Venerdì, 15 Novembre 2024
Diego d’Avanzo

Diego d’Avanzo

FINALE - La squadra di Banchieri batte 3-0 il Vicenza e vince il campionato, superato l'ultimo ostacolo con la solita e rara agilità.


Il Novara è invincibile, il 3-0 al Vicenza consegna il titolo ai ragazzi di Banchieri. Il Novara non dà adito a nessuna recriminazione avversaria: rete di Giffoni a metà primo tempo, doppietta sempre di Giffoni nella ripresa e guarnizione finale di Lorenzi. Nessuna sconfitta, due pareggi (nelle prime due partite della stagione) e tante vittorie compongono un percorso senza nessuna caduta, e neanche l'ombra di un inciampo. I complimenti vanno a tutta la squadra e al suo Mister: abile nel vincere senza tralasciare nessun componente della rosa, spinosa per gli avversari ma stupenda nella sua fioritura...ancora in divenire.

NOVARA-VICENZA 3-0
RETI: pt 25' e st 8' Giffoni, st 18' Lorenzi

PANCHINE - La Vecchia Signora cambierà diverse panchine del Settore giovanile - Baldini in Primavera e Valenti in Under 15 - oltre al tecnico dell'Under 23 Zironelli   


Francesco Baldini dovrebbe lasciare la panchina della Juventus Primavera. Dopo un'annata a corrente alternata, a luce più spenta che accesa, il cambio della guida tecnica sembra farsi un'ipotesi sempre più concreta. Il primo nome in lizza è Francesco Pedone, allenatore dei bianconeri Under 17 fermati ai quarti di finale dall'Atalanta. Altro pretende alla panchina della Primavera è Lamberto Zauli, l'ex-giocatore di Bologna, Vicenza e Palermo ha guidato alla salvezza l'Empoli Primavera ai playout contro il Genoa. 

Anche in Under 15 l'addio è pesante: Giovanni Valenti lascia la Juve dopo quattro anni nel settore giovanile per mancanza di obiettivi comuni. L'ultima annata è stata positiva ma non eccellente, arrestatasi al secondo turno di play-off con la Spal. 

Questi movimenti si uniscono all'addio di Mauro Zironelli in Under 23, il quale potrebbe essere sostituito da Fabio Pecchia, attualmente sulla panchina dell'Avispa Fukuoka in Giappone.  

FINALE - I ragazzi di Pecorari perdono per un episodio una gara bloccata ma dominata dai piemontesi, l'Aprilia Racing Club vince il titolo. 


La splendida maratona del Chieri si ferma poco prima del nastro. La caduta per 1-0 contro l'Aprilia Racing Club costa il titolo ma non cancella le impronte del cammino percorso, lasciando una strada già battuta da seguire anche nelle prossime annate. Il Chieri durante la gara produce gioco e spreca un'occasione nel primo tempo, recriminando per una mancata espulsione di Martinelli, protagonista di una gomitata. L'Aprilia Racing Club si barrica in trincea ed attinge ad una singola cartuccia del suo bandoliere: un solo tiro nella ripresa di La Penna, su errore difensivo piemontese, vale l'unica rete della gara. I ragazzi di Pecorari si innervosiscono dopo lo svantaggio e rimangono in dieci uomini a causa dell'espulsione di Bellocchio, il voltaggio sale ulteriormente e si scatena a sconfitta ultimata con il rosso a Bechis (entrato a 15 minuti dal termine). L'Aprilia Racing Club conquista quindi il titolo nazionale dopo aver vinto a pari punti il Girone H, con un incedere meno lineare del Chieri ma campione grazie ad un isolato scatto velenoso, al quale il Chieri non ha trovato l'antidoto.  

APRILIA RACING CLUB-CHIERI 1-0
RETE: st 7' La Penna

SEMIFINALE - I piemontesi battono 6-0 i veneti e accedono alla finale nazionale. Incedere quasi perfetto nelle fasi finali per il Chieri. 


Quando si pensa che il Chieri abbia già stupito, il risultato seguente sorprende ancora di più: 6-0 al Legnago che consente ai ragazzi di Pecorari di disputare la finale del 15 giugno. I piemontesi archiviano la qualificazione già nel primo tempo con la doppietta di Benassi e la rete di Di Sparti. Ad inizio ripresa è ancora Benassi a siglare la tripletta personale, rete a cui seguono i gol di De Riggi e Serbouti per il 6-0 finale. Il Chieri affronterà l'Aprilia Racing Club a Forte dei Marmi alle ore 11.00, sfida avvincente alla quale i piemontesi si presentano con venti reti messe a segno in cinque partite.

