Venerdì, 22 Novembre 2024
Diego d’Avanzo

Diego d’Avanzo

12° GIORNATA – I bianconeri archiviano la gara già nel primo tempo e la chiudono nel secondo, i granata passano di misura per 1-2 in casa dell’Entella. 


La Juventus batte 3-1 il Livorno, si riscatta dalla sconfitta contro l’Empoli e sale a 15 punti. I bianconeri passano in vantaggio subito, al 3’ minuto Marino crossa e Anghelè dopo un rimpallo con il portiere insacca l’1-0. Lo stesso Anchelè sfiora la doppietta dopo pochi minuti ma Cusin fa un’ottima parata, il 2-0 però arriva al 25’ con Vacca che dà il via e conclude un rapido contropiede della Juve. Sul finire di frazione La Malfa va vicino al 3-0 con un colpo di testa ed il Livorno fallisce il 2-1 con una traversa colpita da D’Ancona da breve distanza. 
Nella ripresa ci sono meno occasioni ma  Vacca trova la doppietta che vale il 3-0: Panic tira, Cusin risponde ma in tap-in proprio Vacca chiude la partita. Nel finale di gara arriva il gol della consolazione per i toscani con Menicagli che, da fuori area, trova il 3-1. 
Il Torino continua a vincere e batte per 1-2 in trasferta la Virtus Entella, liguri battuti di misura nonostante si trovino in penultima posizione. Ad inizio partita i granata fanno l'1-0 con Broccanello ma sul finire di frazione i padroni di casa pareggiano con Taibi. Nella ripresa il cambio decisivo è quello che porta Panetta in campo, autore dell'1-2 decisivo a fine partita. ll Toro sale a quota 29 punti e tiene a distanza di due lunghezze il Genoa (che ha giocato anche una partita in più). La squadra allenata da Menghini rimane imbattuta con nove vittorie e due pareggi in questa stagione. 

JUVENTUS-LIVORNO 3-1
RETI: pt 3’ Anghelè (J), pt 25’ e st 28’ Vacca (J), st 35’ Menicagli (L)
JUVENTUS (4-3-3) : Fuscaldo; Turco (st 39’ Florea), Domanico, Cappai (st 19’ Savio), Marino (st 29’ Ghibaudo); Morleo (st 20’ Miglietta), Rossi (st 39’ Aurino), Panic; La Malfa (st 20’ Orlando), Anghelè (st 29’ Rutigliano), Vacca. A disp. Motta, Owusu. All. Grabbi
LIVORNO (4-3-3): Cusin; Tantarini (st 20’ Perrotta), Pacifico, Panconi, Bellini (st 1’ Carcione); Salvadori (pt 20’ Durante; pt 31’ D’Ancona), Menicagli, Becucci (st 20’ Ammaniti), Becucci D., Bombaci, Jendoubi (st 1’ Ndao). A disp. Ferri, Mencarelli. All. Conti

VIRTUS ENTELLA-TORINO 1-2
RETI: pt 2' Broccanello (T), pt 34' Taibi (V), st 35' Panetta (T)
VIRTUS ENTELLA: Mazzadi, Petrucci, Ghio, Giampieri, Dolce, Dimaro, Valera, Bargiacchi, Camara, Matteazzi, Taibi. A disp. Massa, Capasso, Morchio, Sgambelluri, Martorana, Canu, Tufano, Piredda, Chiappino. All. Guida Ciscio
TORINO: Lando, Gallea, Manissero (st 20' Panetta), Colletta, Serra, Omorogbe, Broccanello, Patruno (st 1' Ceica; st 28' Gerarca), D'Abramo (st 28' Terranova), Jarre. A disp. Brezzo, Larosa, Prete, Albertario, Ferreri. All. Menghini

 

11° GIORNATA – I granata non riescono più a fare punti e la trasferta di oggi prosegue il trend negativo, una rete nel primo tempo fissa il risultato. 


