Sabato, 16 Novembre 2024
Matteo Curreri

Matteo Curreri

MERCATO JUVE U15 – La società bianconera affida al mister Marcello Benesperi due giocatori per la sua Under 15: Luis Gabriel Suazo dal Cagliari e Samb Demba Sall dal New Academy Pesaro


Le giovanili della Juventus si preparano all’imminente inizio di stagione. C’è ancora tempo però per dare un’ultima spolverata agli organici impegnati nei prossimi campionati nazionali. Per l’Under 15 di Marcello Benesperi vengono riservati altri due acquisti classe 2008. Entrambi arrivano dal mercato interno italiano. Il primo è Luis Gabriel Suazo dal Cagliari, figlio dell’honduregno David, che fece fortune proprio in rossoblù con una breve parentesi all’Inter. Anche lui attaccante, spicca in particolare per la sua velocità. Il secondo approda in bianconero dalla New Academy Pesaro, si tratta di Samb Demba Sall, nazionalità senegalese.  I due giocatori si aggiungono alla lista degli acquisti classe 2008 che comprende il portiere Filippo D'Emilio dal Delfino Curi Pescara, il difensore Vittorio Tognaccini dal Montevarchi, il centrocampista Marco Tiozzo dal Padova e infine gli attaccanti Karamoko Kaba dalla Segato e Francesco Sturniolo dal Torino. 

3^ GIORNATA – La formazione di Scurto passa al quarto d’ora di gioco con il terzo gol in altrettante uscite di Ansah. L’Inter assedia l’area granata per tutto il match, ma il Toro resiste e riesce a condurre fino al triplice fischio il risultato finale di 1-0


E’ un inizio entusiasmante di stagione per il Torino e il suo nuovo allenatore Giuseppe Scurto, che pare essersi ambientato alla perfezione, o almeno così traspare dai risultati. Tre vittorie in tre gare, lo stesso bottino di Ansah per gol in stagione. Sua la rete che consente al Toro di vincere 1-0 e andare a quota 9 (a punteggio pieno) e vedere tutti dall’alto verso il basso, nonostante un match che per larghi tratti è stato dominato dall’Inter. Nei primissimi minuti di gioco è infatti la squadra di Chivu a fare la partita, col canovaccio nel pressing granata che si sviluppa a intermittenza. Lampi di Toro arrivano da Ansah che con la sua fluidità nelle giocate rischia anche di far fare brutte figure alla retroguardia campione d’Italia. Con lo scorrere delle lancette la squadra di Scurto riesce a guadagnare porzioni di terreno, provando a sfondare a destra usufruendo dell’esplosività di Dembele. L’Inter cerca invece di sorprendere il Torino in verticale sulla profondità dettata da Esposito. A mettere la freccia tra i due contendenti sono i granata, con il solito Ansah al minuto 14. Gineitis crossa da sinistra rasoterra per l’attaccante granata. Il servizio è però troppo lungo e sfila per tutta l’area di rigore. Dembele ricicla il possesso e dal fondo alza un traversone sul secondo palo dove c’è ancora Ansah ad insaccare di testa il gol del vantaggio del Torino. Partenza sprint in questa stagione per il ghanese classe 2004, al terzo centro in altrettante uscite, che non vuole finirla qui, mettendo in mostra diversi strappi in velocità che sverniciano i centrocampisti avversari. Il Toro appare destinato a continuare nella sua pressione, ma presto esce la fretta di rimettere la gara in parità dell’Inter. Il primo squillo dei nerazzurri arriva al 20’. Iliev si muove con leggiadria sull’out di destra. Viene dentro al campo per Esposito. Di prima dietro per Carboni, che a sua volta appoggia d’esterno per Kamate. Il palleggio continua in orizzontale sulla sovrapposizione a sinistra di Perin che va al cross basso al centro. La deviazione di Dembele costringe Passador a distendersi e far sì che la sfera non si insacchi all’angolino. E’ corner, che batte Iliev. La sua traiettoria è corta, sul primo palo, dove arriva prima di tutti Guercio. Il nerazzurro va di tacco, ma non inquadra la porta e il pallone sfila sul fondo. L’Inter macina gioco, il Toro riesce a resistere. Alla mezz’ora N’Guessan intercetta con veemenza una palla di Andersen per Esposito all’altezza del dischetto del rigore. Emerge lo strapotere fisico del difensore granata. Subito dopo si accende una miccia tra Della Valle e Andersen, con il torinista che si fa prendere un po’ troppo dall’agonismo, andando testa a testa contro l’avversario. Dimostrazione di come la gara si stia innervosendo, visto che già in precedenza Carboni scaraventa un pallone verso i cartelli pubblicitari per il disappunto su un fischio a centrocampo del direttore di gara. L’Inter prende ancora più campo. Al 34’ Fontanarosa dalle retrovie si appoggia da Perin a sinistra. Al centro c’è Kamate per un doppio uno due con Esposito che crea una prateria centrale per il compagno che ha la visuale ottima e tutto il tempo per concludere. Il tiro di Kamate però è centrale e debole e Passador può distendersi in presa. Quattro minuti più tardi è ancora Kamate a sprintare per vie centrali. Apre a sinistra per Perin che va di nuovo al centro ma da Carboni. L’argentino conduce col mancino finché fa partire un missile terra-aria a incrociare che costringe Passador a volare per evitare che il pallone si infili sotto il sette Portiere granata ancora protagonista nell’azione successiva. Cross da destra per Iliev che da pochi passi stacca di testa. Passador d’istinto risponde presente. Sul tap-in arriva Kamate ed è ancora l’estremo difensore ad avere la meglio bloccando in presa bassa. Nonostante i pericoli corsi, il Torino chiude la prima frazione avanti di una rete. Nel secondo tempo Scurto attua subito una doppia sostituzione con Vaiarelli e D’Agostino al posto di Antolini e Weidmann. Nell’Inter esce Iliev ed entra Owusu. Proprio quest’ultimo giocatore nerazzurro si rende protagonista della prima conclusione della ripresa. Costruisce Carboni da play e va lungolinea da Zanotti, che a sua volta mette al centro per Owusu che controlla e spara col destro, spedendo il pallone sopra la traversa. Inaspettatamente si fa rivedere anche il Toro. Gineitis stoppa il pallone a terra dopo essersene impossessato da un campanile a centrocampo. Dribbla un uomo, poi serve nello spazio creato da due difensori dell’Inter il neo entrato Vaiarelli che perde il tempo stoppando col destro, facilitando l’uscita del portiere, bravo a chiudergli lo specchio nella successiva conclusione. Il Toro pare riaccendersi, ma è ancora l’Inter a farsi avanti, sfruttando l’intraprendenza di Di Maggio e Carboni. Dai piedi dell’argentino nasce un’altra azione non sfruttata dall’Inter. Carboni conduce col mancino prima verso destra, poi si sposta sul versante opposto per cercare una palla filtrante dietro la schiena di Dembele per servire Owusu. Cross al centro del nerazzurro troppo sul portiere che, forse ostacolato dal sole, allontana un po’ goffamente con la mano destra. Sulla respinta Esposito tocca con la punta, Passador si riscatta deviando in calcio d’angolo. Al quarto d’ora di gioco Scurto sostituisce Ansah per Caccavo, poi dopo qualche minuto inserisce Dell’Aquila al posto di Jurgens. I granata hanno soltanto giocatori freschi davanti e riacquisiscono un po’ di brio. Dell’Aquila entra benissimo. A un quarto d’ora dalla fine prende palla da desta, si porta dentro e supera due uomini. Carica il mancino, poco preciso e di molto sopra la traversa. Le due squadre, anche per necessità dell’Inter, si allungano e il Toro prova ad approfittare dello sbilanciamento dei nerazzurri per infliggere il colpo del k.o. L’Inter le tenta tutte. Chivu inserisce Curatolo e Sarr per Esposito e Kamate. Curatolo si inventa una conclusione al volo staccandosi dalla marcatura su un cross proveniente da sinistra. Palla ancora sopra la traversa. Ci prova ancora lui al secondo dei cinque minuti di recupero comandati dall’arbitro. Di nuovo un traversone da sinistra, questa volta di Owusu. Curatolo stacca di testa ma non riesce a spedire il suo tentativo verso il secondo palo. Pallone che si spegne sul fondo come le speranze dei nerazzurri di rimettere la gara in piedi. A festeggiare è il Torino di Scurto che, dopo aver vinto contro Cagliari e Atalanta strappa altri tre punti mantenendo anche la porta inviolata per la seconda volta in stagione.