CHIERI-LEGNAGO 6-0
RETI: pt 20' Benassi, pt 29' Di Sparti, pt 43' e st 4' Benassi, st 9' De Riggi, st 32' Serbouti.

Aprilia Racing Club-Aquila 1902 Montevarchi 3-0

 

INTERVISTA - L’ex direttore tecnico dell’Academy Novara ci racconta il suo approdo al CSKA Sofia, la sua lunga gavetta e l’amore per una passione: motore che sposta dal Sud al Nord, tappa intermedia verso l’Est. 


Mauro Papaccio è il nuovo allenatore del CSKA Sofia Under 16, un ruolo esotico raggiungibile solo da chi si è costruito, con fatica, un bagaglio abbastanza grande. Mauro sotto la pioggia ha saputo quando tenere l’ombrello aperto (per non far bagnare chi gli stava vicino) ma anche quando chiuderlo, pronto a rinfrescarsi dopo una carriera insabbiata. La partenza da Napoli, la gavetta degli oratori, l’esperienza a Novara e il rifiuto al Paris Saint Germain verso la Bulgaria... che regalerà sì qualche chilo in più, ma che farà vivere con un dubbio di meno. 

Un passato da portiere e molti anni da allenatore: tante squadre e successi. Quale esperienza ricordi maggiormente?
Tante esperienze mi hanno portato a vivere con ciò che più amo, il calcio. Ho cominciato facendo il vice-allenatore in seconda categoria per prendere poi una squadra di bambini allo sbaraglio dell’oratorio... la soddisfazione nel vederli battere i bambini che reputavano “Più forti” è stata impagabile. Nel cuore ho anche il San Giacomo Novara, squadra con la quale siamo arrivati ai regionali nonostante ci credessero in pochi: regole, preparazione fisica e cuore fanno la differenza a qualsiasi livello. 

Hai avuto dei momenti di difficoltà nelle serie minori?
Quando ero nei dilettanti ogni tanto pensavo di mollare, di trovarmi un lavoro di ripiego e prendere una squadretta con cui “Divertirmi” la domenica. Mia moglie mi è stata vicino ed io ripetevo a me stesso che il lavoro e la serietà pagano sempre: un mantra, una luce fissa che mi accompagna nei momenti bui e che non mi abbandonerà mai. Devo dire grazie soprattutto a Valenti Battista, il presidente dell'Academy Novara, che ha creduto in me tanto da pagarmi addirittura il corso Uefa B.

Ultimamente hai fatto il direttore tecnico proprio all’Academy Novara (sostituzioni escluse), com’è stato vedere il campo da fuori?
Mi trovo a mio agio sul campo mentre da direttore, dietro ad una scrivania, dovevo indossare ogni giorno una maschera. Tutto ciò intralcia i rapporti con gli altri e con le persone si comunica solo in un modo: senza filtri. I risultati però sono stati ottimi e so di lasciare al mio successore un ambiente preparato e motivato, con delle abitudini comuni e nuove modalità operative. 

Poi la chiamata del CSKA Sofia, com’è nata l’idea?
Per questa opportunità devo ringraziare i procuratori Felice Piccolo e Michele Buongiorno. Ho trattato dei giocatori con loro, ho colto l’occasione per esprimere il mio desiderio di fare esperienza fuori dall’Italia e mi hanno accontentato con quattro anni di contratto al CSKA Sofia...devo dirgli grazie.

Hai già visto il posto e le strutture, cosa ti aspetti da questa avventura?
Le strutture sono all’avanguardia ed il presidente investe molto sui giovani. Mi offriranno una villetta vicino al centro sportivo, l’auto e tutto ciò che mi serve: il minimo che posso fare è mettermi a disposizione e migliorarmi sempre. Mi aspetto di integrarmi nei loro meccanismi senza stravolgerli, rispettandoli. Sono già a buon punto con la lingua, grazie alla mia insegnante di bulgaro, e ho dei premi contrattuali per i miglioramenti dei giovani che mi spronano, anche su carta, a raggiungere degli obiettivi. L’unica postilla è che sono stato sette giorni a Sofia e ho preso due chili...

L’accoglienza com’è stata?
Mi hanno trattato come fossi stato un giocatore della Prima Squadra e al momento della firma ho pensato che sarebbe stato un punto di partenza. Sono questi i momenti in cui tutti gli sforzi ti ripagano, anche le scelte avventate. Ad esempio ho rifiutato un posto da coach nelle giovanili del Paris Saint Germain da 5000£ mensili e alloggio gratuito, ho detto: “Ora non posso”. Non potevo lasciare il Novara in quel momento, per me l’integrità vale molto più dei soldi.