Il Torino perde 0-1 in casa della Lazio e allunga la striscia negativa: cinque sconfitte consecutive, incluso il derby della Mole. I granata vanno in svantaggio dopo 14 minuti con la rete del numero 9 biancoceleste Marinacci, Mister Semioli per cercare di raddrizzare la partita cambia subito tre uomini ad inizio ripresa, invano. A fine gare i cambi granata saranno sei (contro i tre laziali) ma la girandola di sostituzioni non è sufficiente per ribaltare la partita, nell’incontro proprio l’allenatore del Toro viene anche ammonito. 
Il Torino resta quindi a 11 punti. 

LAZIO-TORINO 1-0
RETE: pt 14’ Marinacci 
LAZIO: Moretti, Floriani (st 30’ Pollini), De Santis, Santovito, Zaghini, Ferro, Castigliani, Ferrante, Marinacci (st 8’ Riosa), Russo (pt 30’ Manzo) , Petrucci (Mancino). A disp. D’Alessandro, Franco, Migliorati, Mari, Santilli. All. Frattini
TORINO: Edo, Calò (st 34’ Galfano), Juricic (st 1’ Imperato), Maugeri (st 34’ Ientile), Marafioti, Todisco, Eordea (st 11’ Gymah), Di Marco, Barbieri (st 1’ Ordisci), Lamarca (st 34’ De Matos), Anyimah. A disp. Mora, Vespa. All. Semioli

10° GIORNATA – I granata battono di misura i biancocelesti in una gara a senso unico: vittoria meritata per i ragazzi di Sesia grazie al gol di Singo. 


Il Torino vince 1-0 sulla Lazio, partita dominata con un solo rischio finale. Imprecisione e parate avversarie impediscono un risultato più ampio, sufficiente però per salire a 11 punti. 
Il primo tempo è interamente a tinte granata, sin dai primi minuti la squadra di Sesia è padrona del campo e mostra una netta supremazia nel palleggio. Ad inizio partita Rauti serve Lucca sulla sinistra, l’attaccante però tira sull’esterno della rete. Al 13’ viene annullato un gol a Rauti che aveva rubato palla al portiere aiutandosi con un braccio, passa appena un minuto ed Enrici sfiora l’1-0 tirando a lato un pallone nell’area della Lazio; il tutto dovuto ad un controllo di palla imperfetto. Al 30’ Lucca scippa la palla alla difesa laziale ma il portiere respinge, sul rimbalzo Rauti non arriva di un soffio. Nel finale di primo tempo l’atletismo del Toro cala e cresce quindi la Lazio, senza però creare grandi pericoli. 
Nella ripresa lo spartito non cambia con il Torino che crea gioco e occasioni, quella giusta arriva al 31’ minuto con Singo che su sviluppi da calcio d’angolo riesce a fare l’1-0 di piatto da dentro l’area biancoceleste. I granata sprecano altre palle-gol (soprattutto una con Rauti che ignora Kone meglio piazzato) e rischiano di subire il pareggio con un tiro, a lato di poco, di Falbo. Sempre Rauti si deve arrendere all’ennesima parata di Furlanetto all’ultimo minuto di recupero, duello personale perso ma che non inficia il risultato di 1-0 per la squadra di Sesia. 

TORINO-LAZIO 1-0
RETE: st 31’ Singo
TORINO: Lewis; Ghazoini, Enrici, Celesia; Singo, Adopo (st 34’ Garetto), Onisa, Greco (st 26’ Tesio), Michelotti; Lucca (st 34’ Kone), Rauti. A disp. Trombini, Siniega, Rotella, Ricossa, Moreo, Ibrahimi, Pirola. All. Sesia 
LAZIO: Furlanetto, De Angelis, Petricca, Bertini, Armini, Kalaj, Shehu (st 12’ Czyz), Anderson, Zilli, Moro (pt 16’ Cerbara; st 27’ Russo), Falbo. A disp. Marocco, Cipriano De Azeved, Kaziewiwicz, Shoti, Cesaroni, Moschini, Peruzzi. All. Menichini

12° GIORNATA – In vetta Fossano e Bra vincono e restano con un punto di differenza, il Borgosesia perde 3-0 in casa ed il Chieri vince il derby piemontese contro il Casale. 


