, con integrazione del 25/09/2019, il Vanchiglia precisava che il suddetto giocatore non aveva preso parte neppure alla competizione del 22/09/2019 valida per il Campionato Under 17 Regionale, in esecuzione della predetta sanzione;
- considerato che, in forza dell'art. 21 c. 7 del CGS, le squalifiche devono essere scontate nella sola categoria di appartenenza, che nel caso di specie, per il giocatore Sig. Davide Petralia, è la Under 17 Regionale, avendo il soggetto titolo per partecipare a tale Campionato (la categoria Allievi fascia B Under 16 è infatti una categoria che dà diritto a partecipare a torneo, come precisato nel C.U. n. 1 del 01/07/2019);
- ritenuto pertanto che il giocatore del Vanchiglia Davide Petralia aveva titolo per partecipare alla gara del 21/09/2019 valevole per la categoria Allievi fascia B Under 16 oggetto di reclamo;
DELIBERA
- di respingere il reclamo presentato dalla società Borgaro Nobis omologando il risultato conseguito sul campo:
Vanchiglia-Borgaro Nobis 1-0”.
Per maggiore chiarezza, ecco le citate controdeduzioni presentate dal Vanchiglia:
“In merito al reclamo della società Borgaro Nobis sulla gara degli Under 16 regionali girone B del 21/09/2019 ore 17.00: Vanchiglia-Borgaro Nobis, specifica quanto segue:
La doppia squalifica è stata comminata al giocatore Petralia Davide in occasione dell’ultimo turno play out della scorsa stagione 2018/2019 del Campionato Giovanissimi Regionali Under 15 con la precedente società Borgaro Nobis.
A norma dell’art.22 comma 6 C.G.S. le squalifiche che non possono essere scontate in tutto o in parte nella stagione in cui sono state comminate devono essere scontate nella stagione successiva. Nel caso in cui, però, il giocatore abbia cambiato società, o categoria di appartenenza in caso di attività del Settore Giovanile (e qui ricorrono, peraltro, entrambi i casi), la squalifica si sconta per le residue giornate in cui disputa gare ufficiali la prima squadra della nuova società o della nuova categoria di appartenenza in caso di attività del settore giovanile.
Nel nostro caso la prima squadra della nuova categoria di appartenenza del giocatore Petralia Davide è la squadra della categoria Allievi Under 17, avendo il ragazzo titolo per partecipare a tale campionato (la categoria Allievi fascia B Under 16 è infatti una categoria che dà diritto a partecipare a torneo, come specificato nel C.U. n. 1 del 1.07.2019 del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta).
La prime due gare della squadra Allievi Under 17 della società Vanchiglia sono state disputata il 15.09.2019 contro il Bacigalupo e il 22/09/2019 contro la Novese, gare alle quali non ha partecipato, come da distinte che si allegano, il giocatore Petralia Davide, che ha così scontato la squalifica di due giornate comminatagli nella precedente stagione. Petralia Davide poteva quindi regolarmente partecipare alla gara oggetto del ricorso presentato dalla società Borgaro Nobis, che NON merita, pertanto, di essere accolto”.
Per concludere, ecco il post pubblicato dal Vanchiglia su Facebook (in attesa della replica del Borgaro):
“Le partite si vincono in campo... e non solo!
Un po' di settimane fa, in occasione di una partita di Eccellenza, abbiamo avvisato i nostri avversari di non far giocare un loro calciatore già nell'undici titolare in quanto in costanza di squalifica. Noi siamo fatti così. Ci piace giocarle le partite, dentro al campo!
Alcune settimane dopo, con una pec inviata addirittura di domenica mattina, a poche ore dalla conclusione della partita Under 16 regionale tra Vanchiglia e Borgaro ci perviene reclamo da parte della società avversaria che chiedeva assegnazione della vittoria a tavolino in quanto il nostro tesserato Davide Petralia non aveva scontato la squalifica comminata allo stesso nell'ultimo turno dei play out, quando lo stesso Petralia militava proprio nel Borgaro.
Leggete voi stessi com'è andata a finire.
Under 16 regionaleè un torneo, le squalifiche si scontano in campionato, quindi nell'Under 17 regionale.
Semplice? Non per tutti!
Vinciamo sul campo, ma se ci chiamano in causa vinciamo pure fuori dal campo, con la nostra competenza, senza dimenticarci mai di una cosa: la correttezza!