TORINO-INTER 1-0
RETI: pt 14’ Ansah
TORINO: Passador; Dembelè, N’Guessan, Anton, Dellavalle; Gineitis, Ruszel, Antolini (st 1′ Vaiarelli); Weidmann (st 1′ D’Agostino); Ansah (st 16′ Caccavo), Jurgens (st 28′ Dell’Aquila). A disp. Hennaux, Brezzo, Gaj, Rettore, Dell’Aquila, Corona, Dalla Vecchia, Savva, Bura, Njie. All. Scurto.
INTER: Botis; Zanotti, Guercio, Fontanarosa, Perin; Martini (st 3′ Di Maggio), Andersen, Kamaté (st 37′ Sarr); Carboni, Iliev (st 1′ Owusu); Esposito (st 23′ Curatolo). A disp. Calligaris, Basti, Stankovic, Grygar, Stabile, Biral, Dervishi, Stante, Di Pentima, Pelamatti. All. Chivu.


GIRONI U15/U17 SERIE C – Le tre piemontesi inserite nel Girone A. Primo fischio d’inizio in programma domenica 25 settembre. Novara-Alessandria al quinto turno, Pro Vercelli-Novara al settimo e Pro Vercelli-Alessandria la nona e ultima giornata d’andata


La Federazione Italiana Giuoco Calcio attraverso un comunicato ufficiale ha reso noti i gironi e i calendari della stagione 2022-2023 riguardanti le formazioni che prenderanno parte ai campionati nazionali Under 15 e Under 17 riservati alle società di Serie C. Le piemontesi sono state inserite nel Girone A che comprende Alessandria, Novara e Pro Vercelli. La prima giornata è in programma domenica 25 settembre, quando andranno in scena su entrambi i fronti Alessandria-Pro Sesto, Novara-Sangiuliano City e Pergolettese-Pro Vercelli. Per il primo derby piemontese si dovrà attendere la quarta giornata, in data 23 ottobre (ritorno 19 febbraio) con Novara-Alessandria. Pro Vercelli-Novara si disputerà la settimana giornata, datata 20 novembre (ritorno 26 marzo), mentre Pro Vercelli-Alessandria si giocherà nell’ultimo turno d’andata l’11 dicembre e, ovviamente, col fattore campo invertito per la giornata conclusiva della regular season del 23 aprile. Il Novara ospiterà contemporaneamente il Lecco. Di seguito tutti i gironi a dieci squadre:

GIRONE A: ALESSANDRIA, Aurora Pro Patria, Lecco, Fiorenzuola, NOVARA, Pergolettese, Pro Sesto, PRO VERCELLI, Renate, Sangiuliano City
GIRONE B: Trento, Albinoleffe, Arzignano Valchiampo, Padova, Feralpisalò, L.R. Vicenza, Mantova, Pordenone, Triestina, Virtus Verona
GIRONE C: Ancona, Cesena, Fermana, Imolese, Piacenza, Recanatese, Reggiana, Rimini, San Marino, Vis Pesaro
GIRONE D: Aquila Montevarchi, Carrarese, Pontedera, Gubbio, Lucchese, Olbia, San Donato Tavarnelle, Siena, Torres, Virtus Entella
GIRONE E: Audace Cerignola, Avellino, Foggia, Pescara, Giugliano, Juve Stabia, Latina, Monterosi, Turris, Viterbese
GIRONE F: AZ Picerno, Catanzaro, Crotone, Fidelis Andria, Gelbison, Messina, Monopoli, Potenza, Taranto, Virtus Francavilla

GIRONI – Le formazioni piemontesi nuovamente inserite nel Girone A insieme alle liguri. Nel Girone B, a netta maggioranza lombarda, figurano Borgosesia e Gozzano


Nella giornata odierna la Lega Nazionale Dilettanti ha pubblicato i gironi in cui sono state inserite le società partecipanti al campionato nazionale Juniores Under 19 2022-2023, competizione riservata ai calciatori nati dopo il 1° gennaio 2004. Le piemontesi, come da consuetudine, si incontreranno in due raggruppamenti. Una netta dominanza nel Girone A in convivenza con le liguri (oltre al valdostano Pont Donnaz) e nel Girone B, dove invece il Piemonte verrà rappresentato soltanto da Borgosesia e Gozzano che dovranno confrontarsi contro le restanti avversarie lombarde. Di seguito tutte le suddivisioni:

GIRONE A: Fezzanese, Ligorna, Sanremese, Sestri Levante, Vado, ASTI, BRA, CASALE, CHIERI, CHISOLA, DERTHONA, FOSSANO, PINEROLO, PONTDONNAZ

GIRONE B: BORGOSESIA, GOZZANO, Alcione, Arconatese, Caronnese, Castanese, Castellanzese, Varese, Crema, Fanfulla, Giana Erminio, Legnano, Sant’Angelo, Varesina

GIRONE C: Breno, Brusaporto, Casatese, Desenzano, Folgore Caratese, Lumezzane, Ponte San Pietro, Real Calepina, Seregno, Sporting Franciacorta, Villa Valle, Virtus Ciseranobergamo, Caldiero, Chievo Sona, Villafranca.