Il Fossano vince 1-3 sul campo della Sanremese ma con sofferenza ed orgoglio. Nel primo tempo i liguri vanno vantaggio ed il portiere dei piemontesi para anche il rigore del possibile 2-0. Nella ripresa il Fossano però reagisce e segna tre gol: Giordano, Gaboardi e Maia portano la squadra di Frattolillo a 25 punti, sempre con una lunghezza sul Bra. 
Proprio il Bra vince senza problemi contro l’Inveruno per 4-1, il primo tempo è quello che decide il match. 
Al 5’ minuto arriva l’1-0 con una punizione di Mastropietro, dopo cinque minuti Masina raddoppia su rigore ma i lombardi accorciano con il 2-1, ci pensa però Sia a concludere sul 3-1 il primo tempo grazie ad un tiro sotto la traversa. Nella ripresa una conclusione di Giacca viene deviata, mandando la palla all’incrocio per il 4-1 finale: risultato che porta i giallorossi a 24 punti. 
Perde in modo netto il Borgosesia per 0-3, partenza deficitaria per i piemontesi che subiscono gol al 1’ minuto di gioco, chiudendo la frazione sullo 0-2. Nella ripresa il passivo si appesantisce ulteriormente con la rete avversaria al 15’ minuto. L’organico allenato Prelli resta a 20 punti e si fa scavalcare da quattro squadre, scivolando al 7° posto. 
L’unica sfida corregionale la vince il Chieri per 2-1 sul Casale, la formazione di Pecorari passa in vantaggio con Morone ma per i nerestellati pareggia Petrillo nel primo tempo. Durante la ripresa è decisiva la rete di Barbero, incontro che lascia il Casale a 10 punti e porta il Chieri a quota 21.
Perde invece il Verbania in casa della Lavagnese per 2-1, sconfitta che lascia la squadra di Mister Vono a 13 punti. 
Nel girone B il Gozzano perde 1-0 in casa del Sondrio, subendo gol sull’unico tiro in porta concesso. I rossoblù sono una squadra fuori classifica ma stanno migliorando nel gioco, l’unico risultato utile rimane però il pareggio contro il Villa Valle del 12 ottobre. 

Girone A
SANREMESE-FOSSANO 1-3
RETI: st Giordano, st Gaboardi, st Maia

BORGOSESIA-MILANO CITY 0-3
RETI: pt 1’ Celichini, pt 30’ Alfarone, st 15’ Leotta

BRA-INVERUNO 4-1
RETI: pt Mastropietro, pt Masina, pt Sia, st Giacca

CHIERI-CASALE 2-1
RETI: pt 9’ Morone (CH), pt 23’ Petrillo (CA), st 19’ Barbero (CH)

LAVAGNESE-VERBANIA 2-1

Ligorna-Savona 0-3
Vado-Castellanzese 1-0
Arconatese-Legnano 2-3

Girone B
SONDRIO-GOZZANO 1-0 (fuori classifica)

11° GIORNATA – La formazione di Pedone sblocca subito con Cerri e risolve la partita a cavallo tra il primo e secondo tempo con la tripletta di Miretti, bianconeri imbattuti. 


La Juventus vince 4-1 sulla Virtus Entella e raggiunge quota 30 punti, dieci vittorie in altrettante partite per cammino perfetto sino ad ora. I bianconeri fanno subito l’1-0 al 12’ con il tap-in Cerri (ancora in gol dopo la tripletta contro il Pisa) reso possibile dall’azione personale sulla sinistra di Chibozo. I liguri provano a reagire con due occasioni non concretizzate su palla inattiva, i bianconeri però cercano il raddoppio diverse volte e lo trovano al 40’ minuto: Miretti di testa infila da breve distanza dopo un ottimo cross da destra. 
L’inizio di ripresa decide la gara con due reti ravvicinate, al 53’ Pisapia scarica per Miretti che conclude di mancino all’incrocio per il 3-0. Dopo appena un minuto Miretti trova il gol della tripletta personale, palla rubata alla difesa avversaria e trafitto il portiere Balducci per il 4-0. L’Entella trova il gol del 4-1 grazie ad un bel tiro da lontano di Sabia che si infila all’incrocio, unico lampo per gli ospiti nella ripresa. Nel finale viene anche espulso il portiere ligure Balducci ma la gara rimane sul 4-1.

