ALPIGNANO, 5 maggio
Ei Fu, siccome immobile…..inizia così una celeberrima poesia dedicata alla morte di uno dei personaggi più noti della storia, Napoleone, da uno dei grandi della nostra letteratura, Alessandro Manzoni. Ma in questo giorno, da cui la poesia prende titolo proprio in quanto anniversario della morte dell’Imperatore francese, nulla è sembrato immobile sul campo di via Migliarone ed anzi i giovanissimi attori del recupero della ottava giornata del girone L si sono resi protagonisti di una gara bella, ostica, tesa, intensa, combattuta.
Su tutti le due difese che per i blu di casa hanno avuto a fasi alterne in Vittorio Ferrigni e Amer Crivat gli elementi decisamente migliori della partita, per grinta e determinazione. Il Mister Politi ha schierato subito Mattiello tra i pali, Crivat ultimo uomo, Seminerio e Mangione sulle rispettive fasce, D’Introno diga di centrocampo e Patruno a sostegno di Laureana. Al 6’ il Venaria sfrutta un’indecisione di Mattiello che non trattiene un traversone per portarsi in vantaggio. La reazione dei padroni di casa si esaurisce sulla prima traversa di Patruno a seguito di una bella triangolazione con Laureana (vede video). Si lotta a centrocampo ed anche gli ospiti colgono una traversa prima di ottenere il doppio vantaggio spedendo in rete una palla vagante nell’area dei blu (vede video). Il doppio vantaggio ospite non stordisce i padroni di casa che colgono il meritato premio dei propri sforzi grazie ad una micidiale punizione di Davide Mangione che si insacca in diagonale all’incrocio dalla lunga distanza (vede video). I blu prendono coraggio e Patruno costringe alla parata a terra il portiere arancione con un insidioso rasoterra. Il tempo si chiude con un’altrettanto bella parata di Mattiello che neutralizza un contropiede avversario.
Nella seconda frazione Politi rivoluziona la sua formazione tenendo in campo i soli Mattiello e Patruno per inserire Ferrigni ultimo uomo, Gribaldo e Spina a centrocampo, Cireddu sulla destra e Tucci di punta. E proprio l’energico numero 10 di casa, capitano per l’occasione, si dimostra una spina nel fianco della difesa arancione prima alzando un po’ troppo un pallonetto in contropiede e poi impegnando severamente il portiere ospite con una delle sue potenti girate. Il tempo si chiude con un tentativo di Spina che arriva un po’ scoordinato su angolo di Laureana e tira alto e con Ferrigni che per l’ennesima volta stoppa con tempismo e grinta un tentativo di contropiede degli ospiti.
L’Alpignano vuole pareggiare ed entra in campo nell’ultima frazione con ulteriore carburante nel motore. Tucci porta ancora scompiglio nell’area avversaria ma il suo classico tiro in corsa è deviato in angolo di piede dall’estremo difensore ospite. Sugli sviluppi del corner Seminerio sfiora il palo con un siluro da fuori area. Il Venaria, invero arcigno e quadrato, regge i colpi e coglie anch’esso una clamorosa traversa dalla distanza (vede video). Adesso la gara si fa se possibile ancora più intensa e sul ribaltamento di fronte Patruno porta a 2 le trasversali personali con un tiro a botta sicura servito ancora dal compagno di reparto Laureana (vede video). L’Alpignano spinge ed è Mangione a sparare alto un bel centro di Cireddu. Sul cambiamento di fronte la doccia gelata: è Lollo Di Nunzio che conquista palla sulla destra e poi lascia partire più un traversone che un tiro che sorprende Fabio Mattiello e va a morire nell’incrocio opposto. È la rete seppur fortunosa che chiude la gara anche se nei minuti di recupero capitan Tucci sfoga la sua rabbia irrompendo prepotentemente in area nell’ultima azione e insaccando un corner dalla destra di Cireddu rendendo un po’ meno amara l’ultima sconfitta della stagione.
ALPIGNANO-VENARIA 2-3.
I marcatori dell'Alpignano: pt Mangione (A), tt Tucci (A)
La formazione dell'Alpignano – 1) Mattiello, 2) D’Introno, 3) Seminerio; 4) Mangione; 5) Gribaldo, 6) Ferrigni 7) Cireddu, 8) Spina, 9) Laureana, 10) Tucci (cap), 11) Patruno, 13) Crivat
Allenatore: Cesare Politi
Dirigenti: Maria Antonietta Gagnor; Daniele Cireddu; Sergio Mattiello
Mario Gribaldo (Alpignano)