Ho visto anche una tua foto insieme ad Josè Altafini, quando lo hai incontrato?
Altafini è il testimonial della società che ha fatto tre campi al Novara, così abbiamo parlato e pranzato insieme. Una persona splendida, mi ha anche dato dei consigli preziosi che uso negli allenamenti: partitelle a tema in poco spazio, campo stretto e tanti tocchi.  

[Mentre ci si saluta] Mauro ti invidio: il cibo dell’Est e un alcolico bulgaro... non ricordo come si chiama.
La Rakia! buonissimo e molto forte, forse d’inverno mi servirà...

SEMIFINALE - I ragazzi di Beruatto vengono sconfitti 2-3 solo ai supplementari in una gara ricca di gol, Chibozo ed Omic non bastano alla Vecchia Signora. 


La Juventus perde 2-3 in semifinale contro l'Inter e frena la sua ottima stagione, arrestatasi solo in semifinale dopo 18 vittorie complessive in campionato. L'Inter passa in vantaggio dopo soli due minuti con Gnonto: dribbling e in area e tiro secco sul primo palo. I bianconeri reagiscono e pareggiano al 13' minuto con il solito Chibozo che con il mancino fa l'1-1. Passano altri dieci minuti ed i nerazzurri mettono nuovamente la freccia guadagnandosi un calcio di rigore, sempre Gnonto protagonista dell'azione e realizzatore del 2-1. I lombardi sfiorano l'allungo due volte ma la prima frazione si chiude con un solo gol di scarto.
Nella ripresa la lotta prevale sullo spettacolo sino alla rete di Omic, a segno su punizione (una sua specialità) che batte un approssimativo Gerardi. I cambi di Beruatto danno più foga ai bianconeri che però non creano occasioni nitide, completando i 90 minuti sul 2-2.
I supplementari sembrano solo una formalità prima dei rigori ma nella seconda frazione Capadonna sigla il definitivo 2-3, abile ad incornare un cross dalla destra in complicità con un errore difensivo. 

JUVENTUS-INTER 2-3 
RETI: pt 2' Gnonto (I), pt 13' Chibozo (J),  pt 24' rig. Gnonto (I), st 18' Omic (J), 9' sts Capadonna (I)
JUVENTUS: Senko; Mulazzi (4′ sts Savona), Fiumanò, Saio, Turicchia (pts 3' Andreano); Salducco (st 16' Pisapia), Miretti; Bevilacqua (st 1' Giorgi), Omic, Chibozo; Bonetti (st 33' Ferraris). A disp. Oliveto, Giorcelli, Petronelli, Lofrano. All. Beruatto.
INTER: Gerardi, Zanotti, Peruchetti, De Milato, Lonati, Cepele, Casadei, Fabbian, Gnonto, Peschetola, Politi. A disp. Priori, Monti, Chierichetti, Redondi, Branzini, Benedetti, Ballabio, Cappadonna, Pezzini. All. Bonacina

SEMIFINALE/RITORNO - I piemontesi risolvono con agilità la formalità della qualificazione mantenendo la porta inviolata. La finale sarà contro il Vicenza.


Il Novara vince 3-0 il ritorno dopo aver espugnato il Brianteo di Monza per 0-5. I ragazzi di Banchieri non sottovalutano la gara e si portano in vantaggio grazie alla rete di Pinotti con un tiro all'incrocio dai 30 metri. Nella ripresa Gheller (appena entrato) segna il 2-0 mentre al 32' Fusto perfeziona il risultato sul 3-0. Il Novara si presenterà in finale contro il Vicenza con otto gol fatti e zero subiti nelle ultime due partite: un biglietto da visita eccellente verso la sfida più importante dell'anno.

NOVARA-MONZA 3-0 
RETI: pt 25' Pinotti, st 22' Gheller, st 32' Fusto  

QUARTI DI FINALE/RITORNO - La Vecchia Signora tenta la rimonta all'inizio ma la Dea è superiore, 1-3 grazie anche a due rigori per i lombardi.


