Sabato, 23 Novembre 2024
Martedì, 02 Marzo 2021 16:54

La dieta ideale per gli sportivi? I consigli di Valentina Motta, biologa e nutrizionista della Biellese

Scritto da redazione

INTERVISTA - Sul sito ufficiale, la società della Biellese ha pubblicato una lunga e interessante intervista (che riportiamo in seguito in parte) alla dottoressa Valentina Motta, biologa e nutrizionista, che offre le sue competenze e la sua professionalità per educare i ragazzi del Settore giovanile bianconero a un’alimentazione sana e bilanciata


Esiste una dieta ideale per chi pratica sport a livello dilettantistico?

«Non amo parlare di dieta ideale, ognuno deve trovare la sua, ma sicuramente per chi pratica sport le ricerche scientifiche dimostrano quanto sia fondamentale curare l’alimentazione in modo da avere più energia, preservare la massa muscolare, evitare gli infortuni e ridurre il senso di fatica, avere più reattività e concentrazione. Il mio consiglio è di inserire tutti gli alimenti della nostra tanto rinomata quanto preziosa dieta mediterranea bilanciandoli correttamente. Dobbiamo introdurre il giusto apporto di macronutrienti: carboidrati, proteine, grassi buoni e fibre. Quindi con alimenti che vanno dalla pasta al riso, patate e cereali, dal pesce alle uova, carne e legumi abbinate sempre con verdura, frutta e grassi buoni (olio extravergine di oliva, frutta secca, semi oleosi…) Raccomando di prediligere il più possibile alimenti freschi e del nostro territorio. Di seguire per quanto possibile la stagionalità e la varietà per fare il pieno di micronutrienti preziosi quali vitamine, sali minerali e antiossidanti. In ultimo, ma non per ordine di importanza, consiglio di consultare sempre un professionista della nutrizione per qualsiasi integrazione o per la preparazione di un piano personalizzato».

Rispetto a programmi, consigli, metodi adottati prima del lockdown, oggi è cambiato qualcosa?

«Sicuramente il lockdown ha cambiato le nostre abitudini e i nostri ritmi, ci siamo ritrovati a essere obbligati a fermarci e quindi abbiamo cercato di adattare anche l’alimentazione in questo senso. Tuttavia mi preme sempre ricordare che si parla di ragazzi in piena crescita che hanno bisogno di energia per svolgere appieno le funzioni vitali. Per questo, salvo rari casi, sconsiglio ogni forma di dieta restrittiva fai da te o di riduzione calorica immotivata. Il messaggio che cerco di trasmettere è che quest’anno ci siamo accorti più che mai di quanto sia preziosa la nostra salute. A prescindere dalle situazioni e dal momento, nutrirci e alimentarci in modo salutare concorre al nostro benessere non solo fisico ma anche mentale, previene le malattie e riduce le infiammazioni».

Alimentazione prima di una partita e alimentazione dopo una partita, cosa cambia?

«La prerogativa è quella di dare la giusta energia ai muscoli nelle varie fasi dell’allenamento e della partita. Questa deve essere introdotta nelle giuste quantità e con i giusti tempi: prima della sessione in modo da garantire una perfomance ottimale senza essere appesantiti; durante la sessione per incrementare la prestazione (pensiamo per esempio all’intervallo tra i due tempi o durante la partita stessa); dopo le prestazioni curando attentamente la “finestra di recupero” muscolare. Proprio quest’ultima viene spesso sottovalutata ed è invece cruciale per il reintegro: è in quel momento che le cellule muscolari spalancano le finestre per far entrare energia».

Esistono alimenti più adatti ed efficaci di altri nella dieta che deve seguire un calciatore?

«Sono spesso i più bistrattati ma sono anche i più importanti e non devono mancare mai: i carboidrati. Quindi ben venga un bel piatto di pasta di grano duro o integrale con olio extravergine, per poi passare a liquidi e zuccheri durante le prestazioni. Nel post partita c’è chi vorrebbe mangiare subito: cibi contenenti zuccheri a rapido assorbimento come frutta fresca e gallette di riso. Per chi invece preferisce bere soltanto, spazio a bevande zuccherine, latte scremato, succhi di frutta ricchi anche di preziose vitamine e antiossidanti (melograno, ciliegia…), tenendo sempre conto di gusti e abitudini dei singoli, l’alimentazione non deve aggiungere stress ai miei giocatori».

Si dice che l’acqua sia l’integratore per eccellenza…

«L’acqua è fondamentale e spesso ne sottovalutiamo l’importanza. Gli studi scientifici dimostrano che una disidratazione anche lieve aumenta molto la probabilità di infortuni. Una perdita del 2,9% della massa corporea dei giovani adolescenti (e non solo…) alla fine di un allenamento si traduce in una diminuzione delle prestazioni sportive. Invece, una corretta idratazione è fondamentale per la riduzione della fatica e degli infortuni e per l’aumento delle capacità cognitive e focus: scelta dei passaggi, dribbling, calci di rigore… All’acqua si possono integrare soluzioni acquose di acqua e zuccheri (destrosio, fruttosio, maltodestrine…) o acqua e sali minerali (magnesio su tutti)».

Fonte: www.biellesecalcio.it

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