Perché noi siamo il Vanhiglia! Nessuno ci somiglia!
La verità non da scampo, ma è sempre più bello vincere sul campo!”
SOCIETA’ - Il responsabile di Settore giovanile e Scuola calcio lascia per “situazioni che sono andate a toccare i valori e i principi dello sport”. I Cervotti optano per la soluzione interna, con più incombenze al direttore generale Davide Airaudi
“Lascio dopo 7 anni il Venaria Calcio consapevole di aver dato un gran contributo, avendo portato sempre le squadre del Settore giovanile nei regionali, tenuto tutti i nostri migliori giocatori e mantenuto gruppi di 20-22 giocatori fino a fine giugno e contribuito alla scelta di quei giocatori che ad oggi militano nelle società professioniste. Le motivazioni delle dimissioni non sono né di natura tecnica né tantomeno economica, ma di situazioni che sono andate a toccare i valori e i principi dello sport a me tanto cari. Auguro al Venaria Calcio il meglio, salutando con un arrivederci le famiglie e i ragazzi con cui ho avuto un ottimo rapporto. Per il futuro ci sarà una sorpresa che sarà pubblicizzata al momento opportuno”.
Con queste parole (meno polemiche del post pubblicato in mattinata su Facebook), Marco Scognamiglio ha chiuso la sua lunga collaborazione con i Cervotti, iniziata come allenatore e proseguita con il ruolo di responsabile del Settore giovanile e, da quest’anno, anche della Scuola calcio.
La risposta della società è racchiusa in un comunicato molto formale: “La ASD Venaria Reale, dopo le dimissioni del Sig. Marco Scognamiglio, lo ringrazia per gli anni passati al Venaria e gli augura le migliori fortune nella vita e nello sport”.
Difficile capire da dove nasca la frizione, soprattutto dopo tante stagioni ricche di soddisfazioni, con una decina di giocatori lanciati nel professionismo ad arricchire la presenza stabile nei campionati regionali. Per ora il Venaria andrà avanti con soluzioni interne, con il direttore generale Davide Airaudi che andrà a coprire il “vuoto” lasciato da Scognamiglio nella gestione delle categorie dall’Under 16 agli Esordienti, collaborando con Roberto Mercadante, responsabile del CAS e dei Pulcini, e Carlo Pistolesi, che gestisce il settore dagli Allievi alla Prima squadra.
FINALE - Botta e risposta tra Garcea e Cinquemani nei tempi regolamentari, il Mercadante si arrende solo dal dischetto
Un’infinita lotteria dei calci di rigore, in cui hanno tirato e segnato anche i due portieri (il carmagnolese Burdese e il torinese Paratore), regala al Csf Carmagnola la vittoria nel Grande Slam Under 17. Solo all’ultimo tiro si è arreso il Mercadante di Simone Loria, che aveva avuto la forza di rimontare lo svantaggio subito al quarto d’ora della ripresa, ad opera di Garcea su assist di Rebola, grazie al calcio di punizione trasformato da Cinquemani da posizione defilata.
Bellissima la partita, ricca di capovolgimenti di fronte e occasioni da rete, altrettanto emozionanti i calci di rigore, che si sono protratti fino al 9-8 finale che ha premiato i ragazzi di Antonio Rega.
SOCIETA’ - L’ormai ex direttore sportivo chiarisce: “Nessun problema, ci eravamo posti l’obiettivo di far ripartire la società dell’Atletico Torino e devo dire che tutti insieme ci siamo riusciti. Ma io voglio tornare in panchina”
Il nuovo Atletico Torino perde un pezzo importante: si è dimesso il direttore sportivo Mino Giuliani, uno degli artefici del passaggio di proprietà da Mimmo Arcella all’attuale presidente Marco Palmiere, colui che insieme al direttore generale Luca Fiore era impegnato nella ricostruzione delle squadre e della struttura societaria.
“Niente di grave, nessuna litigata e nessun problema” ci tiene subito a chiarire Mino Giuliani, che poi spiega le ragioni della sua scelta: “Quello del direttore sportivo è un mestiere troppo gravoso, difficilmente conciliabile con i miei impegni lavorativi: probabilmente è troppo presto per fare il ds, io voglio allenare, avere il contatto diretto con la squadra e con il campo. Ci eravamo posti l’obiettivo di far ripartire la società dell’Atletico Torino e devo dire che tutti insieme ci siamo riusciti, rimango a disposizione per dare una mano dove serve, ma ho fatto la scelta di dimettermi per essere libero di tornare ad allenare, qualora mi arrivasse una proposta valida…”
Il dado è tratto: dopo le esperienze con San Giorgio, Bacigalupo, Pozzomaina e Atletico Torino (dove ha allenato per due anni, prima di assumere il ruolo dirigenziale), Mino Giuliani è pronto a tornare in panchina.