La Juventus perde 3-1 con l'Atalanta a Vinovo dopo la sconfitta per 4-0 di Zingonia, bianconeri eliminati ai quarti. La prima occasione è per l'Atalanta che sfiora il gol con Sidibe ma è la Juve che passa in vantaggio grazie a Lipari, cinico nell'approfittare di un disimpegno sbagliato dell'Atalanta. Dopo appena sette minuti però la Dea si guadagna un tiro dal dischetto grazie ad un'incursione di Sidibe, rigore realizzato dal talentuoso Traore. Gli orobici non si arrestano e spazzano ogni dubbio: tre giri d' orologio e Repa incorna all'incrocio dei pali un cross di Ruggeri. Ad inizio ripresa la Vecchia Signora viene stoppata da un miracolo di Nazza ma la gara si fa più complicata con l'espulsione di Pablo Moreno, appena entrato in campo. L'Atalanta domina i restanti minuti segnando anche la rete dell'1-3 ancora dagli undici metri con il capitano Panada. Si interrompe ai quarti una buona stagione per i bianconeri, usciti però contro una squadra superiore che nel computo totale delle due gare ha vinto per 7-1. 

JUVENTUS-ATALANTA 1-3
RETI: pt 16' Lipari (J), pt 21' rig. Traore (A), pt 24' Repa (A), st 34' rig. Panada (A)
JUVENTUS (4-3-3): Garofani; Lamanna, Dragusin, Riccio (st 29' Spina), Verduci; Sekulov (st 26' Pittavino), Brentan (st 29' De Winter), Tongya; Sterrantino (st 1' Ahamada), Lipari (st 14' Da Graca), Abou (st 1' Moreno). A disp. Sava, Fontana, Zanchetta. All. Pedone
ATALANTA (4-3-3): Nazza, Viviani (st 1' Derbali), Cittadini, Scanagatta, Ruggeri; Sibide, Panada (st 37' D’Alessandro), Roma; Traore (st 16' Meraglia), Repa (st 1' Reda), Faye (st 29' Giovane). A disp. Pisoni, Renault, Carrà, Manfredi. All. Bossi

QUARTI/RITORNO - La squadra di Pecorari ottiene un altro successo dopo quello maturato all'andata, grande prova per Di Sparti che segna due reti.


Il Chieri vince al ritorno contro il Pontisola per 4-2 e accede alle semifinali, risultato che si somma alla vittoria per 2-3 dell'andata. I ragazzi di Pecorari si fanno valere subito e dopo appena cinque minuti sono già in vantaggio grazie a Bellocchio. A fine primo tempo vengono concessi quattro minuti di recupero che Di Sparti sfrutta per segnare un gol decisivo che manda a riposo le squadre sul 2-0. Ad inizio ripresa Di Sparti segna la terza rete nelle ultime tre partite e porta in triplice vantaggio i piemontesi. Il Pontisola ha un sussulto con la rete di Merati, tentativo inutile dato che Benassi segna per il Chieri dopo appena un minuto. Allo scadere i lombardi dimostrano di non mollare e siglano il definitivo 4-2, il Chieri continua quindi la sua ottima stagione: a due partite dalla finale nazionale.

CHIERI-PONTISOLA 4-2
RETI: pt 11' Bellocchio (C), pt 48' e st 8' Di Sparti (C), st 14' Merati (P), st 15' Benassi (C), st 48' Lambiase (P)

I risultati delle altre: (In maiuscolo le formazioni qualificate alle semifinali)

APRILIA RACING CLUB-Avellino 0-0 (andata 3-1)
Sangiovannese-AQUILA MONTEVARCHI 2-4 (andata 1-1)
Union Feltre-LEGNAGO SALUS 2-2 (andata 1-2)

COMUNICATO - Il Bra cambia guida alle formazioni dei Giovanissimi e Giovanissimi fascia B.


Di seguito il comunicato dell' A.C. Bra: 

Gianni Carena e Alessandro Murgia sono i nuovi allenatori, rispettivamente, dei Giovanissimi 2005 e dei Giovanissimi 2006 Fascia B del Bra, a partire dalla stagione 2019/2020.
Carena: "Non sono di molte parole. Ci tengo a ringraziare la società e chi continua a credere in me. Prosegue il mio cammino di crescita con i ragazzi del 2005, con i quali vogliamo fare bene e toglierci tante soddisfazioni".
Murgia: "Con i 2004 è stato un percorso positivo, fatto di buoni risultati. Ringrazio i ragazzi per la disponibilità e per l'impegno profuso. Con i 2006 apro un nuovo ciclo, sarà una stagione importante e ci faremo trovare pronti. Ringrazio il Bra calcio per la fiducia e la stima, che ricambio e ricambierò sul campo".

Danilo Lusso A.C. Bra