JUVENTUS-VIRTUS ENTELLA 4-1
RETI: pt 12’ Cerri (J), pt 40’, st 8’ e st 9’ Miretti (J), st 15’ Sabia (V)
JUVENTUS (4-3-3): Senko; Savona (st 15’ Mauro), Fiumanò (st 25’ Saio), Giorcelli, Turicchia; Pisapia (st 39’ Doratiotto), Salducco, Miretti (st 25’ Andreano); Bonetti, Cerri (st 15’ Ferraris), Chibozo (st 39’ Hasa). A disp. Oliveto, Gagliardi. All. Pedone
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Balducci; Ravera (st 16’ Di Francesco), Reali, Brini, Luzzetti; Muller Cecchini (st 36’ Bablyuk), Bianchi, Prosdocimi (st 16’ Pinto); Macca (st 36’ Trocino); Sabia (st 42’ Tozaj), Tosi (st 16’ Melegazzi) A disp. Andreetto, Lupi, Maresca. All. Volpe

10° GIORNATA – La formazione di Zauli guadagna altri tre punti e lo fa con qualità: 0-2 alla Sampdoria firmato da Petrelli a inizio ripresa e Sene nel finale.


La Juventus vince la quarta partita consecutiva nel Campionato Primavera grazie allo 0-2 inflitto alla Sampodoria. Bianconeri che salgono a 15 punti mentre i blucerchiati restano a quota 9.
Nel primo tempo il volume di gioco è a favore della Juventus che sfrutta le sue maggiori qualità, è però la Samp ad essere pericolosa: D’Amico su punizione colpisce il palo alla destra di Israel. Fagioli ci prova due volte con delle buone conclusioni da fuori area che però non trovano la porta, le occasioni sono intervallate da una chiusura bianconera di Dragusin su Chrysostomuo che di poco non si trasforma in autogol. 
Ad inizio ripresa la Juve trova lo 0-1 con Petrelli che sfrutta la sua fisicità: stacco ed incornata imprendibile. I bianconeri sfruttano l’inerzia a loro favore cercando il raddoppio attraverso il gioco, i blucerchiati invece provano a colpire in ripartenza. Ahamada tenta di trovare la rete due volte ma l’imprecisione e Avogadri impediscono lo 0-2 mentre i liguri si affidano alle giocate di D’Amico (il migliore dei suoi) che sfiora il palo con un tiro a giro dalla sinistra. All’86’  la Vecchia Signora sfrutta una punizione della Samp: Israel esce di pugno e fa partite un contropiede concluso da Sene (subentrato da poco) di prima intenzione, palla incrociata rasoterra per lo 0-2 definitivo. Nel finale la Sampdoria tenta, senza schemi, di proporsi in avanti ma la formazione di Zauli mantiene la porta inviolata. 

SAMPDORIA-JUVENTUS 0-2
RETI: st 6’ Petrelli, st 41’ Sene
SAMPDORIA (4-3-1-2): Avogadri; Sorensen (pt 13′ Maggioni), Veips, Angileri, Pastor Carayol; Canovi (st 38’ Scaffidi), Pompetti (st 24’ Siatounis), Chrysostomou (st 24’ Brentan); Bahouli; Premec, D’Amico.  A disp. Boschini, Ercolano, Pittaluga, Casanova, Sabatini, Raspa. All. Cottafava
JUVENTUS (4-3-2-1): Israel; Bandeira, Gozzi, Dragusin, Anzolin; Tongya, Ranocchia (st 24’ Leone), Ahamada; Fagioli (st 28’ De Winter), Moreno (st 34’ Sene); Petrelli (st 34’ Da Graca). A disp. Garofani, Vlasenko, Riccio, Sekulov, Stoppa, Gerbi, Abou Teher, Dadone. All. Zauli

CALENDARIO – Il Toro U17 cerca riscatto, Novara U16 può risalire la classifica e Borgosesia-Milano City è scontro diretto in Juniores.


