Sabato, 23 Novembre 2024
Venerdì, 11 Novembre 2016 19:50

La candidatura di Christian Mossino, “in nome del cambiamento e al servizio delle società”

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CONFERENZA STAMPA - L’attuale delegato di Torino ha presentato la squadra e le idee con cui si candiderà alla presidenza del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Lega Nazionale Dilettanti

Cambiamento. Funzione di servizio alle società e loro coinvolgimento nelle scelte, a partire dalla base. Logica del delegare in base alle competenze di ciascuno, e non di accentrare tutto in una sola persona. Sono queste le parole d’ordine di Christian Mossino nella sua candidatura a Presidente del Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta della Lega Nazionale Dilettanti. Candidatura presentata oggi alla stampa, in uno dei tanti appuntamenti elettorali che stanno portando l’attuale Delegato di Torino in giro per la regione e che si concretizzeranno, all’inizio della prossima settimana, nel programma ufficiale della sua candidatura.
“Abbiamo le nostre idee, ma vogliamo partire dalla raccolta delle idee delle società, come faremo per i prossimi quattro anni tramite le consulte, per poi farne una sintesi e, solo a quel punto, prenderci la responsabilità delle decisioni”. Questa frase riassume il modus operandi proposto da Mossino: “Ho raccolto - spiega - oltre il 50 per cento delle firme delle società per la mia candidatura, una grande responsabilità e un grande stimolo, che mi sento di poter affrontare grazie alla squadra straordinaria che si è compattata intorno alla mia candidatura”.

IL PROGRAMMA
Tante idee, però, sono già chiare. Di fondo emerge l’idea di avvicinarsi alle società, di far nascere dalle esigenze della base le scelte del Consiglio direttivo, attraverso le consulte territoriali, e di essere al servizio delle esigenze concrete delle società stesse attraverso gli sportelli di consulenza, dedicati a questioni specifiche come gli adempimenti tributari e fiscali, gli aggiornamenti informatici, le questioni medico-sanitarie, con la duplice funzione di formazione e consulenza.
Tanti altri i punti in programma: l’ottimizzazione dei costi, l’innovazione tecnologica, la centralità delle delegazioni, i rapporti con le istituzioni, la revisione dei campionati dilettantistici e giovanili, l’impiantistica sportiva – “problema enorme: Ventura, Frau e Porta sono stati scelti dalle società per occuparsene” - e ancora tornei, rappresentative e Centro tecnico federale.

CAMPIONATI GIOVANILI

Qualche parola in più sui campionati giovanili, “che necessitano di una riforma perché sono le società a dichiararsi scontente dello stato di fatto”. Non c’è ancora una proposta organica, ma punti fermi sono l’abolizione dei turni infrasettimanali, la necessità di non far finire l’attività (soprattutto della Juniores) ad aprile o maggio, “il momento più bello per giocare a pallone”, salvaguardare le esigenze delle piccole società ma anche di chi nel Settore giovanile investe tanto, “perché, per fare un esempio, non ha senso un girone provinciale di Allievi con Atletico Torino, Chisola, Cbs e Chieri”.

LA SQUADRA
I 7 candidati al Consiglio direttivo, scelti per la specificità delle competenze oltre che per la distribuzione territoriale, “tutte persone preparate, con voglia di fare”, sono Elisa Candido, tributaria specializzata in ambito fiscale, Gianni Ventura, per occuparsi dell’impiantistica non solo di Torino, poi il biellese Ginaldo Baruffa, il novarese Gualtiero Miglio, il vercellese Gianni Baldin, Gianni D’Errico e il vicepresidente uscente Eudo Giachetti. A completare la squadra, come delegati assembleari, il presidente del Canelli Floriano Poggi, il presidente del Bisalta Gabriele Mauro, il direttore sportivo de Moretta Daniele Capello, il presidente del Cit Turin Angelo Frau e quello del Pozzomaina Ottavio Porta, il direttore sportivo del Pont Donnaz Luca Padovano, e ancora Filippo Gliozzi, Salvatore Margaglione e Michelangelo Notariello.
In conclusione, secondo Christian Mossino, la “regione è devastata, come strutture, come servizi e come aggregazione. Dobbiamo ripartire dalle società, dal territorio, per riportare il Comitato Piemonte e Valle d’Aosta dove merita”.

Letto 5866 volte Ultima modifica il Venerdì, 11 Novembre 2016 20:01

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