CLASSIFICA FINALE - Secondo posto per il Chieri, ottimo terzo l’Alpignano. La società del presidente Atzori trionfa grazie ai successi di 2004, 2007 e 2010, oltre ai piazzamenti di 2003, 2008 e 2009. Enzo Scalia: “Siamo felici, grazie a tutti, il lavoro e la serietà di tutti le componenti della società continuano a portarci delle vittorie importanti”
Chisola primo, Chieri secondo, Alpignano terzo. È questo il podio della 39° edizione del SuperOscar, che laurea campione per il secondo anno consecutivo la società del presidente Luca Atzori. Una vittoria figlia dei successi della Scuola calcio (gestita alla grande da Diego Perrone): il gradino più alto del podio è rimasto in bilico fino al week end, ma le vittorie e i piazzamenti dei piccoli chisolini hanno chiarito presto che per gli inseguitori non c’era niente da fare.
Il Chisola ha vinto con l’Under 16, con gli Esordienti 2007 e con i Pulcini 2010, in più è arrivata seconda in Under 17 (dove ha vinto la sorpresa Pozzomaina), negli Esordienti 2008 e nei Pulcini 2009: una presenza pressoché costante sul podio, che alla fine ha fatto la differenza nei confronti del Chieri, che comunque ha ottenuto tre successi, con Under 19, Under 14 ed Esordienti 2008. Le altre vittorie sono state dell’Alpignano, terzo non per caso, con i Pulcini 2009 e soprattutto con l’Under 15, che a livello di annata 2005 ha centrato il quarto trionfo consecutivo, un filotto incredibile.
“Una bellissima vittoria - gongola il direttore generale Enzo Scalia - c’è tanta felicità per il secondo SuperOscar consecutivo. Poi l'anno scorso abbiamo chiuso la stagione con due titoli regionali, quest'anno la apriamo di nuovo con il SuperOscar, speriamo che sia di buon auspicio. Il lavoro e la serietà di tutti le componenti della società continuano a portarci delle vittorie importanti. Un grazie di cuore a tutti ma in particolare a tutti i nostri meravigliosi ragazzi, dai più grandi ai più piccoli. E come si dice sempre in questi casi, sempre forza Chisola!”
CLASSIFICA FINALE - Secondo posto per il Chieri, ottimo terzo l’Alpignano. La società del presidente Atzori trionfa grazie ai successi di 2004, 2007 e 2010, oltre ai piazzamenti di 2003, 2008 e 2009. Enzo Scalia: “Siamo felici, grazie a tutti, il lavoro e la serietà di tutti le componenti della società continuano a portarci delle vittorie importanti”
Chisola primo, Chieri secondo, Alpignano terzo. È questo il podio della 39° edizione del SuperOscar, che laurea campione per il secondo anno consecutivo la società del presidente Luca Atzori. Una vittoria figlia dei successi della Scuola calcio (gestita alla grande da Diego Perrone): il gradino più alto del podio è rimasto in bilico fino al week end, ma le vittorie e i piazzamenti dei piccoli chisolini hanno chiarito presto che per gli inseguitori non c’era niente da fare.
Il Chisola ha vinto con l’Under 16, con gli Esordienti 2007 e con i Pulcini 2010, in più è arrivata seconda in Under 17 (dove ha vinto la sorpresa Pozzomaina), negli Esordienti 2008 e nei Pulcini 2009: una presenza pressoché costante sul podio, che alla fine ha fatto la differenza nei confronti del Chieri, che comunque ha ottenuto tre successi, con Under 19, Under 14 ed Esordienti 2008. Le altre vittorie sono state dell’Alpignano, terzo non per caso, con i Pulcini 2009 e soprattutto con l’Under 15, che a livello di annata 2005 ha centrato il quarto trionfo consecutivo, un filotto incredibile.