In Primavera la Juventus proverà a continuare la striscia vincente di tre partite contro la Sampdoria, risultato possibile contri i blucerchiati che arrivano da due sconfitte. Il Torino dopo la lotta nel fango con l’Inter (finita 0-0) affronta la Lazio, forse il momento peggiore per sfidare i biancocelesti che dopo quattro sconfitte di fila hanno vinto il derby con la Roma nell’ultimo turno. In Under 18 i granata sono penultimi e hanno vinto solo contro la debole Fiorentina, in questo turno hanno un difficile impegno contro il Genoa (3° in classifica). 
In U17 la Juventus cerca la decima vittoria in dieci partite contro la Virtus Entella, risultato alla portata contro la terzultima in classifica. Il Toro dopo quattro sconfitte consecutive può trovare i tre punti contro la Lazio, penultima nel girone. In U16 e U15 i bianconeri sfidano il Livorno, partita ampiamente alla portata per i classe 2004 ma che anche i 2005 possono vincere (nonostante si trovino a metà classifica). Anche i granata invece in U16 e U15 possono vincere contro la Virtus Entella, per i classe 2004 però si tratta di uno scontro diretto di basse classifica mentre per i 2005 è un testa-coda con il Torino in vetta. 
In U17 e U15 Serie C la sfida da tenere d’occhio è il derby Gozzano-Novara dei 2003 con la squadra di Gentilini capolista di due lunghezze sul Renate. In U15 la partita che può cambiare volto alla classifica è Pro Patria-Pro Vercelli, le bianche casacche sono due punti sopra il Renate. In U16 Serie C da notare Novara-Pergolettese che può far salire i piemontesi nei piani alti mentre il Gozzano sfida la capolista Vicenza.
Negli Juniores Nazionali dopo la giornata rinviata (qui le date dei recuperi) le sfide fondamentali sono Borgosesia-Milano City (entrambe a 20 punti), Sanremese-Fossano e Bra-Inveruno con le due piemontesi che possono staccare le inseguitrici. 
In questa giornata riposa il Campionato Berretti

Primavera – 10° giornata – sabato 29 novembre
Roma-Sassuolo 4-3
Fiorentina-Atalanta (ore 11.00)
Sampdoria-Juventus (ore 13.00)
Torino-Lazio (ore 14.30)
Bologna-Genoa (ore 14.30)
Pescara-Empoli (ore 14.30)
Chievo-Inter (domenica ore 10.00)
Napoli-Cagliari (domenica ore 11.00)

Under 18 Serie A/B - 8° giornata – domenica 1 dicembre ore 15.00
Atalanta-Milan (ore 11.00)
Sassuolo-Roma (ore 13.00)
Torino-Genoa  
Inter-Fiorentina (rinviata a data da destinarsi)
Riposa: Fiorentina

Under 17 Serie A/B – 11° giornata – domenica 1 dicembre ore 15.00
Genoa-Fiorentina
Juventus-Virtus Entella (sabato ore 15.00)
Lazio-Torino (ore 10.30)
Livorno-Spezia (sabato ore 11.00)
Parma-Sampdoria (ore 14.30)
Sassuolo-Empoli (ore 15.15)
Riposa: Pisa

Under 16 Serie A/B – 12° giornata – domenica 1 dicembre ore 15.00
Genoa-Sassuolo (ore 13.15)
Juventus-Livorno 
Lazio-Spezia
Parma-Empoli (ore 15.30)
Sampdoria-Fiorentina
Virtus Entella-Torino (ore 13.00)
Riposa: Pisa

Under 15 Serie A/B – 12° giornata – domenica 1 dicembre ore 11.00
Genoa-Sassuolo (ore 11.30)
Juventus-Livorno (ore 13.00)
Lazio-Spezia (ore 13.00)
Parma-Empoli (ore 13.00)
Sampdoria-Fiorentina (ore 13.00)
Virtus Entella-Torino (ore 13.00)
Riposa: Pisa

Under 17 Serie C – 10° giornata – domenica 1 dicembre ore 15.00
Pro Patria-Pro Vercelli (ore 14.30)
Lecco-Giana Erminio
Como-Olbia (ore 14.45)
Gozzano-Novara
Pergolettese-Monza
Renate-Alessandria (ore 14.30)

Under 16 Serie C – 6° giornata – domenica 1 dicembre ore 15.00
Alessandria-Pro Patria
Sudtirol-Arzignano Valchiampo
Giana Erminio-Monza
Vicenza-Gozzano (sabato ore 14.30)
Novara-Pergolettese

