Lunedì, 25 Novembre 2024

San Mauro, 02/05/2018

 

Luigi Milazzo insieme a Valentino Scoglietti e Massimo Bosco, il trio che nelle ultime tre stagioni è stato protagonista del rilancio della società del parco Einaudi, ha lasciato definitivamente la società. O ne è stato allontanato dal presidente Gerardo Angelicchio, fate voi. Il risultato non cambia: tre dei personaggi che negli ultimi anni hanno investito di più - non solo in termini economici, parliamo anche di idee, impegno e ambizioni - nel mondo del calcio piemontese, si ritrovano improvvisamente senza società. E parallelamente una società cresciuta molto velocemente nell'ultimo periodo - nella quantità di tesserati, nella qualità delle squadre e nell'organizzazione generale - si ritrova con un futuro tutto da riscrivere. In società rimane solo il presidente Gerardo Angelicchio, che ha affidato la direzione sportiva a Vito Bellantuono. Il divorzio segue quello della scorsa settimana dell'addetto stampa Antonino Mirone.

GERARDO ANGELICCHIO
“I soldi non sono tutto. Dopo tre anni con loro, non ce l'ho più fatta”. Esordisce così Gerardo Angelicchio, che spiega: “Loro volevano un presidente che mette la firma e non dice niente, io non sono così, tutte le decisioni devono passare da me, non basta essere informato a giochi ormai fatti. Per questo ho detto basta”. 
E adesso? Il presidente ostenta tranquillità: “Il SanMauro ha 80 anni di storia e 500 iscritto, non lo fanno certo tre persone. Per me possono rimanere tutti, alla parte economica ci pensiamo io e i miei uomini, della parte sportiva di occuperà Vito Bellantuono. Andrà tutto come prima, ma almeno ritroverò il sorriso”.

 


LUIGI MILAZZO E MASSIMO BOSCO
“Vuole fare lui? Che faccia lui...” è il commento tagliente di Luigi Milazzo, che nella precedente gestione aveva la delega alla Scuola calcio. “Io mi limito - continua - a ricordare cos'era il SanMauro prima del nostro arrivo e cos'è oggi”.
A scendere nel dettaglio ci pensa Massimo Bosco, che non nega di essere “amareggiato e deluso”: “A SanMauro erano rimaste poche squadre, oggi abbiamo una Scuola calcio piena di bambini, nel Settore giovanile l'anno prossimo avremo quattro regionali su cinque, anche se mi dispiace tantissimo per la retrocessione degli Allievi, la Prima squadra è vicina alla salvezza in Promozione e nella prossima stagione avremmo puntato all'Eccellenza. Qui giocavano con maglie vecchie di 10 anni, adesso c'è una lavanderia, un trattore per il sintetico, una segreteria che funziona alla grande, un'organizzazione che non teme confronti. Qualcosa abbiamo fatto in questi anni, no? E non è solo questione di soldi, siamo un gruppo di amici che si diverte insieme, condivide idee e ambizioni, un gruppo di sanmauresi che voleva il meglio per la società della propria città. Su una cosa Angelicchio ha ragione: siamo incompatibili in tutto, diversi in tutto, lo rispetto ma non mi sono mai sentito rappresentato da lui”. 
E adesso che succederà a SanMauro: “Per la prossima stagione avevamo già definito un assetto spettacolare - continua Bosco - ma purtroppo finisce qui e non ci sono margini per ricucire: non è pensabile che io pagi il conto al ristorante e a mangiare sia qualcun altro... Detto questo, auguro il meglio al SanMauro”. E al trio Scoglietti-Bosco-Milazzo? “Magari ci dedicheremo un po’ di più al nostro lavoro e alle nostre famiglie. Anche se non nego che qualche telefonata è già arrivata…”

 

(Fonte: 11giovani.it)

 

La Redazione