GIRONE D: Levico, Virtus Bolzano, Cjarlins Muzane, Torviscosa, Adriese, Campodarsego, Cartigliano, Dolomiti Bellunesi, Este, Legnago, Luparense, Mestre, Montebelluna, Montecchio Maggiore, Portogruaro, Union Clodiense.

GIRONE E: Bagnolese, Carpi, Correggese, Corticella, Forlì, Lentigione, Mezzolara, Ravenna, Salsomaggiore, Sammaurese, United Riccione, Pontedera, Ghiviborgo, Real Forte Querceta, Seravezza, Tau Altopascio.

GIRONE F: Città di Castello, Orvietana, Sporting Trestina, Aglianese, Arezzo, Livorno, Follonica Gavorrano, Grosseto, Ponsacco, Pianese, Pistoiese, Poggibonsi, Prato, Sangiovannese, Scandicci, Terranuova Traiana.

GIRONE G: Alma Juventus Fano, Montegiorgio, Porto D’Ascoli, Sambenedettese, Tolentino, Vigor Senigallia, Avezzano, Chieti, Pineto, Notaresco, Vastese, Termoli, Vastogirardi.

GIRONE H: Aprilia, Cassino, Cynthialbalonga, Flaminia, Lupa Frascati, Montespaccato, Ostiamare, Pomezia, Real Monterotondo, Roma City, Team Nuova Florida, Tivoli, Trastevere, Vis Artena.

GIRONE I: Lavello, Matera, Barletta, Bitonto, Brindisi, Casarano, Fasano, Gravina, Martina, Molfetta, Nardò, Altamura.

GIRONE L: Francavilla, Afragolese, Casertana, Gladiator, Mariglianese, Matese, Nola, Nocerina, Palmese, Portici, Puteolana, Real Aversa.

GIRONE M: Angri, Cavese, Paganese, Santa Maria Cilento, Sorrento, Turris, Castrovillari, Cittanovese, Fc Lamezia, Locri, San Luca, Vibonese.

 

3^ GIORNATA – La squadra di Montero va sotto nei primi minuti di gioco, ma grazie al momento di forma micidiale di Nonge e Turco ribalta in fretta il risultato. In rete anche Tommaso Mancini, che bagna il suo esordio da titolare in Primavera al meglio, e il subentrato Yildiz. Juve momentaneamente in testa a quota 7


La Juventus ha grandissimo feeling col gol. Dopo il poker all’Udinese, oggi la squadra di Montero trova conferme in questo senso dalla trasferta di Empoli. 2-5 finale con un’altra super prestazione di Nicolò Turco, autore di una doppietta, oltre a un formidabile Nonge. Esordio coi fiocchi per Mancini, in gol nella prima frazione. Chiude le marcature Yildiz, quest’oggi partito dalla panchina.  Difficoltà evidenti per la Juventus nei primi minuti di gioco. I bianconeri faticano infatti a superare la metà campo per via di un Empoli aggressivo e dal baricentro alto, pronto a intercettare i tentativi di costruzione degli avversari, in particolare sulla fascia destra, per rendersi pericolosa con le transizioni offensive. La prima conclusione del match è infatti di marca empolese. Daffara al 4’ deve superarsi sul destro da fuori area di Rosa allungandosi e spedendo il pallone in out per il calcio d’angolo. Dopo 13 minuti di gioco la pressione dei padroni di casa si riflette nel gol del vantaggio. Complice, la Juventus. Sulla costruzione da dietro bianconera, Doratiotto conduce con fare fin troppo leggero e Kaczmarski, in pressing, ne approfitta per scippargli il possesso e all’altezza della mezzaluna dell’area di rigore scaraventare un destro potente che Daffara intuisce, ma non può bloccare. Palla in rete e Juve costretta a rincorrere. La squadra di Montero appare scossa dall’acuto dei padroni di casa. Un disagio che si manifesta in alcuni errori banali in impostazione. La Juventus però inizia ad affacciarsi timidamente nella metà campo empolese, con la linea dei difensori che pesta il dischetto di centrocampo. Nel giro di un paio di minuti da questo cambio di atteggiamento, i bianconeri trovano il pareggio, su un’iniziativa personale di Nonge. Inizia tutto da un buon break a centrocampo di Mbangula, che si porta dentro e serve Nicolò Turco spalle alla porta. Il bomber allarga di prima a sinistra per Nonge che punta un avversario, entra in area e da posizione defilata trova la porta, sorprendendo anche il portiere sul suo palo. Al 19’ la Juventus rimette la gara in situazione di parità, alla prima vera occasione di un match finora sottotono. Il gol dà fiamma alla formazione di Montero. La gara appare realmente aperta a qualsiasi scenario, con le due squadre che iniziano a perdere un po’ le misure del terreno. I bianconeri hanno una carta in più rispetto agli avversari. Si chiama Nonge e non fa altro che prendersi la scena con le sue decisive giocate. Al 23’ impacchetta un lancio splendido per la corsa di Mbangula. Il belga parte da sinistra e riceve il servizio in area di rigore. E’ completamente solo. Di fronte a lui soltanto il portiere, attento a chiudergli lo spazio col corpo. Mbangula lo costringe all’uscita e si inventa un mini-lob che va a sbattere sul palo. Nei paraggi, intanto, si fa trovare Mancini che battezza l’esordio da titolare con un tap-in facile facile che vale il sorpasso bianconero. L’Empoli reagisce immediatamente. La squadra di Buscé porta un numero consistente di uomini nella metà campo avversaria e in un paio di occasioni grazia qualche disattenzione dei difensori bianconeri negli inserimenti alle spalle con l’imprecisione nell’ultimo passaggio. La Juve chiude la prima frazione in attacco e avanti di una rete. La formazione di Montero, dopo l’intervallo, esce dagli spogliatoi col piglio di chi vuole chiudere la questione in fretta. In questo secondo tempo la tendenza pare essersi capovolta rispetto alle prime battute di partita con la Juventus che schiaccia gli avversari nella propria metà campo. L’Empoli riesce a superare quest’impasse, ma allo stesso tempo lascia spazi che si rivelano opportunità per la Juventus. Al 52’ Doratiotto approfitta della distrazione dei giocatori dell’Empoli per le proteste dovute a un presunto tocco col braccio di Citi, per servire d’esterno il movimento verso la porta di Nicolò Turco. Il numero 9 bianconero si infila tra due difensori, vince un duello sfiorando il pallone tanto che basta per proseguire la propria progressione. Arriva al limite dell’area e col sinistro incrocia, a porta ormai sguarnita per l’uscita disperata del portiere, per il tris bianconero. Come dimostrato già nelle precedenti due finestre successive al gol, l’Empoli non ci sta a darla vinta agli ospiti. Rosa va immediatamente in pressione su Citi. Vince in qualche modo il rimpallo per poi appoggiare a Ignacchiti che, in area di rigore, ha il tempo per caricare il destro che sbatte sul muro di difensori della Juventus. Una pressione quella degli uomini di Buscé che si rivela sterile. Questione di killer instinct, che di certo a Nicolò Turco non manca. Al 63’ il neo entrato Pisapia lancia in profondità il compagno. Turco si ritrova a tu per tu col portiere e non si accontenta soltanto di appoggiare il pallone in rete per il poker. Il 9 si cimenta in un pallonetto che si alza a campanile per poi culminare la propria discesa gonfiando la rete. Inizio di stagione sovraumano di Nicolò Turco, al quinto centro in tre incontri stagionali. Cinque come i gol della Juventus che al 67’ vanno a rendere ancora più corposo il tabellino. Autore della “manita” è il subentrato Yildiz, già in gol nell’esordio casalingo con l’Udinese. Rouhi trova un’autostrada sul versante destro del campo. Sulla sua corsa trova Yildiz che continua la staffetta conducendo palla dentro l’area di rigore e lasciando partire il mancino che fa sponda sul palo più lontano e va a infilarsi in rete. La gara perde, come naturale che sia, un po’ di smalto. Nonostante ciò l’arbitro concede altri tre minuti di recupero che consentono all’Empoli di rendere meno amaro un pomeriggio decisamente complicato. Al 93’ l’Empoli cerca in due occasioni di far male alla Juve senza però riuscire nell’intento, finché Renzi mette al centro un cross per Seck che colpisce di testa e infila il gol del 2-5 finale. La Juventus con questa vittoria sale a 7 punti, portandosi per una notte in testa alla classifica. In calendario il match di venerdì 2 settembre contro l’Atalanta.