Under 15 Serie C – 10° giornata – domenica 1 dicembre ore 11.00
Pro Patria-Pro Vercelli (ore 12.30)
Lecco-Giana Erminio
Como-Olbia (ore 13.00)
Gozzano-Novara
Pergolettese-Monza
Renate-Alessandria (ore 12.00)

Juniores Nazionale – 12° giornata – sabato ore 14.30
Borgosesia-Milano City
Bra-Inveruno
Chieri-Casale
Lavagnese-Verbania
Ligorna-Savona
Sanremese-Fossano (ore 15.00)
Vado-Castellanzese
Arconatese-Legnano (ore 15.30)

INTERVISTA – Francesco Pinton, difensore del Gozzano U17, ci parla del Gozzano, della sua esperienza in Nazionale Lega Pro e della Prima Squadra... rivelando le sue ambizioni.


Francesco Pinton: una passione nata in famiglia ma trasmessa tardi sul campo, in tempo però per guadagnarsi una chiamata in Nazionale Lega Pro. Il difensore del Gozzano ci indica i suoi modelli, il suo più bel ricordo sul campo e soprattutto dice “Grazie” diverse volte: comportamento di chi si prende (giustamente) i suoi meriti ma senza ostentarli.  

Ciao Francesco, dove nasce la tua passione per il calcio e come si è sviluppata la tua carriera?
Ho sempre avuto interesse verso il calcio, la passione mi è stata trasmessa da mio padre anche lui grande appassionato di calcio. Fin da piccolo sono stato abituato a guardare le partite in tv tifando il Torino ma ho iniziato a giocare un po’ tardi, nel 2013, perché in precedenza giocavo a tennis. Le mie prime 2 stagioni nel calcio sono state alla San Giacomo di Novara nel campionato provinciale, le 3 stagioni successive nel campionato regionale con lo Sparta Novara e dall’anno scorso gioco nel Gozzano.

Qual è il tuo più bel ricordo sul campo e qual è il tuo sogno?
Il mio più bel ricordo è stato il primo giorno di preparazione con il Gozzano, perché il mio primo obiettivo era quello di riuscire a giocare almeno una stagione in un campionato nazionale. Il mio più grande sogno invece è quello di diventare un professionista e poter vivere di calcio.

Ora al Gozzano come ti trovi e che rapporto hai con il Mister?
Nel Gozzano mi sono sempre trovato bene fin dal primo giorno con tutti: compagni, allenatori e dirigenti nessuno escluso. Con mister Battilana ho un rapporto di totale trasparenza, è una persona con la quale posso condividere qualsiasi problematica. Anche se non parla molto è in grado di darti i consigli giusti nei momenti giusti, devo anche a lui la crescita che ho avuto in questi ultimi mesi.

Ho visto che ti sei allenato con la Prima Squadra, com’è stato giocare tra i “grandi”?
La sola chiamata mi ha emozionato molto perché è stata totalmente inaspettata e mi auguro continui il più possibile. Tutto è molto veloce, ogni movimento, ogni pensiero e ogni giocata. Questa esperienza mi sta dando moltissimo: misurarsi con professionisti affermati è fantastico e non posso chiedere di più, mi sento in dovere di ringraziare apertamente la dirigenza che mi sta dando questa opportunità.

Sei stato convocato in Nazionale Lega Pro, come l’hai vissuta e cosa hai imparato?
Per il momento la posso considerare la ciliegina sulla torta, vestire la maglia della rappresentativa nazionale è stato fantastico e ovviamente spero che tutto ciò si possa ripetere. Ho imparato molte cose affrontando i migliori giocatori provenienti dalle più importanti società nazionali, in particolare a Coverciano il contesto e l’atmosfera sono unici.

A quale calciatore ti ispiri e a chi pensi di assomigliare in campo?
Il mio idolo è Sergio Ramos, a mio avviso uno dei centrali più forti della storia del calcio. Penso però di non assomigliare a nessuno, c’è ancora molta strada da fare prima di paragonarsi con giocatori professionisti.

Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?
I miei obiettivi a breve termine sono: rientrare tra i convocati col prossimo raduno della rappresentativa nazionale e di fare il meglio possibile con i miei compagni dell’U17. Quello a lungo termine è di continuare ad allenarmi e diventare un giocatore della Prima Squadra.

A chi e per quale motivo devi dire “grazie” (oltre al tuo stesso impegno) per i risultati che stai ottenendo?
Devo dire grazie a tutti i mister che mi hanno allenato fino ad oggi perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e ringrazio tutti i miei compagni perché mi stanno sempre vicini. In particolare però devo dire "grazie" ai miei genitori che mi stanno aiutando in ogni modo al fine di coltivare questo mio sogno.

5° GIORNATA – I bianconeri soffrono nel primo tempo, ma nel secondo pareggiano e all’ultimo minuto di gioco fanno il 2-1: Gozzi protagonista della giornata con il gol finale. 


La formazione di Zauli allunga la striscia di vittorie ma questa vale più di tutte le altre: tre punti che mandano la Vecchia Signora direttamente agli ottavi. 
La Juventus inizia il match sapendo già di essere tra le prime due squadre del girone, la partita è però fondamentale per determinare l’accesso agli ottavi di finale o allo spareggio (fatale l’anno passato ai bianconeri). Ad inizio gara l’Atletico imposta più azioni con i bianconeri che provano a colpire in ripartenza, a pagare è la tattica spagnola con lo 0-1 al 26’ minuto: Valera in azione personale sulla sinistra supera Vlasenko e appoggia al centro per Salido che segna senza problemi. Nel proseguo di frazione i colchoneros hanno il predominio del campo, creano diverse occasioni non sfruttate (anche grazie alle parate di Siano) e il primo tempo finisce quindi 0-1. 
Nella ripresa l’ingresso di Tongya al posto di Leone dà un’impronta più offensiva alla Juve che si rende pericolosa: Sene tira alto da ottima posizione e Ranocchia conclude a lato un tiro dalla distanza. Al 74’ Siano fa una bella parata su Urena, occasione che anticipa il pareggio al 79’ di Pablo Moreno (subentrato nel secondo tempo): Petrelli lancia improvvisamente e Moreno davanti al portiere mette la palla all’incrocio. La partita s’infuoca ed i due estremi difensori compiono dei miracoli, a cedere è Saldana perché al 94’ minuto Gozzi in mischia fa il 2-1,  rete che manda la Vecchia Signora direttamente agli ottavi di finale. 

JUVENTUS-ATLETICO MADRID 2-1
RETI: pt 25' Salido (A), st 34' Moreno (J), st 49' Gozzi (J)
JUVENTUS (4-2-3-1): Siano; Bandeira, Vlasenko, Gozzi, Anzolin; Leone (st 1’ Tongya), Ranocchia (st 24’ Ahamada); Sene (st 14’ Moreno), Fagioli, Portanova; Petrelli A disp. Garogani, Riccio, Dragusin, Sekulov. All. Zauli
ATLETICO MADRID (4-1-4-1): Saldana; Ajenjo, Moreno, Maroto, Medrano; Castro; Riquelme, Soriano (st 15’ Quintana), Valera (st 46’Diaz), Teguia; Salido (st 15’ Urena). A disp. Fernandez, Urbina, Ortega, Ramirez. All. Gonzalez Suarez

 

INTERVISTA – L’allenatore del Gozzano U15 e U16 ci parla con orgoglio del suo presente rossoblù, del suo passato rossonero (ma dal cuore nerazzurro) e di sogni madrileni. Una cosa è certa: Gozzano e Schettino si alimentano a vicenda.


Massimiliano Schettino è l’allenatore del Gozzano Under 16 e Under 15: una carriera precoce in panchina, un Mister alternativo ma non per questo meno efficace. Un amore per il calcio trasmesso prima dalla voce che con le parole, da far seguire sempre e comunque con i fatti. Dalle giovanili con il Milan, tifando per l’Inter, ai suoi ragazzi (prima ancora che giocatori) del suo Gozzano. Sogni spagnoli da inseguire e appellativi scrostati di dosso: il Gozzano e Schettino lo hanno saputo fare. 

