CHISOLA-TORINO 6-7 d.c.r. (1-1 d.t.r.)
RETI: pt 14’ Matera (T); st 12’ Aimasso (C)
CHISOLA (4-4-2): Pavia; Trisolino, Ricciuti, Piersanti (1’ st Bolla), Baravalle (13’ st Ferrero); Monaco (15’ st Zeni), Pullara, Gavazzi, Gaza; Roccia (1’ st Aimasso), Giambarresi (1’ st Peyronel). A disp. Malaspina, Battista. All. Bert.
TORINO (4-3-3): Pinelli; Gilli, Coppola, Ambrogio (10’ st Morardo), Samake (10’ st Icardi); De Pierro, Matera, Gatti (10’ st Potop); Gonella (15’ st Millico), Virardi (15’ st Ekra Ange), Mecta. A disp. Bechis, Rauti. All. Fogli.
NOTE: ammonito Pullara (C)
SEQUENZA RIGORI: Ricciuti (C) parato, Matera (T) gol; Pullara gol, Coppola gol; Aimasso gol, Millico gol; Zeni gol, De Pierro parato; Ferrero gol, Potop gol; Gaza gol, Ekra Ange gol; Pavia parato, Icardi gol.
Sono ancora una volta i calci di rigore a negare la gioia al Chisola, che deve così “accontentarsi” del quarto posto. Dopo aver perso la finalissima del Caduti di Superga con il Lucento, gli undici metri si rivelano fatali anche nella finalina del Tappari contro il Torino. Una sconfitta che non toglie per nulla il sorriso dai volti dei chisolini, usciti rinvigoriti dal doppio impegno di corso Lombardia e ormai consapevoli di avere una rosa attrezzata per vincere il titolo regionale. Se un alieno fosse sbarcato sul campo Valdellatorre verso l’inizio della partita, oltre che sentire freddo ai piedi, non si sarebbe di certo accorto di quale delle due squadre fosse quella professionista. Sì perché il Chisola se la gioca alla pari contro i granata di Fogli dimostrando grande personalità nel riportare il punteggio in parità dopo lo svantaggio del primo tempo. L’avvio di gara è tutto sommato equilibrato: Samake è il pericolo numero 1 per la difesa di Bert, una continua spina nel fianco sulla corsia di sinistra; per il Chisola buona prima frazione per il centrale di centrocampo Gavazzi e per Gavin “Il Terribile” Giambarresi che nei suoi 25’ di gioco sembra una pallina da flipper per come pressa la retroguardia granata.
Al quarto d’ora il Torino passa in vantaggio grazie a capitan Matera, abile ad anticipare tutti di testa dopo un calcio d’angolo da destra di Gonella. E poco dopo ancora Gonella pericoloso con un destro di poco largo in un’azione nata da schema su punizione. Nella ripresa la musica cambia, con il Chisola trascinato dalla furia del neo entrato Aimasso. Il “Ciuffo biondo” con la maglia numero 15 si procura quattro palle gol nel giro di venti minuti e una di questa porta alla rete dell’1-1: rapida combinazione sulla trequarti destra con Monaco e destro secco imparabile per Pinelli. Il Chisola avrebbe poi la chance per raddoppiare, ma il tentativo di Peyronel è debole e viene respinto dalla difesa nei pressi della linea di porta. Prima di andare alla lotteria dei rigori, c’è ancora il tempo per assistere alla tripletta (di occasioni fallite) firmata Ekra Ange Junior: il classe 2001 granata sciupa malamente tre palle gol, la più clamorosa delle quali è un piattone sparato alto a porta sguarnita dopo splendido invito di Millico.
Nella sequenza dei rigori Chisola e Torino sbagliano un rigore a testa ed è quindi necessario andare ad oltranza. Sembra di assistere ad un deja vu quando, dopo un briefing in cui deve intervenire il tecnico Bert, viene scelto come “agnello sacrificale” Stefano Pavia. Il tiro del portiere chisolino viene neutralizzato dal collega Pinelli permettendo così a Icardi di siglare il gol vittoria. Una situazione molto simile alla finale del Caduti di Superga, nella quale, dopo una mega riunione, venne scelto capitan Bolla come rigorista. E l’esito di quel penalty non serve ricordarlo …
L'abbraccio volante tra Pullara e Aimasso (foto Damiano Benedetto)
Aimasso contrastato dal granata Matera (foto Damiano Benedetto)
Un'altra immagine di esultanza dei ragazzi del Chisola (foto Damiano Benedetto)