EMPOLI-JUVENTUS 2-5
RETI: pt 13’ Karczmarksi (E), pt 19’ Nonge (J), pt 23’ Mancini (J), st 7’, st 18’ Turco N. (J), st 22’ Yildiz (J), st 48’ Seck (E)
EMPOLI: Fantoni, Indragoli, Magazzù (st 12’ El Biache), Fini (st 12’ Nabian), Bolì, Ignacchiti, Renzi, Kaczmarski (st 26’ Bonassi), Rosa, Tropea, Dragoner. A disp. Seghetti, Filippis, Barsi, Seck, Vallarelli, Sodero, Sabbatasso, Crasta, Botrini, Lanza, Ekong. All. Buscè. 
JUVENTUS: Daffara, Turco S., Citi, Huijsen (st 32’ Dellavalle), Rouhi, Doratiotto (st 38’ Ripani), Nonge (st 14’ Pisapia), Maressa, Mbangula, Turco N. (st 32’ Anghelè), Mancini (st 14’Yildiz).  A disp. Scaglia, Vinarcik, Valdesi, Hasa, Domanico, Galante, Ledonne, Solberg, Moruzzi, Morleo. All. Montero. 

2^ GIORNATA – Vincono entrambe le torinesi nel campionato Primavera 1. Il Toro va avanti subito con Ansah, poi si fa rimontare. Tocca a Dell’Aquila da subentrato ribaltare nuovamente il risultato per uscire dal campo dell’Atalanta col bottino pieno e il 2-3 finale. La Juventus conquista un successo casalingo per 4-0 contro l’Udinese grazie a tre gol di Turco e sfruttando la superiorità numerica. In rete anche Yildiz, autore in precedenza di due assist