“Una bellissima vittoria - gongola il direttore generale Enzo Scalia - c’è tanta felicità per il secondo SuperOscar consecutivo. Poi l'anno scorso abbiamo chiuso la stagione con due titoli regionali, quest'anno la apriamo di nuovo con il SuperOscar, speriamo che sia di buon auspicio. Il lavoro e la serietà di tutti le componenti della società continuano a portarci delle vittorie importanti. Un grazie di cuore a tutti ma in particolare a tutti i nostri meravigliosi ragazzi, dai più grandi ai più piccoli. E come si dice sempre in questi casi, sempre forza Chisola!”
LA PARTITA - La squadra di Alfredo Cantone trionfa con cuore e qualità, poco brillanti e sfortunati (vedi il gol del pareggio annullato nel finale) i ragazzi di Giorgio Brighenti
Cuore, grinta, corsa e anche tanta qualità: il Pozzomaina, già protagonista nella scorsa stagione, ha iniziato ai mille all’ora anche quest’anno e la vittoria nel SuperOscar darà ancora più sicurezza nei propri mezzi ai ragazzi di Alfredo Cantone. Passo falso invece per il Chisola, fin qui dominatore del torneo: ma una sveglia (dolorosa sì, ma non troppo) potrebbe anche far bene alla squadra di Giorgio Brighenti, ieri sera meno brillante del solito, ma neanche accompagnata dalla fortuna.
LA CRONACA
Inizia meglio il Pozzomaina, concreto e aggressivo al cospetto di un Chisola che sembra fin troppo sicuro dei propri mezzi. E infatti una sanguinosa palla persa a centrocampo spiana la strada alla corsa di La Rosa, che non trova un’opposizione abbastanza decisa e beffa il portiere Montiglio con un tiro sporco. La doccia fredda risveglia il Chisola, che alza il baricentro e conquista un paio di punizioni interessanti: su una di queste, Amendola scarica un sinistro radente che fa la barba al palo. Ma la partita si è messa nel modo migliore per Alfredo Cantone, che può sfruttare alla grande l’equilibrio dei suoi ragazzi, attenti in copertura e sempre pronti a ripartire, mettendo in netta difficoltà una squadra alla continua ricerca del gioco palla a terra come quella di Giorgio Brighenti. Non per caso, sarà premiato come migliore in campo il numero 8 Filetti, perno davanti alla difesa, sempre nel posto giusto al momento giusto.
Nell’intervallo il mister del Chisola cambia tutta la fascia sinistra, buttando dentro Liberti e Perotti. L’inizio sembra incoraggiante ma è solo un’illusione, perché - sulla ribattuta di un calcio d’angolo - il Pozzomaina raddoppia con un siluro di Panetta, imparabile e a conti fatti decisivo. Il Chisola però non molla, senza snaturare la sua idea di gioco (e senza eccellere in brillantezza e intensità) inizia a rendersi pericoloso: l’errore di Perotti a un metro dalla porta all’11’ è clamoroso, ma un minuto dopo il numero 19 si rifà con gli interessi buttando dentro il pallone che riapre la contesa. L’inerzia della partita è completamente cambiata, un fraseggio palla a terra porta Amendola davanti al portiere, ma Ballatore è sicuro nell’uscita bassa. Nei minuti finali si gioca a una sola porta, fino all’episodio clamoroso a un soffio dal triplice fischio: Amendola, ancora lui, risolve una mischia e butta in fondo al sacco il pallone del 2-2, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al Chisola rimane l’amaro in bocca, il gusto buono della vittoria è tutto del Pozzomaina.
CHISOLA-POZZOMAINA 1-2
RETI: pt 8’ La Rosa (P), st 4’ Panetta (P), 12’ Perotti (C)
CHISOLA: Montiglio; Gioacas, Perotto (st 1’ Liberti), Turatello (st 11’ Attisani), Dellanno, Bottale, Saponaro (st 9’ Coscia), Amendola, Geraci, Managó, Dodien (st 1’ Perotti). A disp. Bada, Della Corte, Coscia, De Luca, Attisani. All. Giorgio Brighenti.
