Da direttore generale a dimissionario a presidente, il salto triplo di Savino Granieri rispecchia l'inizio di stagione scoppiettante dell'Alpignano. La società biancoazzurra cambia faccia ancora una volta: in estate il divorzio con Agostino Scozzaro, che dopo un lungo tira e molla con il Città di Rivoli ha scelto di ripartire da Brandizzo; a metà settembre le dimissioni di Granieri, in contemporanea con la nomina di Marco Chisari a vicepresidente; un mese dopo il rientro nei ranghi del direttore generale. E adesso, a sorpresa, le dimissioni "per motivi di lavoro" del presidente Giuseppe Ciancio, e la nomina di Savino Granieri sulla poltrona più importante.
"Sono felice e onorato della mia nomina a presidente da parte del consiglio direttivo - commenta Granieri - e al contempo sono consapevole della grande responsabilità che comporta".
Ma cos'è successo? Ogni consiglio direttivo è fonte di sorprese...
"Ma no, non è successo niente di particolare. Il presidente ha un lavoro impegnativo che lo porta spesso all'estero, il suo è solo un problema di tempo. Si è dimesso dalla carica di presidente, ma rimane in società con un ruolo diverso, che definire sponsor è riduttivo. È lui che mi ha indicato come presidente, visto che passo tutto il giorno in società".
Arriverà un nuovo direttore generale?
"Devo ancora prendere pienamente in mano la situazione, sono stato nominato da un paio di giorni, ma direi che non ci saranno grosse novità".
Tutti questi cambiamenti stanno scatenando una moltitudine di voci sullo stato di salute della società dell'Alpignano. Come stanno veramente le cose, in particolare a livello economico?
"Bene, benissimo, non c'è nessun problema, i conti sono a posto. Anzi ci sono nuovi sponsor in arrivo. Posso citare un proverbio? I panni sporchi si lavano in famiglia. Noi non l’abbiamo sempre fatto, ultimamente, per questo si è parlato un po’ troppo dell’Alpignano".
Anche se non è un argomento che riguarda il campo di interesse di 11giovani, c'è il cambio dell'allenatore della Prima squadra alla base di questi cambiamenti societari?
"No, la sostituzione di Grassi è stata decisa dal consiglio direttivo, Mario Gatta è la persona giusta per centrare i nostri obiettivi".
E a livello di Settore giovanile, cosa dobbiamo aspettarci?
"Niente. Cerutti, Donegà e tutti gli allenatori rimangono al loro posto, con la massima fiducia della società".
L'Alpignano smetterà di regalarci notizie e sorprese, quindi? Questo è l'assetto definitivo?
"Direi di sì, anzi sicuramente sì. Sono ad Alpignano dall'82, sento questa maglia e questi colori sulla mia pelle. Sono orgoglioso di essere stato nominato presidente e spero di rimanere in carica a lungo, se sarò bravo il consiglio direttivo mi rinnoverà la fiducia. Adesso c’è bisogno di stabilità".