Secondo turno che si chiude in positivo per le due formazioni torinesi impegnate nel campionato Primavera 1. Sia Torino che Juventus portano a casa i tre punti, imponendosi rispettivamente su Atalanta (2-3) e Udinese (4-0). La mattinata del Torino inizia come meglio non poteva. Dopo soli quattro giri di lancette i granata si trovano già in situazione di vantaggio. Il gol arriva in collaborazione con la difesa atalantina che giudica innocuo un rinvio dal fondo di Passador. Il difensore Guerini lascia infatti sfilare il pallone. Dietro lui Ansah che controlla e fa passare sotto le gambe del portiere la sfera che si va a insaccare in rete per lo 0-1 in favore della formazione di Scurto. Partenza super di stagione per l’attaccante granata, che con un suo gol ha deciso il match del primo turno con il Cagliari. L’Atalanta reagisce e prende il controllo delle iniziative. Passador deve superarsi su delle incursioni personali di Perez e Fisic. Il Toro si fa vedere in ripartenza, ma intorno alla metà della prima frazione riacquisisce porzioni di terreno, mettendo in mostra anche qualche sprazzo di qualità offerto in particolare da Ansah e Weidmann. In un momento favorevole per i granata, si materializza di colpo la rimonta atalantina. Gineitis entra in ritardo su una palla vagante in area. Tocca Fisic e per l’arbitro è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta De Nipoti che calcia alla sua sinistra, mentre Passador va da tutt’altra parte. Il sorpasso avviene alla mezz’ora. Sempre De Nipoti da destra, serve in area Fisic spalle alla porta. L’attaccante si libera di un difensore e si porta sul fondo, da cui alza un cross al centro che Palestra indi rizza in rete con una conclusione al volo. Il secondo tempo comincia con un’Atalanta in gestione, capace allo stesso tempo di colpire in ripartenza. Vavassori nelle battute iniziali di ripresa ha l’occasione per il tris, quando viene servito in profondità per poi entrare in area e calciare col destro a incrociare. Passador si fa trovare pronto e respinge in due tempi. Il primo accenno di reazione del Torino arriva al 60’ su iniziativa personale del subentrato Jurgens, che sferra un destro potente dalla distanza: la traversa grazia l’Atalanta, col pallone che rimbalza successivamente sulla linea di porta. I granata alzano il proprio baricentro, iniziano timidamente a credere nella possibilità di rientrare in partita, affidandosi alla qualità in mezzo al campo di Jurgens e alle iniziative sulle fasce del neo entrato Dell’Aquila. E’ un buon momento per il Toro. A meno di un quarto d’ora dalla fine è ancora Jurgens a rendersi pericoloso con una conclusione dal limite dell’area di esterno destro deviata in angolo dal portiere. Dagli sviluppi di quel corner, i granata di Scurto trovano la parità. Dell’Aquila riceve palla a destra, controlla, dribbla un avversario e col mancino scocca un tiro a giro che carambola sul secondo palo per poi infilarsi in rete per il 2-2. Dell’Aquila si rende pericoloso anche a cinque dalla fine. Sponda di un onnipresente Jurgens per il compagno che tira verso la porta difesa da Bertini, che para coi piedi. Preludio del clamoroso sorpasso che si materializza al 91’, ancora con un superlativo Dell’Aquila. Servizio di Dellavalle dalle retrovie per l’ex Spal che, tutto solo in area di rigore, ha tempo di controllare e piazzare col sinistro il pallone in rete. 2-3 finale, Toro a punteggio pieno dopo due trasferte sulla carta insidiose. A Vinovo va in scena invece il match tra Juventus e Udinese. I bianconeri di Montero, come da pronostico, fanno la partita. Da sottolineare però il pressing alto dei friulani che riescono man mano a guadagnare sempre più campo. La gara diventa così molto equilibrata e a latitare sono le occasioni da gol. Dopo il cooling break di metà tempo, si manifestano le prime scintille di una partita fino a quel momento col freno a mano tirato. Prima viene annullato un gol a Turco per fuorigioco su assist di Hasa, poi alla mezz’ora l’Udinese rimane in dieci per il rosso diretto mostrato a Guessand per via di un intervento scomposto e in ritardo a centrocampo su Mbangula. Un’ingenuità che l’Udinese paga cara, perché al 35’ Turco segna e questa volta è tutto buono. Yildiz in area di rigore calcia debolmente col mancino verso il secondo palo. Sulla traiettoria si avventa Turco per la correzione in rete. Avvenimenti che mettono la gara in discesa per la Juventus, che chiude la prima frazione in attacco e avanti di due lunghezze. Funziona la coppia Yildiz-Turco, che al 43’ esegue lo stesso schema del primo gol. Il turco di nazionalità coglie con una palla filtrante il movimento in area del compagno che controlla e spedisce in rete il pallone della doppietta personale. Nella ripresa l’Udinese non demorde, ma è ancora la Juventus ad andare più vicina al gol. Dopo una decina di minuti dal rientro sul terreno di gioco, Hujsen stacca di testa su un corner, senza però angolare e dunque è piuttosto facile la respinta del portiere. Più tardi i bianconeri padroni di casa si rendono pericolosi in ripartenza. Turco porta palla e serve Mbangula. Il belga si porta sul fondo, si gira e vede Hasa ben piazzato. Il 10 bianconero viene servito sui piedi e ha tutto lo spazio per concludere, ma il suo tiro è debole e viene deviato. Tocca poi a Doratiotto, su assist di tacco di Turco, sbattere contro il palo. Un lungo preludio per il tris che giunge al 65’. Dopo due assist, Yildiz segna il suo nome tra i marcatori. Buon lavoro a destra della Juventus. Maressa riceve palla al limite e premia il taglio di Yildiz in area di rigore che conclude di prima a rete. Quattro minuti per il poker e la tripletta personale di Turco. L’attaccante recupera palla sulla trequarti avversaria. Davanti a sé un’autostrada che lo conduce a tu per tu col portiere che fredda con facilità. Partita chiusa con una ventina di minuti d’anticipo per una Juventus che può festeggiare così i primi tre punti della stagione e della nuova gestione Montero.

ATALANTA-TORINO 2-3
RETI: pt 4’ Ansah (T), pt 27’ rig. De Nipoti (A), pt 31’ Palestra (A), st 33’, st 46’ Dell’Aquila (T),
ATALANTA: Bertini, Del Lungo, Chiwisa (st 17′ Colombo), Muhameti, Fisic (st 11′ Bernasconi), De Nipoti, Bordiga, Ghezzi, Palestra (st 11′ Stabile), Guerini, Vavassori. A disp. Maglieri, Illipronti, Saleh, Roaldsoy, Omar, Riccio, Vitucci, Perez, Colombo, Armstrong, Regonesi, Bevilacqua, Tornaghi, All.Fioretto
TORINO: Passador; Dellavalle, N’Guessan, Anton, Dembelè; Gineitis (st 25′ D’Agostino), Ruszel, Antolini (st 1′ Jurgens); Weidmann (st 18′ Marchiorio); Ansah (st 41′ Savva), Caccavo (st 18′ Dell’Aquila). A disp. Hennaux, Brezzo, Gaj, Wade, Rettore, D’agostino, Azizi, Corona, Bura. All. Scurto

JUVENTUS-UDINESE 4-0
RETI: pt 35’, pt 43’ Turco, st 20’ Yildiz, st 24’ Turco
JUVENTUS: Scaglia; Valdesi, Dellavalle, Huijsen, Rouhi (st 35’ Moruzzi); Doratiotto, Nonge (st 16’ Pisapia); Hasa, Yildiz (st 28’ Anghelè), Mbangula (st 16’ Maressa); Turco N. (st 28’ Mancini). A disp. Daffara, Turco S., Domanico, Ripani, Galante, Ledonne, Citi, Florea, Solberg, Morleo. All. Montero. 
UDINESE: Di Bartolo, Guessand, Cocetta (st 44' Nuredini), Abankwah, Centis, Basha (st 1’ Campanile), Pafundi (st 21’ Russo), Castagnaviz, Iob, Zunec (st 1’ Demiroski) (st 3’ Decrescenzo), Abdalla. A disp. Porzio, Di Lazzaro, Accetta, Nwachukwu, Mosca, Pejicic. All. Sturm. 