Mister, da dove nasce la tua passione per il calcio?
È iniziata da giovanissimo, ho giocato nel Milan e due anni nel Varese. Poi con il fallimento del Varese si è ripartiti dai dilettanti e così a 19 anni ho iniziato a fare l’allenatore. Sono partito dalla Sestese (la squadra della mia città) fino ad arrivare in Eccellenza a 28 anni per quattro fantastiche stagioni, di cui tre alla Varalpombiese. 

Con il Milan hai anche fatto un torneo internazionale, giusto?
Esatto, ho fatto il torneo Gradisca nel 1991. Giocatori da tutto il mondo (ndr Rapid Vienna, Argentinos Juniors, URSS) che mi hanno regalato un’esperienza unica… in semifinale ho anche sbagliato un rigore, ma questi sono dettagli.

E da due anni sei al Gozzano, come sta andando?
Il Gozzano è una società che fa bene all’allenatore. Puntiamo alla valorizzazione dei ragazzi e nelle categorie giovanili non guardiamo le classifiche. Siamo orgogliosi di tutti i nostri talenti ricercati da squadre blasonate e convocati in Nazionale, con la passione e lavoro una città di 5.000 abitanti ora non è più “La mosca bianca” della Serie C.

Quest’anno alleni sia Under 15 sia Under 16, come ti trovi?
Dopo le dimissioni del Mister Paolo Setti in U15 la società ha optato per una scelta interna, ho accettato di buon grado. Ho detto “Sì” nonostante l’impegno aggiuntivo, perché il solo fatto di avermi chiamato significa che il Gozzano mi stima e ha fiducia in me. Questo è il mio modo per dimostrare gratitudine verso la società.

Nei tuoi gruppi sembra trasparire un profondo legame emotivo, è davvero così?
Assolutamente sì. Cerco d’insegnare ai ragazzi un mio motto: “Fare le cose sul serio, ma senza prendere se stessi troppo sul serio”. Bisogna vivere con serenità alla loro età e ricercare la sconfitta contro i più bravi, solo così si migliora in modo sano. Oltre all’allenatore sono un amico, con i ragazzi facciamo tante cose, integriamo chi arriva da lontano e lo rendiamo vicino a noi: si balla, si suona, si canta. Sarò un Mister “Sui generis”? Ben venga, la vita è anche questo. 

Hai dei gruppi a cui sei più legato?
Provo a legare con tutti i gruppi e in questi anni a Gozzano ci stiamo riuscendo. Nel passato ricordo con affetto gli Allievi della Sestese classe 1984/85/86. Un’altra tappa fondamentale e che porterò sempre con me sono gli allievi della Clodiense classe 2000-2001

Parlando di rapporti umani, credo che un’amichevole contro una squadra australiana possa c’entrare…
Sono rimasto in contatto per tanto tempo con un ragazzo che ho allenato quando lui aveva 12 anni, la vita poi lo ha portato a vivere in Australia ed ora è il coach di una squadra giovanile. Quando ho saputo che avrebbe fatto un ritiro a Novarello abbiamo organizzato una partita. Giocando tra amici il risultato non conta, diciamo solo che l’allievo non ha ancora superato il maestro… 

Hai giocato nel Milan, però allo stadio hai portato una sciarpa dell’Inter.
La squadra italiana per cui tifo è l’Inter, la professione però è diversa dalle simpatie personali. Ricordo ai tempi delle giovanili del Milan un episodio: durante un derby facevo da “raccattapalle rossonero” ma dentro di me tifavo per la mia squadra, portò pure fortuna perché alla fine l’Inter vinse la partita.

Quali sono i tuoi obiettivi ed il tuo sogno in panchina?
Gli obiettivi a medio termine sono quelli di far crescere i giocatori il più possibile, garantendo partite di livello in Campionato e nelle amichevoli. Il sogno però è quello di lavorare nella mia squadra straniera del cuore: l’Atletico Madrid. Mi piacciono le storie di chi lotta contro una maggioranza e, ultimamente, si sono tolti delle soddisfazioni.

[Salutandoci] Mister: Inter o Atletico?
Se tutto continua così, il Gozzano lo lascio solo per il mio Atletico di Madrid!