POZZOMAINA: Ballatore; Alessandro Cazzuola, Andrea Cazzuola, Panetta, Rissone, Renacco, Pavia (st 7’ Iannazzo), Filetti, La Rosa (st 16’ Tommasi), Covello (st 19’ Giraldo), Gallazzi. A disp. Calabria, Costanzo, Chimienti, Tommasello, Sorgente, Scofrani. All. Alfredo Cantone
LA PARTITA - Reti bianche ma tante emozioni nei tempi regolamentari, il verdetto arriva ai calci di rigore: alla fine decide il bomber Tucci
Quattro SuperOscar in quattro anni: il cammino dell’Alpignano 2005 nel torneo che apre la stagione sportiva è clamoroso La bacheca biancoazzurra si è arricchita di un nuovo trofeo, ma battere la Pro Eureka è stato tutt’altro che facile: la banda di Paolo Genovesio ha condotto una partita d’attacco e prodotto una caterva di occasioni, ma quando non si segna la beffa è dietro l’angolo e, in un paio di occasioni, i ragazzi di Daniele Pilone hanno sfiorato il colpo del ko. L’equilibrio è stato spezzato solo dai calci di rigore, in cui alla fine è risultato decisivo il giocatore che tutti aspettavano fin dall’inizio: Gabriele Tucci.
LA CRONACA
Inizio molto aggressivo per i biancoazzurri di Paolo Genovesio, che sfruttano la loro fisicità per mettere alle corde la squadra di Daniele Pilone, in completo rosso. Occasioni limpide ce ne sono poche, anche perché il bomber Tucci svirgola con il sinistro la palla migliore. La Pro è però ficcante in contropiede, ma quando Palumbo scatta bene su una palla lunga, il portiere Martino è bravo ad anticiparlo di testa fuori area. L’Alpignano risponde con in bello scambio tra Cipullo e Tucci, ma il destro del numero 8 è innocuo, così come la stoccata del centravanti pochi minuti dopo. L’occasione migliore arriva nel finale di tempo ed è ancora per l’Alpignano: Il trequartiste Cipullo buca centralmente la difesa a tre dei settimesi ma, solo davanti al portiere, scarica un diagonale che fa la barba al palo.
Anche nella ripresa parte meglio l’Alpignano: Cipullo è caldissimo, già al 2’ offre una bella palla a Tucci, che dal limite calcia forte ma troppo centrale, Tomaino è attento e dice no. Il numero 12 della Pro è bravissimo anche pochi minuti dopo, quando si oppone alla conclusione a botta sicura di Nicoletti, bravo nel movimento in area. Al 7’ però una disattenzione difensiva rischia di costare cara all’Alpignano: la prendo io, la prendi tu, Palumbo prova a inserirsi ma alla fine Martino risolve la situazione. Ma al di là degli episodi, il pallino rimane saldamente nelle mani biancoazzurre: il solito Tucci calcia in porta altre due volte, ci prova anche Spina ma la sua traiettoria è alta.
Episodio da moviola al quarto d’ora: un mischione in area alpignanese viene risolto da Palumbo, ma l’arbitro ravvisa un fuorigioco che vanifica il vantaggio della Pro Eureka. Dopo la grande emozione, gli ultimi minuti di gioco vengono vissuti nell’attesa dei rigori: i primi quattro tiri centrano il bersaglio, poi sbagliano in rapida successione i settimesi De Fazio e Marangi; Seminerio sbaglia il primo match point, Tucci non fallisce il secondo: l’Alpignano, per il quarto anno consecutivo, si porta a casa il SuperOscar classe 2005.
ALPIGNANO-PRO EUREKA 4-3 dcr (0-0 dtr)
ALPIGNANO: Martino, De Bilio, Seminerio, Ferrarese, Germano, D’Introno, Ciliberti, Cipullo (st 18’ Antoniazzi), Tucci, Spina, Nicoletti (st 10’ Arduini). A disp. Casalegno, Ferrara, Maulucci, Petruzzo, Rottino. All. Paolo Genovesio
PRO EUREKA: Macrì (st 1’ Tomaino), Brombal, Pogar, Bonino, Palestro, De Fazio, Vittone (st 12’ Bonamigo), Badaracco, Palumbo, Marangi, Tetaj (st 14’ Cuonzo). A disp. Gaspardino, Ignico, Gamberoni, Di Bartolo. All. Daniele Pilone
NOTE: ammoniti Pogar (P), Palumbo (P), Tucci (A)
SEQUENZA RIGORI: Palestro (P) gol, Spina (A) gol, Cuonzo gol, Ciliberti gol, De Fazio alto, D’Introno gol, Marangi traversa, Seminerio parato, Badaracco gol, Tucci gol.