ALLENATORI NOVARA - Semioli inserisce nel suo staff per la panchina della Primavera, Christian Viola, ex tecnico della Juniores del Chieri. Il responsabile del settore giovanile Fabbrini, nomina Simone Olivi come tecnico dell'Under 17 e Simone Vecchio per l'Under 15


Il Novara ha completato il roster di allenatori per la prossima e imminente stagione, la prima dal ritorno nei professionisti. Il settore giovanile azzurro, capitanato dall’ex Torino Andrea Fabbrini, si presenterà ai nastri di partenza con le formazioni Primavera, Under 17 e 15. L’Under 19 azzurra sarà guidata in panchina da Franco Semioli, anch’esso proveniente dal Torino dopo aver assunto i panni di tecnico di Under 16, 17 e 18 granata, raggiungendo in tutte le stagioni i playoff scudetto. Prima ancora le esperienze con l’Under 17 della Pro Vercelli e la Juniores Nazionale del Chieri, da cui si aggregherà un membro del suo staff. Il vice di Semioli sarà infatti Christian Viola, fino alla scorsa stagione al timone della Juniores Nazionale del Chieri (ora allenata da Simone Loria) che ha condotto a giocarsi il turno preliminare dei playoff. Il Novara affiderà la panchina dell’Under 17 a Simone Olivi, proveniente dal biennio nel settore giovanile dell’Alcione Milano in cui ha allenato i gruppi 2008, 2009 e i 2004 e 2006. Si è formato nei settori giovanili delle formazioni venete di Giorgione Calcio e Cittadella. Ha conseguito anche il diploma da match analyst. Per l’Under 15 è invece stato nominato tecnico Simone Vecchio. Classe 1985, per quindici anni nella scuola calcio della Juventus, ha avuto esperienze in Sisport e da responsabile della scuola calcio della Torinese.

1^ GIORNATA – Vittoria all’esordio per la formazione del nuovo mister Giuseppe Scurto. 0-1 finale maturato nella prima frazione grazie a un’invenzione di Ansah che ha permesso ai granata di andare all’intervallo col risultato favorevole. Nella ripresa i granata resistono agli attacchi dei padroni di casa e ottengono un successo di misura


Al centro sportivo Asseminello, il Torino Primavera esordisce in campionato e dà il via alla nuova era con Giuseppe Scurto in panchina. E’ una formazione spregiudicata quella granata, aggressiva e vogliosa di fare la partita. Mentre tutti si aspettano il predominio del Cagliari, dopo un’iniziale fase di studio, sono i torelli ad avere la miglior occasione delle prime battute di gioco. Tocca ad Ansah al 9’ impensierire il portiere avversario con una conclusione di destro scaturita da una rimessa laterale. L’attaccante granata sfiora di poco la traversa. Più avanti ci prova anche Gineitis, da fermo. La punizione battuta dal lituano anche in questo caso va di qualche centimetro più alto dello specchio di porta. La gara non presenta ritmi granché alti. Molto spezzettata, a causa di qualche interruzione dovuta a scontri duri tra alcuni interpreti. Si gioca prettamente nella metà campo dei padroni di casa, con quest’ultimi che una volta recuperata palla tentano di colpire gli avversari in contropiede. Alla mezz’ora il Toro va vicino a coronare i maggiori sforzi con Gigi Caccavo. L’attaccante riceve palla spalle alla porta in area di rigore, per poi fare perno su un difensore e girarsi. Con lo specchio tutto osservabile, calcia col destro optando per la potenza. La conclusione è centrale e il portiere del Cagliari può deviare in calcio d’angolo. Dopo quest’occasione, la gara vive una frazione più frizzantina, che si rivela soltanto illusoria. E’ un match che si fonda su duelli, anche particolarmente accesi. Le azioni da gol stentano ad arrivare, qualche lampo singolare, come quello del 40’ di Ansah. Il granata riceve in area di rigore inventandosi una conclusione che scavalca il portiere e va ad infilarsi in rete per un meritato vantaggio Toro. La prima frazione si chiude coi granata in attacco, ma che nei minuti di recupero concedono una buona chance al Cagliari. Il tiro viene scoccato al limite dell’area da Pulina. La palla gira e va a chiamare in causa Passador che deve volare per mettere in angolo. L’unico acuto dei rossoblù, prima di tornare nuovamente negli spogliatoi col Toro avanti di un gol. Nella ripresa, il Cagliari alza i giri del motore. Pressing continuo e altissimo degli uomini di Filippi per mettere in difficoltà la squadra di Scurto, che prova a rifiatare scatenandosi in contropiede. Dopo cinque minuti, Ansah ha la possibilità di scappare da solo per trasformare la rete del raddoppio e della doppietta personale. La sua corsa verso la porta cagliaritana si interrompe però sulla trequarti, dove c’è un difensore rossoblù che con coraggio, da ultimo uomo, scippa il pallone all’attaccante del Toro. Opportunità per il raddoppio sprecata anche da Gigi Caccavo al 55’ che dal versante mancino porta palla, entra in area, ma al momento del tiro viene bloccato dalle sue riflessioni, con i difensori del Cagliari ad allontanare. Successivamente il Cagliari prova a punire i granata con una conclusione da fuori area di Carboni, col suo destro rasoterra che viene neutralizzato dal tuffo di Passador. Scurto fa i suoi primi due cambi, sostituendo Weidmann e Ansah per inserire Dell’Aquila e Jurgens, ma qualche istante dopo a rendersi pericoloso è nuovamente il Cagliari con un’altra conclusione da fuori area di Pulina che termina di poco fuori. Interessante il break di Dell’Aquila al 63’ che supera diversi uomini per entrare in area e provare a infilare il portiere sul primo palo. Il suo tentativo si spegne sull’esterno della rete. Il Toro resiste alle scorribande della formazione di casa e gioca di rimessa. Al 79’ Dell’Aquila mette ancora in apprensione la difesa avversaria con la conclusione fermata ancora da Lolic. Sul capovolgimento di fronte è da segnalare il doppio intervento di N’Guessan che prima fronteggia splendidamente Vinciguerra lanciato a rete, poi dice di no anche all’accorrente Carboni. Il Toro deve resistere e stringere i denti. A tre dalla fine Passador deve smanacciare sulla traversa un tiro-cross da destra di Masala. L’arbitro concede ben sette minuti di recupero, ma la sostanza non cambia. Il Toro dopo dieci anni a digiuno, riesce a tornare dalla Sardegna con in tasca i tre punti.

CAGLIARI-TORINO 0-1
RETI: pt 40’ Ansah
CAGLIARI: Lolic, Idrissi, Palomba, Pulina (st 22’ Deriu), Carboni, Cavuoti, Masala, Caddeo (st 35’ Konate), Vitale, Vinciguerra (st 43’ Mameli), Sulis. A disp.  Iliev, Conti, Pintus, Kosiqi, Cogoni, Belloni, Arba, Yanken, Martino. All. Filippi
TORINO: Passador, Anton, N’Guessan, Gineitis, Caccavo (st 22’ D’Agostino), Ansah (st 13’ Jurgens), Antolini (st 39’ Njie), Dellavalle, Dembele, Weidmann (st 13’ Dell’Aquila), Ruszel. A disp. Brezzo, Pietrolungo, Gaj, Wade, Rettore, Azizi, Dalla Vecchia, Bura, Marchioro. All. Scurto

 

1^ GIORNATA – I bianconeri chiudono avanti la prima frazione grazie al gol di Mbangula. Nella ripresa i bianconeri soffrono la pressione del Sassuolo, accentuatasi dal rosso diretto mostrato a Strijdonck per aver mimato una testata nei confronti di un avversario. Bruno pareggia i conti e nel finale viene espulso il portiere dei neroverdi, ma è troppo tardi. La Juventus deve accontentarsi di un punto all’esordio


Il corso di Andrea Bonatti in bianconero si è interrotto al Ricci di Sassuolo. Una sconfitta con la Roma in semifinale che ha messo fine ai sogni scudetto della Juventus Under 19. Il nuovo assalto al tricolore della Vecchia Signora riparte, in un’inedita data post ferragostana, proprio nello stesso impianto del k.o. di qualche mese fa, in un confronto ricco di curiosità col Sassuolo del confermatissimo Emiliano Bigico. Per la Juventus è l’inizio di una nuova era, che vedrà come protagonista in panchina Paolo Montero. Il tecnico uruguagio nella sua partita d’esordio non scompone più di tanto il vestito tattico della sua formazione. Il 4-4-2 rimane ancora il modulo prescelto. In porta figura Scaglia. Rouhi nel ruolo di terzino a sinistra, col rientrante dal prestito Valdesi sulla fascia opposta. Al centro Della Valle e il nuovo capitano Citi. Hasa e Doratiotto in mediana, mentre sono Maressa e Mbangula a partire sull’esterno. Davanti il tandem Nicolò Turco e il nuovo innesto Yildiz. E’ una Juventus che, come nell’era Bonatti, ambisce a far la partita e a mantenere con continuità il possesso. Dall’altra parte c’è un Sassuolo aggressivo in pressing, forse anche fin troppo. Dopo un paio di minuti c’è già un uomo a terra: l’estremo difensore bianconero Scaglia, colpito duramente sul volto da Abubakar, scomposto nel tentativo di agganciare un cross in area di rigore. Il portiere giocherà il match da quel momento in avanti con una fasciatura sulla testa. Al 6’ è chiamato al primo intervento, raccogliendo in presa bassa il cross sul primo palo da destra del neroverde D’Andrea. La pressione neroverde invita la Juventus a ritenere il lancio verso le punte una buona opzione, come quando all’8’ Valdesi dalla propria area di rigore serve Yildiz al bacio in profondità, con il turco che riesce ad agganciare il pallone col petto, senza però stopparlo. Con lo scorrere delle lancette, la proposta della Juventus cresce di peso, restituendo la stessa moneta, con i bianconeri ad avere la meglio sulle seconde palle e ad assumere maggiore autorità sullo svolgersi del gioco. Yildiz prova a illuminare la serata dei suoi con qualche giocata visionaria, senza però sortire alcun effetto. Dall’altra parte Hasa risolve più di qualche problema su qualche leggerezza in fase di impostazione, per poi riconsegnare ingenuamente palla agli avversari, poco lesti nell’approfittarne. Prova a far meglio Mbangula, che al 16’ scambia coi tempi giusti con Yildiz, brucia due difensori in velocità e con una zampata ad anticipare un tentativo disperato di intercetto. Il belga si ritrova così da posizione defilata per calciare. Scocca il sinistro, ma è un proiettile a salve, diretto sul corpo del portiere. Il belga si rifà alla grande al 21’, sempre con la collaborazione azzeccata di una delle due punte. Questa volta è Turco a restituirgli il pallone con un intelligentissimo tacco. Mbangula può scatenare la sua rapidità per azzannare la sfera, mettendo il piede destro sul pallone prima del tentativo in scivolata di un avversario. Arriva a tu per tu col portiere per poi toccare morbido verso la porta difesa da Zacchi in uscita. E’ gol e la nuova stagione dei bianconeri inizia in discesa. E’ anche merito di un fantastico Scaglia se le prospettive della squadra di Montero rimangono pressocché intatte. Martini, cinque minuti dopo il gol, supera Mbangula e allarga per D’Andrea sulla fascia destra. Dai suoi piedi parte un cross perfetto per Russo che calcia di prima intenzione. Scaglia d’istinto si supera con una gran parata da pochi passi e mantiene il risultato a tabellino. Non deve invece intervenire il numero uno bianconero quando alla mezz’ora ci prova D’Andrea da fuori area col mancino, senza però inquadrare lo specchio. Il 10 neroverde è il più propositivo dei suoi in questa fase di match, macchiata per la Juventus dalle ammonizioni di Hasa e Rouhi. Il Sassuolo è sprecone. Al 34’ Pieragnolo scodella un pallone al centro. Si agita un parapiglia in cui ha la meglio Loeffen che da pochi passi può tirare. Non inquadra la porta e il risultato rimane lo stesso. La Juve prova a raddoppiarlo un paio di minuti più tardi. Yildiz nelle vesti di playmaker imbuca per il taglio di Turco. L’attaccante bianconero cade in area di rigore, ma per l’arbitro viene prima il fischio del fuorigioco che quello del penalty. Nel capovolgimento di fronte è ancora D’Andrea a creare delle grane alla retroguardia di Montero. Al contatto con Citi cade a terra. I neroverdi chiedono il calcio di rigore. Il direttore di gara non è dello stesso avviso. Al duplice fischio le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di 0-1 in favore della Juventus. Al rientro in campo, Montero getta nella mischia Nonge al posto di Maressa. Il Sassuolo spinge sull’acceleratore per rimettere la gara in situazione di parità. La Juventus riesce comunque a resistere agli attacchi della formazione di Bigica. Ci mette del suo anche uno Scaglia subito in grande spolvero, che al 52’ si cimenta in un altro miracolo. Bruno prova a scardinare con una serie di dribbling la retroguardia bianconera. Un rimpallo favorisce Abubakar che serve Kumi. L’otto neroverde fa tutto bene superando in scioltezza sia Rouhi che Citi. All’appuntamento con Scaglia, prova a piazzarla col destro ma è ancora Scaglia a dirgli di no smanacciando in corner. L’azione successiva è ancora Kumi a rendersi pericoloso, riuscendo questa volta a superare Scaglia con un pallonetto che si trasforma in un assist involontario per Abubakar, che da due passi non riesce a correggere di rete a pochi centimetri dalla linea di porta. Tre minuti più tardi è ancora forcing Sassuolo. Martini si rende protagonista di una sgroppata sulla fascia destra. Giunto in area manda in bambola Rouhi con due finte per poi calciare verso il primo palo: conclusione imprecisa che termina alta. Montero vuole dare una scossa ai suoi e inserisce Strijdonck per Mbangula. Una sostituzione che non sembra sortire effetti. E’ ancora il Sassuolo a rendersi pericoloso, questa volta cercando l’effetto sorpresa. Ci prova infatti Casolari dalla lunga distanza col destro. Il pallone per sua sfortuna sfiora il palo. La partita di Strijdonck ha brevissima durata. Al 67’ l’olandese perde la testa. A gioco fermo, mima una testata verso Pieragnolo. L’arbitro assiste a tutta la scena e reputa il comportamento dello juventino inammissibile. E’ rosso diretto e inferiorità numerica per una Juventus già parecchio in difficoltà. Montero studia le contromosse e inserisce Pisapia e Stefano Turco per Doratiotto e Yildiz. Il vantaggio bianconero è però destinato a frantumarsi in breve lasso di tempo. Al 72’ Cinquegrane a destra cambia gioco per il liberissimo Pieragnolo, che ha tutto il tempo di mettere al centro una palla rasoterra per Bruno che deve soltanto appoggiare in rete il gol della parità. La Juventus appare provata dal doppio colpo subito. Un accenno di reazione arriva al 76’. Stefano Turco in area di rigore fa buon gioco spalle alla porta. Tocca dietro per Pisapia che col corpo scoordinato calcia alle stelle. Il Sassuolo ne ha comunque di più e attacca senza interruzioni. Leone all’82’ trova un’autostrada sulla fascia destra per calciare verso il primo palo. Il tiro è potente, ma anche questa volta Scaglia si distende e allontana cattivi pensieri. Montero inserisce Anghelè al posto di Nicolò Turco e proprio il neoentrato spreca il colpo del match point. Contropiede condotto da un’ottima progressione in velocità di Nonge. Il 22 ara la fascia destra per poi con uno scavetto morbido servire Anghelè in ottima posizione. Il neo entrato va di testa ma non inquadra la porta. Nei tre minuti di recupero nessuna occasione di rilievo se non un’altra follia, questa volta in tinte blu, cioè della divisa da portiere del Sassuolo. I neroverdi perdono palla a centrocampo, consegnandola a Hasa. Il centrocampista apre d’esterno un lungolinea per Nonge, che mentre corre verso il pallone viene abbattuto veementemente da Zacchi, il quale ha lasciato la porta sguarnita per interrompere l'azione bianconera. Rosso diretto a trenta secondi dalla fine. Il successivo triplice fischio, dopo tre di recupero,  interrompe le ostilità e mette in cassaforte il risultato finale di 1-1.

 

SASSUOLO-JUVENTUS 0-1
RETI: pt 21’ Mbangula (J), st 25’ Bruno (S)
SASSUOLO: Zacchi, Loeffen, Pieragnolo (st 32’ Mandarelli), Casolari, Abubakar (st 20’ Leone), Kumi (st 33’ Foresta), Russo, D’Andrea, Miranda, Martini (st 20’ Cinquegrano), Bruno (st 32’ Baldari). A disp. Rosa, Theiner, Lolli, Mata, Zafferri, Cannavaro, Henriksen, Zaknic, Sasanelli. All. Bigica
JUVENTUS: Scaglia, Valdesi, Dellavalle, Citi, Rouhi, Maressa (st 1’ Nonge), Doratiotto (st 24’ Pisapia) , Hasa, Mbangula (st 13’ Strijdonck), Turco N (st 37’ Anghelè), Yildiz (st 25’ Turco S). A disp. Vinarcik, Daffara, Hujsen, Domanico, Galante, Solberg, Moruzzi, Morleo

ALLENATORI TORINO – I granata mantengono salda la posizione di Asta in Under 18, mentre per il resto le panchine granata subiranno degli sconvolgimenti. Parisi in Under 17 al posto di Veronese che rimarrà al Toro ma in Under 16, così come La Rocca che passa all’Under 14 con Della Morte in Under 15. Comunicate anche le date di inizio preparazione e dei rispettivi campionati


Il Torino, attraverso un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito, scioglie gli ultimi dubbi relativi alle panchine delle giovanili per la stagione 2022-2023. Si parte da una confemra, cioè quella di Antonino Asta alla guida dell’Under 18, dopo una prima annata conclusa al primo turno dei playoff. Nome nuovo invece per quanto riguarda l’Under 17 granata. Il tecnico è ora Aniello Parisi, reduce dall’esperienza in Lussemburgo al Football Club Swift Hesper, oltre a un passato che lo ha visto sulle panchine di Crotone Primavera e Roma Under 18. Prenderà dunque il posto di Marco Veronese, nonostante l’ex allenatore del Parma rimarrà lo stesso nello staff. Siederà sulla panchina dell’Under 16, fino a qualche settimana fa intestata a Franco Semioli, il quale molto probabilmente si accaserà al Novara, dove seguirà il prossimo responsabile del settore giovanile azzurro Andrea Fabbrini, in rottura col club granata. Un altro stravolgimento è quello che interessa l’Under 15. Al comando non ci sarà più Antonio La Rocca, retrocesso in Under 14 nonostante un buon cammino stagionale, chiusosi con l’amaro dell’eliminazione ai quarti dei playoff scudetto. Lo sostituirà Ivano Della Morte, tecnico classe ’74, con un passato da giocatore nelle giovanili del Torino e da allenatore in quelle della Juventus, alla guida degli Allievi Nazionali, oltre a Canavese e Borgaro. Nelle stesse righe pubblicate dalla società granata, vengono anche rese   note le date di inizio preparazione (2 agosto per l’Under 18, 26 luglio per l’Under 17, 9 agosto per Under 16 e 15) e dello start dei rispettivi campionati (18 settembre per l’Under 18, 4 settembre Under 17, 25 settembre per Under 16 e 15).